Cammino di Santiago di Compostela: 86 domande e risposte
Tutti coloro che si avvicinano al loro primo Cammino di Santiago di Compostela inevitabilmente inizieranno a porsi un numero spropositato di domande: che siano le più semplici o le più complesse, crediamo debbano sempre trovare una risposta.
Ecco perché in questo articolo abbiamo provato a fugare i dubbi più frequenti per chi affronta il primo Cammino di Santiago nel modo più completo possibile, rimandandoti di volta in volta anche alle singole pagine del sito in cui abbiamo trattato più approfonditamente ogni questione. Iniziamo!
- Media e risorse
- Il Cammino di Santiago: film, video e foto
- Libri sul Cammino di Santiago, poesie e preghiere
- Canzoni sul Cammino di Santiago, musica e podcast
- Cammino di Santiago di Compostela: 86 domande e risposte
- Statistiche Cammino di Santiago e altre risorse online
- Il Cammino di Santiago e lo spagnolo: glossario e frasi utili
«È la curiosità che non meno della devozione forgia il pellegrino».
(Abraham Cowley)
Il Cammino di Santiago di Compostela e i vari itinerari

Il Cammino di Santiago è un pellegrinaggio che viene svolto per recarsi a rendere omaggio alle spoglie di San Giacomo il Maggiore, uno degli apostoli di Gesù Cristo, custodite presso la cattedrale di Santiago di Compostela in Spagna. Leggi di più nell’articolo “Cammino di Santiago e itinerari”.
Oltre alle ovvie finalità religiose, il Cammino di Santiago viene svolto per numerose altre motivazioni: esigenze spirituali, sportive, per spirito d’avventura, come momento di riscatto e riflessione dopo avvenimenti tragici o momenti di sconforto, e tante altre ancora! Ognuno ha la sua, anche se non tutti avranno la piena consapevolezza del motivo che li ha spinti a partire e magari la scopriranno solo durante o dopo il Cammino. Leggi di più negli articoli “Perché fare il Cammino di Santiago? Le ragioni dei pellegrini” e «Cammino di Santiago: significato e consigli«.
Il pellegrinaggio a Santiago di Compostela, con alti e bassi dovuti a svariati fattori e contingenze (guerre, invasioni, ecc..), ha una storia millenaria che ebbe inizio con la scoperta dei resti del Santo nell’813 d.C.. In seguito alla diffusione della notizia del ritrovamento, si ebbe un progressivo aumento del numero dei pellegrini sino ad arrivare alla notevole quantità degli ultimi anni indicata nelle statistiche del Cammino di Santiago. Gli altri pellegrinaggi cardine della Cristianità sono quelli diretti a Roma e a Gerusalemme. Leggi di più nell’articolo “La Storia del Cammino di Santiago e del pellegrino” o scopri la Via Francigena.
Non ci sono limiti di età minima o massima, né requisiti particolari, è necessario solamente godere di buona salute, essere allenati, ascoltare il proprio corpo e non eccedere camminando troppo velocemente o nei chilometri giornalieri. Se hai qualche difficoltà motoria, dai un’occhiata all’articolo in cui ti spieghiamo perché, secondo noi, il Cammino di Santiago è per tutti, ti renderai conto che non esistono limiti quando si è determinati a realizzare ciò che si desidera!
Considerando la partenza da Spagna e Portogallo, i principali (ma non gli unici) itinerari del Cammino di Santiago durata e chilometri compresi sono:
- Cammino Francese: il più emblematico e, di conseguenza, affollato, ma quello a nostro avviso da fare assolutamente; è tanto famoso da essere considerato come il Cammino per antonomasia. Occorre più o meno un mese per percorrere i circa 800 km che lo compongono e tradizionalmente inizia da Saint-Jean-Pied-de-Port o Roncisvalle.
- Cammino del Nord: comincia da Irun nei Paesi Baschi e costeggia la costa nord della Spagna, è lungo circa 850 km e occorrono 34 giorni per compierlo.
- Cammino Portoghese: questo itinerario può essere iniziato da Lisbona, Porto o Tui; in quest’ultimo caso, i chilometri da percorrere saranno 118 circa e occorreranno 6 giorni.
- Cammino Primitivo: il primo cammino di cui si hanno notizie storiche e anche quello più impegnativo a causa dei dislivelli da affrontare: i chilometri sono circa 321 e si impiegano 13 giorni per percorrerlo.
- Cammino de La Plata: l’itinerario più lungo in assoluto, inizia a Siviglia nel sud della Spagna e attraversa praticamente tutto il paese: 965 chilometri per un periodo di 37 giorni.
- Cammino Sanabrese: una derivazione del Cammino de La Plata, inizia a Granja de Moreruela e in 13 giorni ti porterà a Santiago percorrendo 368 chilometri.
- Cammino Inglese: è il percorso usato anticamente dai pellegrini che arrivavano in nave dal Nord Europa; inizia a Ferrol, è lungo 115 chilometri per una durata di 6 giorni.
Esistono anche altri Cammini, che però non hanno come meta finale Santiago. É il caso di quello di Finisterre e Muxia, che inizia proprio a Santiago di Compostela, del Cammino del Salvador tra León e Oviedo e del Cammino Aragonese, che inizia a Somport e termina a Puente la Reina dove si innesta in quello Francese.
Sicuramente Il Cammino Francese, nonostante possa essere un po’ inflazionato, è quello che assicura più servizi, la migliore segnaletica e, a parte qualche tappa più impegnativa (come la prima), non è molto difficile. In alternativa, se preferisci un percorso più breve, consulta l’articolo il Cammino di Santiago di Compostela in 10 giorni.
Per tutte le informazioni utili a chi non ha fatto un cammino, puoi consultare la nostra guida al primo Cammino di Santiago.
Il Cammino di Santiago è un pellegrinaggio e tradizionalmente questo tipo di esperienza di devozione viene percorsa a piedi. Tuttavia, nel tempo si sono sviluppate anche altre alternative su come fare il Cammino di Santiago, come a cavallo o in bicicletta. Quest’ultima opzione è abbastanza diffusa e permette di portare a termine il percorso scelto in circa metà del tempo rispetto a quello fatto a piedi.
Non è obbligatorio fare il Cammino per intero né arrivare per forza alla città di Santiago di Compostela! L’unica regola è, per avere la Compostela (il certificato che attesta di aver compiuto il Cammino), percorrere almeno 100 km a piedi e 200 in bici. Ne parliamo nell’articolo “Cammino di Santiago completo o una parte?”.
Le pubblicazioni sul Cammino sono tantissime, spaziando dai diari che descrivono minuziosamente ogni tappa ai libri che parlano in maniera più generale di questa esperienza. Se cerchi un romanzo in cui si si affrontino gli aspetti “mistici” del Cammino ti consigliamo sicuramente “Il Cammino di Santiago” di Paulo Coelho; se invece preferisci orientarti verso un racconto di viaggio, ti consigliamo il libro di Enrico Brizzi “Il sogno del drago” o «Destinazione Santiago» di Riccardo Finelli.
Se invece fossi interessato a storia e origini del Cammino di Santiago, ti consigliamo il libro «Il Cammino del mondo«. Scopri altri volumi nell’articolo “Libri sul Cammino di Santiago, poesie e preghiere”.
Ogni anno in cui il 25 luglio, giorno in cui si festeggia San Giacomo, cade di domenica, prende appunto il nome di Anno Santo o Giacobeo. La cadenza di questa ricorrenza è periodica a intervalli di 6, 5, 6 e 11 anni. In queste occasioni viene aperta la Porta Santa della Cattedrale di Santiago di Compostela, il flusso di pellegrini aumenta notevolmente e in città viene organizzata una grande festa in onore dell’Apostolo.
I pellegrini intraprendono il Cammino di Santiago di Compostela per svariati motivi e molti di essi non professano alcuna fede religiosa, quindi non è obbligatorio essere credenti. Ciò non toglie che capiterà di incontrare persone che attribuiscono estrema importanza al fattore religioso, o che comunque tengono molto in considerazione l’aspetto mistico e riflessivo di questa esperienza.
Non bisogna mai dimenticare che il Cammino è innanzitutto un pellegrinaggio, quindi la sua ragion d’essere originaria è appunto di natura religiosa con il fine di esprimere devozione a San Giacomo, uno degli apostoli di Gesù. Leggi di più nell’articolo “Cos’è il pellegrinaggio? Perché farlo? Quale? Scopriamolo insieme”.
