Il Cammino Aragonese
Il Cammino Aragonese è un itinerario di 6 giorni che confluisce nel Cammino Francese presso Puente La Reina e ha inizio nel paese di Somport, situato a circa 1600 metri di altezza. É lungo solo 164 km e buona parte si svolge lungo il fiume Aragona, le cui acque fungono da linea di demarcazione tra le comunità di Aragona e Navarra.
Storicamente, questo cammino era utilizzato in ambo i sensi di marcia da chi era diretto in Italia per andare a Roma in pellegrinaggio, e da chi proveniva dall’Italia per recarsi a Santiago di Compostela. Infatti chi proveniva da Arles (tramite la Via Tolosana) o da Ventimiglia, preferiva, anche per percorrere una via più diretta, scegliere questo itinerario attraverso la valle dell’Aspe e valicare i Pirenei tramite il passo di Somport.
Proprio in virtù del fatto che coloro che percorrevano il Cammino Aragonese lo facevano al fine di raggiungere Santiago di Compostela, questo itinerario viene considerato parte della rete dei Cammini di Santiago a tutti gli effetti, nonostante termini a Puente la Reina. A differenza di altri percorsi “secondari”, non prevede tuttavia il rilascio di una certificazione apposita, come nel caso del Cammino di Finisterre e Muxia o del Cammino del Salvador.
* immagine di copertina: La Cattedrale di San Pietro Apostolo a Jaca.
«Camminare all’aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d’acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell’animo».
(Herman Hesse)
Itinerario, città e paesaggi
Uno dei punti di forza di questo itinerario è la diversità dei paesaggi, infatti il panorama che potrai ammirare alterna splendidi boschi e prati ad antiche fortificazioni che dominano le valli sottostanti. Più avanti, ampie vallate danno accesso a una stretta gola (la Foz de Lumbier) e, successivamente, saranno i pendii scoscesi della catena montuosa dell’Alaiz ad accogliere il pellegrino.
Da non perdere la visita agli imponenti monasteri, luoghi ricchi di cultura dove storia e leggenda si intrecciano indissolubilmente (scopri anche le leggende del Cammino Francese!). I villaggi lungo questo itinerario hanno un fascino speciale, forse proprio perché alcuni sono in parziale stato di abbandono. Durante questo cammino potresti anche valutare di scegliere alcune delle numerose strade alternative.
Una delle varianti che merita di essere percorsa (anche se prevede un tratto lungo 13 km…) è quella che porta ad uno dei gioielli della zona pirenaica, nonché riconosciuto simbolo monumentale spagnolo: il Santuario di San Juan de la Peña. La prima parte del cammino è un po’ più ardua a causa dell’itinerario montano e dell’altitudine (circa 1.600 metri sul livello del mare), ma l’ambientazione è magnifica grazie ai Pirenei che offrono splendidi panorami e rendono la zona molto frequentata particolarmente per il turismo sciistico.
Jaca è la città più grande che incontrerai sul Cammino Aragonese e ti consigliamo di ritagliarti un po’ di tempo per visitarla: qui potrai per esempio ammirare la Cattedrale di San Pedro Apóstol (foto a inizio articolo), la cui costruzione ebbe inizio intorno al 1070, rendendola una delle più antiche di tutta la Spagna.
Ti consigliamo di percorrerne la navata e ammirare le splendide volte. Altri luoghi di interesse lungo il percorso sono: Arrés, un grazioso villaggio con una fortezza gotica e una bella chiesa barocca, e la Chiesa di Santa María la Real (XII secolo) situata a Sangüesa. Ma il luogo davvero imperdibile del Cammino Aragonese è la chiesa di Santa Maria di Eunate, risalente al XII secolo.
Nella tappa finale, a Puente la Reina, potrai ammirare il bellissimo ponte romanico sul fiume Arga: da qui il Cammino Aragonese si unisce al Cammino Francese, dove incontrerai molti più pellegrini sulla strada!
La leggenda di Eunate-Olcoz

Lungo il Cammino Aragonese, poco prima di Puente la Reina, potrai scoprire un piccolo gioiello: la chiesa di Santa Maria di Eunate. È una chiesetta presumibilmente costruita dai templari intorno all’anno 1170, pare prendendo ispirazione dalla la forma del tempio di Gerusalemme. Ovviamente ha una storia leggendaria che contribuisce a creare un’atmosfera densa di mistero e anche una punta di esoterismo.
Se ti è possibile, prova a osservarla al crepuscolo o al mattino molto presto, o almeno con i campi di girasole in fiore intorno: è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi e mistici del Cammino. Non sono chiare le origini e le motivazioni per cui fu costruita, ma si ipotizza che nel tempo venne utilizzata come luogo di sepoltura e anche come struttura di accoglienza per i pellegrini.
Per quel che riguarda la leggenda, si dice che la realizzazione del portale di Santa Maria di Eunate fu affidata a un maestro scalpellino membro dell’ordine dei Templari, il quale, dopo aver portato avanti il lavoro in fase molto avanzata, si assentò per ragioni inspiegabili. Di conseguenza, i funzionari della chiesa incaricarono un altro scalpellino locale, che prodigiosamente terminò il lavoro in soli tre giorni.
Al suo ritorno, il primo scalpellino protestò con rabbia per quello che riteneva un sopruso, in quanto gli era stato ingiustamente sottratto l’incarico. Le autorità locali decisero di sfidarlo, proponendogli di costruire un portale identico, nello stesso tempo o meno, paragonabile a quello fatto dal suo sostituto. Di fronte a tale compito, lo scalpellino non aveva altra scelta che ricorrere alla magia.
Nella notte di San Giovanni, seguendo le indicazioni di una strega che viveva vicino al fiume Nekeas, il maestro attese lungo la riva del fiume finché apparve un enorme serpente che lasciò sulla riva una pietra di luna che nascondeva dentro la bocca. Appena il serpente si immerse nel fiume, egli raccolse la pietra e corse verso il portico gemello non ancora lavorato che era già stato eretto di fronte a Eunate.
Introdusse la pietra in un calice pieno d’acqua del fiume Nekeas e la mise sotto il portico. Quando la luna raggiunse il suo apice, la pietra iniziò a modellarsi, dando vita all’opera che tutt’oggi si può vedere ma, misteriosamente, lo fece rovesciando la prospettiva al contrario. La mattina dopo il lavoro era finito.
Il secondo scalpellino, roso dall’invidia (tra l’altro pare fosse un gigante!), iniziò a colpire con enorme forza l’opera dello sfidante, finché addirittura la fece volare via sino ad Olcoz. Se infatti ti dovessi trovare in questa località e ti mettessi ad osservare il portale della chiesa, noterai che è quasi identico a quello di Eunate, ma al contrario.
Chilometri: 164 circa
Giorni occorrenti: 6

Le tappe del Cammino Aragonese
Qui di seguito ti proponiamo le tappe, con mappa e altimetria da Somport a Puente la Reina. Per avere informazioni sugli albergue, ti consigliamo di fare riferimento ai siti Eroski, Correos o Gronze (quest’ultimo sempre aggiornato anche sui costi degli ostelli), poiché capita che alcuni chiudano o ne vengano aperti di nuovi.
Per sapere come arrivare alla prima tappa del Cammino Aragonese puoi consultare il nostro articolo dove parliamo della partenza del Cammino di Santiago.
L’utilizzo delle mappe relative alle singole tappe è stato gentilmente concesso da Eroski Consumer.
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