Non è necessario registrarsi né pagare nulla! 😉 L’unica procedura da seguire consiste nel richiedere la Credenziale del Cammino di Santiago, così da avere diritto ad accedere agli ostelli riservati ai pellegrini e, alla fine del Cammino, ottenere la Compostela.
Il Cammino di Santiago di Compostela: prima di partire

La risposta non è univoca in quanto la valutazione dello sforzo fisico richiesto è piuttosto soggettiva e dipende molto dalla preparazione fisica e dalla propensione al moto di ognuno, oltre che dallo specifico itinerario che si è deciso di percorrere. Come potrai constatare nelle guide sul Cammino Francese e sugli altri percorsi del Cammino di Santiago, abbiamo indicato sia il livello complessivo di difficoltà di ogni singolo percorso che quello di ciascuna tappa così da aiutarti a fare la scelta più adatta a te.
La difficoltà non sta tanto nelle salite, ma più che altro nel fatto che si debba camminare per tanti giorni per svariati chilometri con uno zaino pesante sulle spalle. Per esempio, il Cammino Primitivo, lungo poco più di 300 km ma caratterizzato da notevoli dislivelli, potrebbe essere considerato da alcuni molto più fattibile del Cammino Francese, in assoluto il più battuto, il quale, tuttavia, richiede circa un mese di viaggio!
Per concludere, non è necessario essere degli atleti per percorrere il Cammino di Santiago di Compostela, ma una buona forma fisica e una adeguata preparazione al Cammino aiuteranno molto sia dal punto di vista fisico che mentale.
A nostro avviso l’allenamento andrebbe sempre fatto, sia da parte di chi è alla prima esperienza sia da coloro che hanno una buona forma fisica ma magari sono abituati alla corsa o ad altri sport ma non a un lungo cammino con lo zaino. È chiaro che la tipologia e la durata dell’allenamento saranno differenti, in particolare per chi conduce una vita sedentaria e non ha mai fatto esperienze simili. In questo caso consigliamo di iniziare circa 6 mesi prima, così che la preparazione possa essere graduale e si potrà abituare il corpo alla fatica e al peso dello zaino. Leggi di più nell’articolo “Come prepararsi al Cammino di Santiago: l’allenamento”.
Come già detto, il metodo di allenamento ideale dovrebbe prevedere un aumento graduale dell’intensità, in modo che il fisico si prepari senza che venga sottoposto a uno sforzo esagerato: inizia a camminare per sei giorni a settimana anche solo per mezz’ora in pianura, nel weekend invece, cammina su percorsi misti per almeno 1-2 ore.
Aumenta gradualmente la distanza, il tempo percorso e il peso dello zaino, particolarmente nel weekend. Alla fine di questo programma, dovresti essere arrivato a poter percorrere, senza stancarti troppo, una simulazione di tappa della durata di circa 6 ore con in spalla uno zaino dello stesso peso di quello che porterai in Cammino.
Se possibile, svolgi l’allenamento con l’equipaggiamento e i vestiti che userai in Cammino, così, se qualcosa non dovesse andare bene, avrai tutto il tempo per adattarlo o cambiarlo. Ciò non vale tuttavia per le scarpe, che devono essere obbligatoriamente rodate nella fase preparatoria in modo che prendano la forma del piede e non ti diano problemi durante il Cammino. Puoi approfondire il tema nell’articolo in cui parliamo di come prepararsi al Cammino di Santiago.
Visto che il Cammino di Santiago rientra interamente nel territorio dell’Unione Europea è sufficiente avere con sé la carta d’identità e la tessera sanitaria per usufruire gratuitamente del Servizio Sanitario spagnolo. Se soffri di patologie particolari, crediamo sia una buona idea portare con te una certificazione che la attesti (se riesci traducila in spagnolo). Per il resto, l’unica cosa davvero importante è che tu abbia con te la credenziale, altrimenti non potrai entrare negli ostelli riservati ai pellegrini e richiedere la Compostela! Per non dimenticare di fare nulla prima della partenza abbiamo preparato una lista nella pagina “Organizzare il Cammino”.
Consigliamo di iniziare sempre dalla prima tappa dell’itinerario prescelto e, se dovessi avere pochi giorni a disposizione, di percorrere solo un tratto per poi riprendere da dove hai interrotto non appena ti sarà possibile. Diversamente, se dovessi avere a disposizione soltanto una settimana e volessi necessariamente arrivare a Santiago, potrai scegliere un itinerario breve o percorrere le ultime sette tappe calcolandole a ritroso da Santiago di Compostela.
In alternativa, considera che la media dei chilometri percorsi da un pellegrino a piedi è di circa 25 al giorno: moltiplicando questa cifra per i giorni che avrai a disposizione, potrai stabilire quante e quali tappe fare e dove fermarti a dormire. Leggi di più negli articoli “Cammino di Santiago completo o una parte?” e la partenza del Cammino di Santiago.
La risposta a questa domanda dipende da te e da quello che cerchi nel Cammino; noi suggeriamo di fare il Cammino di Santiago da soli in modo da avere la libertà di godere sia dei momenti di pace e raccoglimento interiore che di quelli di convivialità: sul Cammino non si è mai davvero soli! Se dovessi decidere di fare il Cammino di Santiago in coppia o con amici, fate in modo che ognuno abbia i propri spazi e la possibilità d’interagire a pieno anche con altri pellegrini: un mese di convivenza 24 ore su 24 può mettere davvero a dura prova i legami affettivi!
Per quanto non capiti frequentemente, nel corso del tempo è aumentato il numero di famiglie che decidono di compiere quest’impresa con i figli, anche piccoli, al seguito; ovviamente le loro esigenze particolari implicheranno alcune modifiche logistiche nell’organizzazione del Cammino di Santiago di Compostela. Fare il Cammino di Santiago con i bambini comporterà la necessità di una maggiore pianificazione delle tappe e probabilmente la prenotazione dell’alloggio, con conseguente aumento dei costi in quanto dovrai rivolgerti agli ostelli privati.
Ma non farti scoraggiare da questo o da altri potenziali ostacoli e fatti anzi ispirare da alcuni pellegrini che hanno fatto questa magnifica esperienza con il loro piccolo. Puoi trovare degli esempi nell’articolo sui libri sul Cammino di Santiago.
Fare il Cammino di Santiago con il cane è assolutamente possibile. Anche nell’articolo in cui parliamo della possibilità di fare il Cammino di Santiago da soli o meno, diamo ulteriori consigli per fare il Cammino di Santiago con il proprio amico a quattro zampe! Tieni però sempre a mente che in alcuni ostelli non potrà entrare e quindi sarà meglio informarsi prima di partire.
Certo, è molto frequente incontrare gruppi di persone in cammino, insieme già da casa o in gruppi che si formano spontaneamente lungo la strada. Per evitare che la comitiva si disgreghi, ricorda sempre di far stare davanti chi cammina più lentamente! Fare il Cammino da soli o in compagnia è una scelta assolutamente personale.
Per quanto riguarda il Cammino di Santiago organizzato o fai da te, non c’è nulla di male nel rivolgersi a un’agenzia; semplicemente non ne avrai bisogno. Il Cammino è sicuro, e, se scegli un periodo non troppo affollato come primavera o autunno, non avrai alcuna difficoltà nell’organizzazione e nelle eventuali prenotazioni degli ostelli.
Il Cammino di Santiago si può fare in qualsiasi momento, non esistono periodi in cui è chiuso o in cui non è possibile ritirare la Compostela. L’unico periodo in cui dovrai pianificare maggiormente le tappe è quello invernale, poiché molti ostelli sono chiusi e potrebbero esserci strade impraticabili. Leggi di più nell’articolo “Quando fare il Cammino di Santiago: il periodo migliore”.
Quella sul Cammino di Santiago e il periodo migliore è una questione piuttosto dibattuta e la risposta è soggettiva: se vuoi evitare le condizioni climatiche “estreme” ti diremmo di lasciar perdere luglio-agosto e il periodo tra l’inizio di novembre e la fine di marzo; diversamente qualcuno sostiene invece che i mesi invernali siano un ottimo momento per godere di un Cammino molto meno affollato.
La primavera e l’autunno sono probabilmente i mesi migliori, anche se questo non assicura di evitare completamente il maltempo o le basse temperature, anzi! Se proprio dovessimo scegliere ti consiglieremmo di partire a fine aprile o nei primi giorni di settembre.
Secondo le statistiche del Cammino di Santiago, i mesi più frequentati sono luglio e agosto, anche perché in estate sono molti gli spagnoli che decidono di fare il Cammino, e, considerando che circa il 40% dei pellegrini che arrivano a Santiago è di questa nazionalità, il conto è presto fatto… Negli itinerari più frequentati, come il Cammino Francese, anche a giugno e settembre (particolarmente negli ultimi 100 km) troverai sempre molte persone.
Dal momento che il Cammino è essenzialmente un pellegrinaggio, se opterai per soluzioni in linea con questo spirito, i costi saranno piuttosto bassi se paragonati a qualunque altra tipologia di viaggio. Se la domanda è riferita alle spese che dovrai sostenere durante il Cammino, dipende molto dalla tua attitudine al risparmio: se sei estremamente attento (dormendo solo in albergue parrocchiali e municipali, cucinando sempre in ostello, ecc..), potresti riuscire anche a stare sui €25 al giorno, ma non sarà per niente facile.
Se non riuscissi a essere così parsimonioso, dovresti mettere in conto tra i €25 e 35 al giorno solo per vitto e alloggio; se a questo aggiungi le spese “varie” (farmaci, cerotti, musei e altre attrazioni artistico-culturali, aperitivi, spuntini vari, ecc.), la cifra salirà.
Per farti un’idea complessiva dei costi che dovrai affrontare, con annesse voci in dettaglio, quali le spese di viaggio per andata e ritorno e l’equipaggiamento, consulta l’articolo “Il Cammino di Santiago e i costi per farlo”. Puoi anche scoprire 5 trucchi per risparmiare sul Cammino di Santiago.
In Spagna si utilizzano gli stessi sistemi di pagamento usati negli altri paesi europei, quindi contanti, bancomat, carta di credito, prepagata e sistemi contactless: l’unica accortezza da tenere a mente è che i circuiti di pagamento utilizzati dal tuo bancomat non siano esclusivamente italiani. Generalmente non ci sono problemi a trovare sportelli Atm, anche se è comunque consigliabile avere almeno 30-40 € in contanti e qualche moneta. Negli ostelli parrocchiali o municipali, ricorda che potresti non avere la possibilità di pagare con la carta, così come nei piccoli negozi di alimentari o chioschi.
La credenziale è un documento che attesta lo status di pellegrino e può essere ritirata in tutti i principali luoghi di inizio dei vari itinerari del Cammino di Santiago. In alterativa, si può richiedere alle associazioni autorizzate al rilascio che solitamente esistono in ogni paese europeo: in Italia il riferimento è la “Confraternita di San Jacopo di Compostella” con sede a Perugia, ma con una rete di referenti in tutto il territorio nazionale. Ne parliamo più approfonditamente nell’articolo “La credenziale del Cammino di Santiago e la conchiglia”.
La credenziale va timbrata almeno una volta al giorno (due se percorri solo gli ultimi 100 km) presso gli albergue o altre strutture, così da poter dimostrare l’avvenuto pellegrinaggio e ricevere la Compostela; dà inoltre diritto di accesso agli ostelli del Cammino di Santiago riservati ai pellegrini. Nel caso non dovessi terminare il tuo percorso per mancanza di tempo, potrai riutilizzare la stessa credenziale a patto che tu riprenda dallo stesso punto in cui hai interrotto l’itinerario (timbrando nuovamente) e senza saltare alcuna tappa.
Se ti piace collezionare i timbri (alcuni sono davvero piccole opere d’arte!) ricordati che gli spazi per i timbri nella Credenziale sono limitati. Per questo, abbiamo preparato un PDF che ti consentirà di far apporre tutti quelli che vuoi collezionare: lo puoi trovare alla pagina «Lungo la strada«.
Attenzione: il nostro è un documento alternativo e non ha alcun valore ufficiale, non sostituisce in alcun modo la Credenziale e non dà diritto al ritiro della Compostela!
La conchiglia o concha è il simbolo stesso del Cammino di Santiago di Compostela. Le origini della conchiglia del Cammino di Santiago sono piuttosto dibattute, ma da secoli accompagna (in varie forme) ogni pellegrino nel suo lungo viaggio verso la città di San Giacomo e spesso anche sino all’oceano, a Finisterre. Proprio in questo luogo gli antichi pellegrini la raccoglievano sulle spiagge in riva all’Atlantico e la portavano con sé a riprova dell’effettivo completamento del pellegrinaggio. Leggi di più nell’articolo “La credenziale del Cammino di Santiago e la conchiglia”.
Consigliamo sempre di programmare inizialmente brevi distanze, tenendo sempre nella dovuta considerazione la reazione del proprio fisico. La media giornaliera a piedi oscilla tra i 20 e i 30 km e potrai stabilire dove fermarti a dormire in funzione della distanza tra le località e l’offerta e tipologia degli alloggi disponibili. È preferibile non superare i 30 km al giorno, in modo da potersi godere i paesaggi, visitare i siti di interesse storico-artistico, parlare con le altre persone e assaggiare le pietanze locali! In alternativa, potrai seguire le tappe indicate nella guida al Cammino di Santiago che hai scelto.
Alimentazione, idratazione e salute
Come potrai leggere nell’articolo “Cammino di Santiago: la giornata tipo del pellegrino”, evita i pasti troppo abbondanti durante la tappa e porta sempre un piccolo snack nello zaino, come barrette ai cereali, cioccolato, frutta, noci senza esagerare visto che lungo il Cammino troverai molti negozi. Visto che solitamente è il pasto più in relax della giornata, approfitta della cena per variare pietanze e quantità, assaggia il menù del pellegrino sul Cammino di Santiago e le specialità tipiche!
Bevi molta acqua durante la tappa e non dimenticare di assumere il giusto quantitativo di zuccheri, particolarmente se farai il percorso durante i mesi estivi. Non portare cibo da casa a meno che tu non segua regimi alimentari così particolari da temere di non trovare ciò che ti serve: la tua schiena ti ringrazierà!
L’alimentazione durante il Cammino di Santiago è molto importante: consigliamo di fare 5 pasti al giorno, 3 principali, uno spuntino a metà mattina e uno nel pomeriggio:
- Colazione: se parti presto, non escludete di dover ricorrere alle tue scorte o a qualche distributore automatico, in quanto buona parte dei bar apre alle 9! La colazione tipica include un bicchiere di succo di arancia, café o tè, un cornetto o una pasta di qualche tipo e un frutto;
- Pranzo: può essere consumato in un bar lungo la strada o al sacco e solitamente comprende un bocadillo (panino) acquistato in un locale o preparato comprando pane e salumi in una tienda (negozio); qualche pietanza tipica e molto energetica, come la tortilla;
- Cena: il mitico menù del pellegrino: per circa 10 € ti verranno serviti un antipasto (zuppa o ensalada), un piatto principale (carne o pesce) e un dessert; non mancheranno inoltre acqua e un po’ di vino tinto. Ovviamente se vuoi provare le specialità della zona, dovrete optare per il menù alla carta, se non altro per sperimentare le pietanze un po’ più particolari! In alternativa potrai organizzare una cena in ostello con gli altri pellegrini, sarà una buona occasione per fraternizzare e divertirsi facendo la spesa e cucinando insieme.
- Spuntini: consigliamo di optare per cibo nutriente e leggero, come frutta secca, barrette ai cereali, biscotti, e, ovviamente, frutta fresca.
Leggi di più negli articoli:
– «Cammino di Santiago: la giornata tipo del pellegrino«;
– «Il menu del pellegrino sul Cammino di Santiago e le specialità tipiche«;
– «Cosa mangiare durante il cammino di Santiago? Ecco 3 ricette«;
– «La cucina spagnola e il Cammino: 3 piatti da non perdere (e tanto altro)«.
La Spagna in quanto a tipo di negozi è molto simile all’Italia, quindi non avrai grosse difficoltà nel comprare il cibo o trovare gli ingredienti per cucinarlo. Durante la tappa incapperai spesso in piccoli market o supermercati (come Eroski) o discount (come Dia) e i prezzi sono generalmente un po’ più bassi dell’Italia.
Tranne pochissimi casi, nei quali è ben evidenziata la non potabilità, l’acqua sul Cammino di Santiago è buona e non avrai alcun bisogno di comprare quella in bottiglia. Troverai spesso fontane e, se dovessi trovarti a secco, potrai tranquillamente chiederla anche agli abitanti del luogo o in un bar.
Ti consigliamo di portarne sempre con te un litro, massimo 1,5 nei periodi più torridi o nelle tappe dove ci sono grandi distanze tra un centro abitato e l’altro, inconveniente che incontrerai per esempio lungo il Cammino de La Plata.
Considerando che i piedi porteranno tutto il peso del corpo e dello zaino, dovrai prendertene cura nel modo migliore possibile (per approfondire dai un’occhiata all’articolo «Il Cammino di Santiago: vesciche, infortuni e dolori«). La prima regola da osservare è certamente quella di utilizzare scarpe rodate con cui avrai già fatto parecchi chilometri; la seconda è di non appesantire troppo lo zaino, ne gioverà tutto il corpo! Vediamo gli altri consigli:
- è buona norma tenere corte le unghie;
- altro consiglio che riteniamo molto importante è quello di far respirare i piedi il più possibile, magari durante le pause della tappa;
- Sia durante che dopo la tappa, controlla i piedi per verificare che non siano sorti problemi o principi di vesciche;
- dopo la doccia, asciugali bene e idratali con un po’ di crema;
- terminata la tappa, usa i sandali o le scarpe di riserva.
Come diciamo nell’articolo «
Come diciamo nell’articolo «Il Cammino di Santiago: vesciche, infortuni e dolori«, le vesciche sono prodotte dallo sfregamento della pelle contro una superficie ed è piuttosto frequente che in un cammino di parecchi giorni possa sorgere questo problema, ma mettendo in atto le seguenti accortezze si può cercare di ridurre il numero e l’intensità:
- Usare della crema o della vaselina applicandola al mattino prima di partire badando bene che i piedi siano alla fine completamente asciutti;
- Indossare calze specifiche come quelle da trekking;
- Allaccia bene le scarpe per il Cammino di Santiago in modo che il piede non si muova troppo all’interno della calzatura;
- Fai pause durante la tappa per far respirare i piedi
- Se noti (particolarmente durante l’allenamento) che le vesciche tendono a venire sempre nella stessa zona del piede, puoi provare a mettere preventivamente un cerotto per proteggere la parte specifica.
Non esiste un metodo per evitarle tutte, ma non dimenticare di controllare spesso i tuoi piedi e agisci preventivamente: se noti rossori sospetti, proteggi la parte con un cerotto.
Se decidi di curarle da solo e contengono ancora del liquido, il modo migliore per curarle è bucarle con un ago (preventivamente disinfettato) nel quale avrai inserito il classico filo da cucito in cotone: fai passare il filo lasciandolo dentro, taglia le estremità in modo che fuoriescano di qualche centimetro da entrambi i lati della vescica e legale quindi insieme. Il filo drenerà il liquido e impedirà alla vescica di riformarsi: per una descrizione più dettagliata leggi l’articolo «Il Cammino di Santiago: vesciche, infortuni e dolori«.
Disinfetta poi la parte interessata, proteggila con una garza e in pochissimo tempo il problema sparirà. Controlla regolarmente la vescica, puliscila e disinfettala; se dovessi notare anche una minima infezione, recati subito in un centro medico o in farmacia! Questo è il metodo che abbiamo usato su noi stessi, ma non ci assumiamo responsabilità sulle vesciche altrui! 😉
Queste sono problematiche frequenti sul Cammino di Santiago: non si può certo escludere che tu possa soffrire di qualche dolorino un po’ ovunque, vediamo quali sono i fastidi più frequenti e come cercare di alleviarli:
- Dolori muscolari: se avrai seguito i consigli su come prepararsi al Cammino di Santiago, le tue gambe saranno abituate agli sforzi, ma cerca comunque di adeguare i chilometri da percorrere in funzione della risposta del tuo fisico e della tua schiena. Una buona pratica sarebbe quella di fare dello stretching, una volta al giorno dopo aver finito la tappa. Non dimenticare di portare con te una crema da utilizzare per lenire i dolori o una pomata a base di arnica.
- Dolore alle articolazioni: a generare questo fastidio il più delle volte sono due fattori: il peso eccessivo dello zaino e le vesciche che ti porteranno a poggiare il piede in modo errato. Se riuscirai a contenerli, diminuirai certamente l’insorgenza di questi dolori: in caso si presentassero comunque, pomate e ghiaccio saranno i tuoi migliori alleati!
- Tendiniti: questo è certamente un problema temibile, che dovresti cercare di evitare il più possibile perché, nella quasi totalità dei casi d’infiammazione acuta, è prescritto un riposo che può andare dai 2 giorni sino a una settimana. Tieni conto di questo e, al minimo sentore di dolore al tendine d’Achille, utilizza impacchi di ghiaccio, pomate e antinfiammatori, rallenta e riposati. Puoi approfondire nell’articolo “Il Cammino di Santiago: vesciche, infortuni e dolori”.
In ogni caso, qualora il fastidio si prolunghi, il consiglio è sempre di chiedere un parere in una farmacia o presso un dottore.
Nonostante la cura della salute durante il Cammino di Santiago sia molto importante, ti consigliamo di portare meno medicinali possibile, anche perché troverai moltissime farmacie dove poter comprare senza problemi tutti quelli da banco. Se invece assumi farmaci particolari o che necessitino di prescrizione medica, il consiglio è di mettere nello zaino il quantitativo occorrente per l’intero Cammino.
Per sicurezza porta con te una copia della prescrizione recante il nome del principio attivo, avendo magari l’accortezza di controllare la corrispondenza del termine in spagnolo: faciliterai il lavoro del medico in caso avessi bisogno di rifornirti in loco di quel determinato farmaco. Per approfondire leggi l’articolo «Cosa portare per idratazione, salute e igiene sul Cammino di Santiago«.
Visto l’altissimo numero di pellegrini che ogni anno percorre il Cammino e la probabilità che le patologie siano sommariamente simili per tutti, troverai farmacisti preparati ad aiutarti e, in caso di ulteriori necessità, un ospedale o un Centro de Salud. Anche nei paesini più piccoli, i dottori visitano per alcune ore al giorno, quindi non esitare a chiedere agli abitanti o in farmacia come poter usufruire di questi servizi. Inoltre, grazie alla tessera sanitaria italiana, avrai diritto all’assistenza gratuita.
Il Cammino di Santiago di Compostela: equipaggiamento

Decidere cosa mettere nello zaino per affrontare il Cammino di Santiago non è una cosa semplice, particolarmente se scegli un itinerario lungo e sei alla prima esperienza. Il parametro più importante da rispettare è il contenimento del peso (vedi domanda 44), sarà fondamentale per la riuscita del Cammino e per salvaguardare il tuo fisico da problemi alle articolazioni e ai piedi.
Anche la protezione dagli effetti del meteo sul Cammino di Santiago e ciò che dovrai portare per dormire sul Cammino di Santiago sono fattori che non dovrai sottovalutare!
Per aiutarti nella scelta, abbiamo preparato una lista in PDF divisa in essenziale, utile e opzionale: ovviamente consigliamo di portare solo l’essenziale! Sarà un ottimo promemoria e ti aiuterà nella scelta dell’equipaggiamento! La puoi trovare nell’articolo «Il Cammino di Santiago e cosa portare: la lista«.
Nonostante lungo il Cammino di Santiago si attraversino diversi tipi di terreno, non sarà necessario portare alcuna particolare attrezzatura tecnica, né tantomeno professionale. Per quanto prima di partire si possa pensare che sia una buona idea avere l’equipaggiamento per essere pronti ad ogni evenienza, bisogna sempre porre attenzione al peso e in ogni caso lungo il Cammino troverai negozi di tutti i tipi.
Considerata l’ampia scelta che offre il mercato per scegliere lo zaino per il Cammino di Santiago, districarsi tra marche e modelli potrebbe essere davvero un’impresa! Le dimensioni ideali vanno da un minimo di 35 litri a un massimo di 50, e le caratteristiche fondamentali sono:
- Spallacci ergonomici, imbottiti e regolabili dotati di cinghie inferiori, superiori e agganciabili tra loro tramite la cinghia pettorale anch’essa regolabile; fascia lombare regolabile con tasca per i piccoli oggetti; schienale non troppo aderente e regolabile in base alla statura del pellegrino. Queste caratteristiche permetteranno di distribuire il peso e regolare facilmente lo zaino in base alle esigenze.
- Tante tasche capienti e ben disposte sulla parte frontale, laterale e superiore;
- cerniere robuste e tessuto di qualità, facilmente lavabile e resistente.
Valuta anche se acquistare lo zaino in funzione del genere: non ci sono grandi differenze tra uno zaino da uomo e uno da donna, ma molte ragazze trovano più comodi quelli fatti appositamente per il genere femminile. Se possibile fallo riempire e prova a indossarlo prima dell’acquisto.
Per scoprire il nostro zaino preferito, leggi la recensione del Decathlon Travel 500.
Il suggerimento che sentirai più spesso in quest’ambito sarà che lo zaino per il Cammino di Santiago non dovrebbe mai superare il 10% del proprio peso corporeo: questo valore è davvero difficile da rispettare! Il peso complessivo sarà anche influenzato dalla stagione e sarà superiore in inverno a causa del maggiore equipaggiamento necessario, ma in ogni caso non dovrebbe mai superare i 12 kg per gli uomini e i 9 per le donne. L’unico modo per essere certi di trasportare il peso giusto per le proprie capacità è quello di allenarsi per tempo con lo zaino pesante come in Cammino: sarà il tuo corpo a rispondere alla domanda!
Per sostenere bene il peso, è anche importante sapere come regolare lo zaino.
I parametri che dovresti rispettare quando prepari lo zaino per il Cammino di Santiago sono essenzialmente due:
- il bilanciamento del peso: fai attenzione che sia equilibrato tra destra e sinistra, così da evitare problemi alla schiena, e poni gli oggetti più pesanti in fondo e non in alto.
- La comodità di accesso agli oggetti durante la tappa: ti tornerà molto utile per evitare di dover togliere lo zaino mentre stai camminando, quindi è bene sfruttare lo scompartimento principale (quello più capiente) per ciò che userai in albergue e le tasche esterne e quelle di pantaloni o marsupio per tenere a portata di mano gli oggetti utili all’evenienza. Tra questi ultimi ricordiamo: fazzoletti, spuntini, acqua, abbigliamento per la pioggia e il freddo, cappello, guida, credenziale, documenti, portafogli, smartphone. Infine ti consigliamo di mettere tutto l’abbigliamento, il sacco a pelo, la credenziale e i documenti dentro custodie di plastica, affinché siano sempre protetti in caso di pioggia.
Fai anche attenzione alla corretta regolazione delle cinghie dello zaino.
É difficile rispondere a questa domanda, perché la valutazione è molto soggettiva e scarpe per il Cammino di Santiago che vanno bene per alcuni sono sconsigliate per altri. Essendo insieme allo zaino la parte più importante dell’equipaggiamento, val la pena valutare comunque degli aspetti imprescindibili che vanno tenuti in considerazione:
- è fondamentale non partire per il Cammino con le scarpe nuove, è necessario far abituare il piede percorrendo parecchi chilometri in allenamento: un buon rodaggio sarebbe di 200 chilometri circa.
- Molto importante è anche acquistarle di un numero in più del proprio, sia perché il piede tende a gonfiarsi, sia per evitare che la punta delle dita urti la scarpa.
- Indipendentemente dallo stile di scarpa che sceglierai, dovrà essere comoda ma al tempo stesso robusta: consigliamo una scarpa da trekking con suola in Vibram e membrana impermeabile.
- Assicurati che, qualora decidessi di camminare in estate, le scarpe siano traspiranti e un po’ più leggere: in questo caso tanti optano per quelle da trial running o i sandali da trekking.
Altro consiglio che ti diamo è di allacciarle con attenzione: non troppo strette da dare fastidio ma neanche troppo larghe permettendo così al piede di muoversi. Leggi la nostra recensione delle North Face Hedgehog Fastpack II.
Anche per la scelta delle calze, è preferibile comprarne due paia e provarle in allenamento. Un buon compromesso qualità-prezzo si può raggiungere tra i €7 e i €10 al paio per quelle da trekking. Il numero perfetto di paia di calze da portare è tre, considerato che le laverai tutti i giorni, ne avrai sempre uno di riserva. Puoi approfondire nell’articolo “L’abbigliamento per il Cammino di Santiago”.
Nonostante il loro utilizzo si sia molto diffuso, questi accessori non rientrano nella categoria degli oggetti essenziali da portare sul Cammino di Santiago di Compostela. In ogni caso, utilizzare i bastoncini da trekking porta certamente dei vantaggi: aiutano il mantenimento dell’equilibrio in caso di sbilanciamento (se dovessi inciampare o a causa del peso dello zaino), danno sostegno nelle salite o nei momenti in cui le forze sono al lumicino, migliorano la postura e favoriscono il movimento del busto e delle braccia che altrimenti rimarrebbero fermi.
Ricorda però che in aereo possono essere portati solo caricando il bagaglio in stiva, quindi valuta in funzione della tariffa se non convenga comprarli direttamente in Spagna. Leggi di più nell’articolo «Le scarpe per il Cammino di Santiago e i bastoncini da trekking«.
Non possiamo dire che sia obbligatorio portare una guida cartacea per il Cammino di Santiago, ma ne consigliamo caldamente l’utilizzo, perché ti aiuterà a pianificare le tappe giorno per giorno e avrai a disposizione mappa, altimetria, lista degli ostelli e dei luoghi culturali da visitare. Per ottenere informazioni simili e risparmiare peso, potresti valutare anche l’utilizzo di un’app per smartphone, ne troverai parecchie sui vari app store. In ogni caso, quella cartacea ti consentirà di prendere appunti e annotare pensieri che diventeranno nel tempo ricordi preziosi! Leggi di più nell’articolo “La guida al Cammino di Santiago e le app”.
Eh no, il sacco a pelo (sacco lenzuolo in estate) è proprio essenziale, non farne a meno per nessun motivo! 😉 È importante, sia per igiene che per l’eventuale presenza di cimici, isolare il proprio corpo dal materasso. Controlla l’etichetta specifica per acquistare il modello giusto in funzione della stagione e fai attenzione che non sia troppo pesante o voluminoso.
Il materassino da campeggio (o tappetino) serve solo qualora utilizzerai la tenda o se, percorrendo il Cammino nei mesi più affollati dai pellegrini, dovessi avere la necessità di dormire in luoghi di fortuna; quest’ultimo comunque è un caso limite che difficilmente si presenterà. Puoi approfondire l’argomento nell’articolo «Cosa portare per dormire sul Cammino di Santiago?”
Lungo la strada
Indipendentemente dall’itinerario prescelto e dal tempo che hai a disposizione, consigliamo di non superare i 30 km al giorno e di tenere una media di 4-4,5 km all’ora. Tieni in considerazione il fatto che normalmente cammini molto più velocemente al mattino, mentre il tuo ritmo rallenterà nel pomeriggio dopo aver mangiato e con l’aumento della temperatura nei periodi più caldi. Se dovessi sentire dei fastidi alle articolazioni o ai muscoli, adegua il ritmo e riduci i chilometri per non peggiorare la situazione.
Nella giornata tipica del pellegrino, solitamente alla sera si riserva qualche istante per pianificare la tappa dell’indomani: consultando la guida per il Cammino di Santiago, si darà un’occhiata ai chilometri previsti, all’altimetria e alle previsioni meteo. Con queste informazioni e tenendo in debito conto anche il l tempo per le pause (circa 15 minuti ogni ora e mezza; fai respirare i piedi! ;)), potrai tranquillamente decidere dove fermarti a dormire il giorno successivo.
In quest’ambito non avrai problemi sul Cammino di Santiago perché troverai una moltitudine di segnali di colore giallo che indicano il percorso, tra cui la famosa freccia gialla del Cammino di Santiago e altre indicazioni come le conchiglie o le pietre miliari a bordo strada. Non mancherà la classica segnaletica verticale, sia in metallo che in legno, e una miriade di segni dipinti nei luoghi più strani: sui muri delle case, sull’asfalto, sui pali della luce, frecce disegnate con piccole pietre, insegne di fortuna su recinzioni, ecc… Negli itinerari più frequentati sarà davvero impossibile perdersi, ma se dovessi avere dei dubbi non esitare a chiedere a un abitante del luogo!
Beh, ce ne sono tante, anche se non sono obblighi ma consuetudini e comportamenti dettati dal buon senso. Per fare un riepilogo, abbiamo scritto un articolo sulle regole del Cammino di Santiago: ma se la stella polare del tuo incedere sarà orientata verso l’altruismo, la fratellanza e il rispetto per gli altri, non servirà nient’altro per avere la più bella esperienza della tua vita! 😉
Indipendentemente dal periodo che sceglierai per camminare, meglio non sottovalutare mai questo aspetto! Avere l’equipaggiamento adatto a proteggersi dal meteo sul Cammino di Santiago proteggersi dal meteo sul Cammino di Santiago eviterà di avere fastidi come scottarsi sotto il sole o bagnarsi completamente. Vediamo come possiamo affrontare le intemperie:
- Sole: particolarmente da maggio a fine settembre, è bene avere un cappello a falda larga e utilizzare una crema solare con un fattore di protezione adatto alla tua pelle. Puoi dare un’occhiata all’articolo con i consigli per camminare in estate.
- Pioggia: a te la scelta se usare o no il poncho, in ogni caso porta una giacca a vento adatta alla temperatura presente in quel periodo o almeno un k-way. Altra cosa indispensabile è il copri-zaino: se non fosse in dotazione, compralo in qualunque negozio di sport; anche i sovra-pantaloni ed eventualmente le ghette torneranno utili. Altro consiglio è quello di riporre i vestiti nello zaino all’interno di custodie di plastica, così non si bagneranno anche in caso di pioggia intensa.
- Freddo: a parte l’ovvio periodo invernale in cui utilizzerai l’equipaggiamento specifico per il freddo, anche in primavera e autunno è consigliabile usare qualcosina per proteggersi dalle basse temperature: guanti, cappello, pile, sotto-pantaloni ed eventualmente uno scalda-collo possono tornare comodi, infatti in alcune tappe la temperatura potrebbe abbassarsi sensibilmente. Puoi approfondire leggendo i nostri suggerimenti per camminare in inverno.
I tipici che si usano per comunicare nel Cammino di Santiago sono due: il tradizionale “Ultreia” e “Buen Camino”. Il primo termine discende dal latino, significa “andiamo oltre” e prevede la risposta “Suseia” che significa “ancora più in alto”. É un saluto antichissimo e viene citato addirittura nel “Codex Calixtinus“, il primo libro (risalente al 1139) in cui si parla del Cammino di Santiago di Compostela.
Il saluto “Buen Camino”, più attuale e maggiormente diffuso, è quello che ha sostituito il precedente “Ultreia” e per rispondere basta ripeterlo o dire un semplice grazie.
Parlare altre lingue oltre all’italiano, in particolare l’inglese e lo spagnolo, non è fondamentale per comunicare nel Cammino di Santiago, ma ti permetterà di parlare con i pellegrini che non conoscono italiano, che sono ovviamente la maggior parte. L’inglese ti tornerà utile per parlare praticamente con tutti, mentre lo spagnolo per comunicare con gli hospitaleros e le persone del luogo.
Scopri di più nell’articolo «Corso di spagnolo base per il Cammino di Santiago (e non solo): 6 risorse utili«.
In caso dovessi avere dei problemi che ti impediscono di portare a termine la tappa, hai diverse possibilità per arrivare alla destinazione che hai scelto per passare la notte: bus, taxi o autostop. Se invece pensi di riuscire a camminare ma non ce la fai a portare lo zaino, potresti farlo consegnare in ostello dalle numerose compagnie che svolgono questo tipo di servizio. Ne parliamo nell’articolo «La freccia gialla sul Cammino di Santiago: segnaletica e trasporti«, anche se ti consigliamo di usarlo solo se davvero necessario.
Se, arrivato a destinazione, ti venissero prescritti più giorni di riposo, ti consigliamo di non saltare delle tappe, ma di riposarti il tempo necessario e riprendere subito dopo il Cammino. Sappiamo che questo potrebbe impedirti di giungere alla meta finale, ma a nostro avviso è preferibile riprenderlo non appena sarà possibile piuttosto che accorciarlo perdendo la totalità dell’esperienza. Puoi approfondire l’argomento nell’articolo sul Cammino di Santiago completo o una parte.
Su tutti gli itinerari del Cammino di Santiago operano delle compagnie che, al costo di circa €5, possono consegnare lo zaino del pellegrino nell’albergue dove ha scelto di passare la notte: è sufficiente lasciarlo nell’ostello da cui parti mettendo il denaro nella busta che ti verrà fornita e scrivere il nome dell’ostello dove vuoi che venga consegnato.
Ti consigliamo di ricorrere a questa possibilità solo qualora tu non abbia altre alternative: crediamo infatti che anche portare lo zaino sia una parte importante dell’esperienza del Cammino, così come contare solo sulle proprie forze. Leggi di più nell’articolo “La freccia sul Cammino di Santiago: segnaletica e trasporti”.
Il Cammino di Santiago di Compostela: le strutture di accoglienza e la sicurezza

Gli ostelli del Cammino di Santiago più comunemente utilizzati sono gli albergue. Questo tipo di alloggi è riservato ai pellegrini muniti di credenziale e sono spesso strutture a gestione familiare, municipale o parrocchiale: offrono servizi di base per dormire e mangiare. Per quanto riguarda il costo, può essere richiesto un prezzo fisso (solitamente tra €5 e €12) o una cifra a discrezione del pellegrino elargita in forma anonima in una cassetta posta nell’ostello.
Nella maggior parte di queste strutture troverai cucina, camere con molti letti a castello, a volte anche piuttosto vicini tra loro, quindi la privacy non sarà proprio al massimo livello! Negli ostelli privati avrai più servizi, come Wi-Fi, lavatrice e asciugatrice.
Come consigliamo nell’articolo su come prepararsi al Cammino di Santiago, potrebbe essere una buona idea percorrere qualche tappa di un cammino italiano (particolarmente la Via Francigena), così da avere un assaggio di quello che vivrai lungo il Cammino di Santiago. Esistono anche altre tipologie di sistemazione lungo i vari itinerari spagnoli, tra cui:
- hotel o piccoli hostal (questi ultimi possono essere paragonati a quelle che in Italia vengono definite pensioni), che offrono camere singole o doppie e maggiore privacy rispetto agli ostelli; chiaramente richiedono una tariffa adeguata ai servizi offerti.
- Case Rural: piccole abitazioni familiari che vengono locate per intero o parzialmente; per ottenere un buon rapporto qualità-prezzo è preferibile prenderle in affitto dividendo le spese con altri pellegrini.
Negli albergue parrocchiali e municipali, i posti vengono assegnati in base all’ordine di arrivo, tuttavia anche per puro e semplice altruismo, sarebbe meglio favorire in primo luogo i pellegrini con limitazioni fisiche, poi quelli a piedi, chi compie il Cammino a cavallo, chi lo fa in bicicletta e infine quelli che utilizzano mezzi di trasporto quali bus o auto di supporto. Nella quasi totalità dei casi non ci sono regolamenti scritti per gestire l’assegnazione dei posti, ma si confida nel buon senso dei pellegrini! 🙂
A parte gli ostelli del Cammino di Santiago parrocchiali e municipali in cui la prenotazione generalmente non è prevista, la risposta a questa domanda è legata prevalentemente a tre fattori, strettamente connessi tra loro:
- il Cammino prescelto: se stessi, per esempio, percorrendo l’ultima parte del Cammino Francese, la prenotazione potrebbe essere necessaria; se invece tu avessi scelto un itinerario come il Cammino de La Plata, probabilmente risulterebbe superflua visto il basso numero di pellegrini lungo la strada.
- Il periodo in cui percorrerai il Cammino di Santiago di Compostela: come è facile intuire, i periodi più affollati sono i mesi estivi, quindi è proprio in questi frangenti che la prenotazione potrebbe rivelarsi utile o addirittura indispensabile, soprattutto, se tu avessi optato per un Anno Santo.
- L’orario in cui prevedi di arrivare alla fine della tappa giornaliera: se ti piace camminare con calma e gustarti il paesaggio, probabilmente arriverai spesso a fine tappa a pomeriggio inoltrato. Combinando ciò con i due punti precedenti… beh, forse sarebbe il caso di annotare preventivamente il numero di telefono di qualche ostello!
Non è un problema di cui preoccuparsi in modo eccessivo, ma comunque non si può negare che si possano trovare delle chinches sul Cammino di Santiago, come del resto in qualsiasi posto molto frequentato e con un ricambio continuo di fruitori della struttura ricettiva. Farvi fronte non è facile, perché, se anche ne venisse riscontrata la presenza e l’ostello venisse disinfestato, il giorno dopo le cimici potrebbero ripresentarsi trasportate senza volerlo dai pellegrini successivi!
Questi insetti agiscono di notte e si comportano similmente alle zanzare, pungendo gli esseri umani al fine di cibarsi del loro sangue. Non sono pericolose né trasmettono alcuna malattia, l’unica fastidiosa conseguenza è l’irritazione della pelle intorno alla puntura. In caso dovessi essere stato punto, la prima cosa da fare sarà avvertire l’hospitalero e poi recarsi in farmacia. Se vuoi approfondire l’argomento e conoscere le precauzioni da seguire ti rimandiamo all’articolo “Lungo il Cammino di Santiago: cimici, animali e insetti”.
Tutti gli albergue mettono a disposizione un posto dove è possibile fare il bucato a mano e stendere, ma mentre nei parrocchiali e municipali avrai sovente solo questa alternativa, in quelli privati al costo di 3-4 € potrai utilizzare lavatrice e asciugatrice. Per risparmiare sulla spesa e aiutare anche l’ambiente, ti consigliamo di condividere l’utilizzo di questi elettrodomestici con gli altri pellegrini.
Come ti consigliamo nell’articolo su cosa portare per salute e igiene sul Cammino di Santiago, per lavare i panni è consigliabile portare con sé mezzo panetto di sapone Marsiglia, una soluzione dal peso irrisorio e assolutamente efficiente. Anche qualche molletta (meglio quelle leggerissime in alluminio) e 3-4 metri di cordino saranno utili in caso non ci fosse spazio libero per stendere. Se i panni non dovessero asciugarsi, al mattino potrai appenderli allo zaino con una spilla da balia (attrezzo iper-tecnologico che non deve assolutamente mancare nello zaino!)
Per le pellegrine e i pellegrini che hanno i capelli molto lunghi e non possono fare a meno del phon, consigliamo di averne uno portatile, altrimenti sarai costretto ad andare negli ostelli privati, considerando che in quelli parrocchiali o municipali non ne abbiamo mai visto uno! Sicuri di non potervi rinunciare? 😉
Nonostante il Wi-Fi abbia perso importanza da quando esiste il roaming della connessione internet all’interno dell’Unione Europea, questo servizio continua a essere richiesto da tutti coloro che provengono da altri paesi del mondo. Lo troverai sempre negli ostelli del Cammino di Santiago privati, molto difficilmente in quelli municipali e parrocchiali: se proprio sei in astinenza da web chiedi all’hospitalero o spera in qualche pellegrino particolarmente generoso che voglia condividere il suo tramite tethering! 😉
Per quanto riguarda l’igiene sul Cammino di Santiago, dovrai solo seguire le accortezze che terresti in qualunque ostello, ponendo attenzione a questi aspetti fondamentali:
- Per la doccia, utilizza delle ciabatte da piscina (non assorbono l’acqua); porta un beauty con ciò che ti occorre, meglio che sia impermeabile così potrà contenere anche i tuoi valori come portafogli e documenti (ne parliamo nell’articolo sul Cammino di Santiago e i pericoli);
- Per il wc, è consigliabile disinfettarne il bordo o, ancor meglio, utilizzare i copri-tavoletta usa e getta: ultraleggeri, comodi ed economici.
- Usa asciugamani in microfibra, uno grande e uno piccolo: occupano pochissimo spazio e asciugano velocemente;
- Sia nello zaino che nel beauty-case abbonda con fazzoletti e salviettine umidificanti, sono sempre utilissime!
Per quanto riguarda l’igiene personale, ti consigliamo di dedicarti ad essa quanto più possibile alla sera, visto che la mattina potrebbe crearsi un po’ di caos nei bagni dell’ostello!
Il fatto che ci siano pellegrini che russano (i famigerati roncadores) non si può di certo escludere, ma non preoccupartene così tanto da farlo diventare un problema: con le dovute accortezze, potrai quantomeno limitarne gli effetti. A questo proposito, tra gli oggetti essenziali un posto di tutto rispetto è occupato dai tappi per le orecchie, un’ancora di salvezza in questi casi! 😉
Ti consigliamo di portarne circa 5 paia (numero congruo per un Cammino di circa un mese) in silicone o materiali simili che si adattino alla misura del condotto auricolare. Forse 5 paia ti sembreranno troppe, ma, oltre al fatto che si perdono facilmente, ti potrebbe capitare di donarne un paio a pellegrini disperati che ne sono sprovvisti!
In molti ostelli parrocchiali e municipali viene messa a disposizione dei pellegrini una cucina per poter cucinare liberamente, con la sola accortezza di pulire e sistemare dopo l’uso. Dopo aver constatato che la cucina sia fornita di tutto l’occorrente per cucinare (non darlo per scontato, particolarmente in Galizia!), potrai recarti al supermercato locale o in una tienda per fare la spesa. Prova a chiedere agli altri pellegrini se voglio condividere la cena, potrebbe essere un’ottima occasione per passare una bella serata e socializzare!
Tranne in alcuni casi rari dove non c’è la corrente elettrica per precisa scelta (come San Nicolás de Puentefitero sul Cammino Francese), non avrai problemi da questo punto di vista. Non servono adattatori internazionali, ma è meglio portare un caricabatterie multi-usb, in modo che se le prese a muro fossero in numero limitato tu possa condividere la carica. Se ti preoccupa l’eventualità di subire il furto del cellulare, potresti portare una powerbank e ricaricare sempre quella. La potrai poi usare per caricare il cellulare quando serve, anche durante la tappa.
Nonostante la sicurezza al 100% non possa essere mai garantita su nulla, ci sentiamo di dire che sì, il Cammino di Santiago può essere considerato sicuro. Anche se dovessi scegliere un itinerario non molto frequentato, difficilmente camminerai a lungo senza incontrare altri pellegrini e comunque in caso di pericolo potrai sempre contare sulle forze dell’ordine o sulla gente del luogo.
Considerato l’enorme numero di persone che percorrono i sentieri più frequentati, crediamo sia sufficiente seguire le normali norme di buon senso che utilizzeremmo nelle nostre città per evitare i pericoli più comuni. Probabilmente l’aspetto a cui dovrai porre la maggiore attenzione sono i rischi derivanti dal traffico e dalle autovetture, particolarmente quando ti muovi su strade fuori dai centri abitati. Leggi di più nell’articolo “Cammino di Santiago e pericoli”.
Questa domanda si lega alla precedente ed è tra le più poste in particolare dalle pellegrine, ma anche in questo caso la risposta è sì. A conferma di ciò il fatto che il numero di donne presenti superi, anche se di poco, quello degli uomini. Anzi, come puoi leggere nell’articolo sul Cammino di Santiago e pericoli, partire da soli è la scelta che consigliamo anziché in gruppo, con amici o partner. È necessario solo osservare le normali regole di prudenza utili nella vita di tutti i giorni in modo da ridurre la possibilità di avere problemi di sicurezza.
Per approfondire l’argomento puoi anche leggere l’articolo «Cammino di Santiago da sola: si può fare?«, dove viene tra l’altro consigliata l’installazione dell’app per smartphone «Alertcops» che ti consentirà maggiore sicurezza lungo il Cammino.
Come ti consigliamo nell’articolo sul Cammino di Santiago e i pericoli, l’ideale è non lasciare mai incustoditi gli oggetti di valore e particolarmente non lasciarli nel luogo più ovvio: lo zaino. Meglio utilizzare un piccolo marsupio, da portare sempre con sé (se sceglierai un modello impermeabile potrai anche appenderlo alla porta della doccia!), tenere d’occhio lo smartphone quando è in carica e custodirlo dentro il sacco a pelo durante la notte.
Seguendo questo tipo di cautele, potrai stare tranquillo. Anche perché, considerando il numero ingente dei pellegrini presenti lungo il Cammino di Santiago di Compostela, il fenomeno dei furti è piuttosto limitato. Quindi non farti condizionare da questo timore! 😉
Per quanto riguarda la sicurezza dello zaino, puoi consultare questo articolo: «Regolazione e sicurezza dello zaino per il Cammino di Santiago«
Il Cammino di Santiago di Compostela: l’arrivo e il ritorno a casa

Tranne alcuni itinerari (vedi domanda n°5), il Cammino di Santiago termina ovviamente presso la città di San Giacomo e, più specificamente, al cospetto della Cattedrale di Santiago di Compostela, all’interno della quale potrai finalmente abbracciare la statua del Santo e rendere omaggio all’urna sotto l’altare che contiene le sue spoglie. L’arrivo in Praza do Obradoiro (la piazza su cui si affaccia la cattedrale) sarà il momento più entusiasmante del tuo Cammino, quello in cui la tensione e la stanchezza si scioglieranno probabilmente in un pianto di felicità! 😉
Una delle prime cose che farai appena arrivato alla Cattedrale di Santiago di Compostela, sarà sicuramente quella di lasciare in custodia lo zaino, perché non è consentito portarlo all’interno della cattedrale. Poi certamente vorrai visitarla ed assistere alla messa del pellegrino: con un po’ di fortuna, durante la celebrazione, potresti assistere alla messa in funzione del meraviglioso botafumeiro (per vederlo in azione vai all’articolo “Il Cammino di Santiago: film, video e foto”. La seconda tappa è certamente il ritiro della Compostela!
La Compostela è il documento che attesta il compimento del Cammino di Santiago, si può richiedere presso l’Oficina del Peregrino, in Rutas das Carretas 33, ad un paio di minuti a piedi dalla Cattedrale. Per il rilascio della Compostela, oltre all’utilizzo della credenziale del Cammino di Santiago ufficiale, viene richiesto il rispetto di queste regole:
- l’apposizione su di essa di almeno un timbro al giorno (due se percorri solo gli ultimi 100 chilometri dell’itinerario);
- la percorrenza di minimo 100 chilometri a piedi o 200 in bicicletta;
- la dichiarazione del motivo per cui il pellegrino ha percorso il Cammino di Santiago: se dichiarerà di averlo fatto per motivi spirituali o religiosi verrà rilasciata la Compostela, altrimenti un attestato di benvenuto (approfondisci nell’articolo “Cos’è la Compostela? Gli altri attestati e i souvenir”).
Ilcamminodisantiago.net ti fa un regalo! Abbiamo preparato per te un identikit del pellegrino in PDF, dove potrai aggiungere alcune informazioni sul tuo Cammino e conservarlo insieme alla Compostela. Un modo simpatico di annotare i ricordi di questa esperienza. Puoi trovarlo nella pagina «A Santiago di Compostela e oltre«.
Sì, da alcuni anni presso l’Oficina del peregrino viene anche rilasciato il cosiddetto ”Attestato di distanza”, un certificato (a nostro avviso graficamente davvero ben fatto) che contiene: indicazione dei chilometri percorsi, il nome dell’itinerario, il luogo di partenza e le date di partenza e arrivo del tuo Cammino di Santiago di Compostela.
Esistono anche gli attestati rilasciati per aver percorso altri cammini specifici, come quello di Finisterre e Muxia: puoi approfondire nell’articolo «Cos’è la Compostela? Gli attestati e i souvenir«.
Se non hai prenotato il volo di ritorno, la scelta migliore è sicuramente l’aeroporto di Santiago, dista pochissimo ed è ben collegato dal centro città con i bus. Con la compagnia Ryanair, potrai arrivare sia a Bergamo-Orio al Serio che a Roma-Ciampino; altrimenti ti consigliamo di prendere bus o treno per andare a Madrid, dal cui aeroporto partono voli diretti con Iberia o altre compagnie verso le maggiori città italiane. Controlla sempre gli orari e gli aeroporti di partenza con i motori di ricerca come Skyscanner, in quanto i voli subiscono frequentemente variazioni di orario e tratta.
Non è detto che succeda, ma dopo un’esperienza così intensa e appagante può capitare che si senta nostalgia del Cammino di Santiago nel momento in cui si torna a casa. Ovviamente queste sono sensazioni soggettive, ma la cosiddetta “santiaghite” colpisce tanti pellegrini e c’è solo una medicina per curarla: ripartire per un altro cammino! 😉 Dai un’occhiata agli articoli “Il ritorno a casa: il Cammino di Santiago ti cambia la vita?” e «Cammino di Santiago opinioni e recensioni«.
Se dai un’occhiata al nostro articolo in cui cerchiamo di rispondere alla domanda “Il Cammino di Santiago ti cambia la vita?”, potrai leggere la nostra opinione. In ogni caso, crediamo che il Cammino di Santiago entrerà nella vita di ogni pellegrino che l’ha percorso e ne farà parte nel modo in cui il cuore di ognuno l’accoglierà: potrà essere un cambiamento nella disponibilità verso gli altri, un incentivo a cercare una strada diversa nella vita e nel lavoro, una rivoluzione della vita sentimentale. O semplicemente un ricordo meraviglioso legato a un’esperienza lunga e indimenticabile: dipende da te!
Fare l’hospitalero volontario sul Cammino di Santiago è un’avventura magnifica che, oltre a permettere al pellegrino di mettersi “dall’altra parte”, consente di restituire agli altri un po’ di quello che si è ricevuto dal Cammino. Sostanzialmente si tratta di colui che accoglie i pellegrini e cura l’ostello.
Nella maggior parte dei casi è un servizio che viene svolto negli albergue municipali e parrocchiali da volontari provenienti da tutto il mondo, puoi leggere alcune storie qui:
- «I ricordi del Cammino di Santiago: 3 storie tra parole ed emozioni«;
- «Volontariato in Spagna sul Cammino di Santiago: 4 storie di altruismo«.
- Storie in Cammino: da pellegrino a hospitalero, di Anthony Read.
Esistono numerose associazioni in Spagna (e in Italia, come Accoglienza Pellegrina) che organizzano corsi e gestiscono numerosi ostelli parrocchiali e municipali sui vari itinerari spagnoli e portoghesi. Per conoscerle e trovare i riferimenti a cui rivolgersi, ti rimandiamo al nostro articolo su come fare l’hospitalero sul Cammino di Santiago.
A parte gli itinerari puramente da trekking che sono abbondanti in ogni paese del mondo, esistono alcuni cammini che mantengono una dimensione spirituale e che quindi possono in qualche modo essere assimilabili a quello di Santiago: la Via Francigena e il Cammino di Francesco in Italia, il Cammino di Le Puy in Francia, Il Kumano Kodo in Giappone.
Se la tua voglia di camminare è davvero irrefrenabile, dai un’occhiata al nostro articolo e vai in giro per il mondo con i cammini spirituali!
La produzione cinematografica sul Cammino è davvero vasta, se poi si considerano anche i documentari, il numero diventa davvero ingente! Per quel che riguarda i film, il più famoso è certamente “The Way” con Martin Sheen, se invece sei interessato a uno stile più documentaristico consigliamo “Sei vie per Santiago” o «Looking for infinity: El Camino«. Scopri tanto altro materiale nel nostro articolo “Il Cammino di Santiago: film, video e foto”.
Così come accade per libri e film, nel tempo sono stati composti moltissimi brani musicali sul Cammino di Santiago: melodie tipiche o canzoni antiche in chiave moderna, ce n’è per tutti i gusti! Nell’articolo sulle canzoni sul Cammino di Santiago ne abbiamo selezionate alcune che sicuramente ti immergeranno nella caratteristica atmosfera di magia che questa esperienza ti donerà dal primo all’ultimo passo!
Scopri anche le nostre playlist preferite per il Cammino di Santiago!
L’ecosistema di risorse intorno al Cammino di Santiago di Compostela è vastissimo e variegato, infatti ci sono innumerevoli siti internet e social (gruppi e pagine) che sono diventati nel tempo ritrovo di esperti e appassionati.
Tra i siti più autorevoli troviamo quelli spagnoli, miniere inesauribili di notizie e informazioni sul Cammino di Santiago come Eroski Consumer, Gronze, Mundicamino e il sito ufficiale dell’ Oficina del Peregrino.
Per quel che riguarda i siti italiani, ti consigliamo di dare un’occhiata a due punti di riferimento come Pellegrinando e Pellegrini Belluno: l’ottima guida in PDF di quest’ultimo ci ha accompagnato sul Cammino Francese. Per approfondire ti rimandiamo all’articolo “Statistiche Cammino di Santiago e altre risorse online“.
L’Oficina del Peregrino (che oltre a occuparsi dell’accoglienza a Santiago, rilascia la Compostela, l’attestato di fine Cammino) compila le statistiche ufficiali del Cammino di Santiago, sia mensili che annuali. All’interno si possono trovare numerose informazioni sui pellegrini che percorrono i vari itinerari del Cammino, tra cui: genere, provenienza, itinerari più percorsi, motivazioni e tanto altro. Dai un’occhiata al nostro articolo sulle statistiche del Cammino di Santiago o a quello specifico sui numeri del Cammino di Santiago nel 2021.
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