Il Cammino di Santiago musica, smartphone e lettura lungo la via
Nonostante passerai molte ore camminando e socializzando, riuscirai certamente a ritagliarti dei momenti di relax, durante i quali potrai approfittarne per ascoltare della musica, la tua playlist preferita o dedicarti alla lettura di qualche pagina, magari in tema con l’esperienza che stai vivendo.
Infatti, durante il Cammino di Santiago musica e altri svaghi sono la normalità: c’è chi controlla la posta elettronica e i social, oppure semplicemente naviga sul web; abbiamo addirittura visto qualcuno lavorare su notebook o tablet! Nonostante non ci riteniamo dei “puristi” del Cammino, non possiamo certo evitare di consigliarti di limitare l’uso della tecnologia.
Non è negativa in sé, (se lo fosse non la useremmo tutti i giorni!), ma “staccare” dalla vita quotidiana significa lasciarsi andare alle sensazioni e i rapporti creatisi lungo il Cammino: vivere a pieno ogni momento, senza la distrazione e la mediazione della tecnologia, è proprio uno degli aspetti più importanti del Cammino di Santiago.
Quello che porterai nel cuore per tutta la vita saranno le emozioni e i sorrisi che hai condiviso con gli altri pellegrini, un dono prezioso che potrai veramente apprezzare solo se deciderai di goderti il presente!
Quello che possiamo raccomandarti è di usare la tecnologia con i dovuti limiti, rispettando quelle regole del Cammino di Santiago non scritte che dovrebbero essere sempre seguite e agendo nel massimo rispetto degli altri.
Ci riferiamo ad alcune abitudini, purtroppo piuttosto diffuse, quali fotografare o riprendere gli altri senza chiedere prima il permesso, ascoltare la musica o riprodurre filmati senza auricolari a tutto volume, ecc… Ritenendo scontate queste norme fondamentali di comportamento, ognuno è poi libero di fare in Cammino l’utilizzo che meglio crede della tecnologia! 😉
«Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano».
(Paulo Coelho)
Lo smartphone e il web in Cammino

Lo smartphone è ormai una sorta di estensione di noi stessi, visto che concentra in sé e sostituisce tantissime altre periferiche e oggetti che ogni persona usa da sempre. Anche se magari non tutti saranno d’accordo, potenzialmente potrebbe sostituire anche i libri (con gli audiolibri) e il diario personale (prendendo annotazioni o registrando la propria voce).
Grazie allo smartphone potresti anche avere sempre a portata di mano una guida al Cammino di Santiago, evitandone quindi una in formato cartaceo che potrebbe essere ingombrante, e addirittura app di traduzione automatica per poter parlare senza problemi con chiunque! Può inoltre fungere da lettore musicale, macchina fotografica, videocamera, navigatore satellitare e molto altro ancora.
Queste infinite funzionalità, per quanto sicuramente utili, potrebbero però renderti dipendente dal cellulare per la risoluzione di ogni piccolo imprevisto, con il rischio di non alzare mai la testa da quel piccolo schermo luminoso e perderti quello che sta accadendo intorno a te.
Per evitare questa situazione, durante il Cammino di Santiago noi ci siamo dati due regole: tenere lo smartphone in “modalità aereo” durante la tappa, permettendoci così di interagire con gli altri pellegrini e risparmiare batteria, e utilizzarlo in misura limitata alla sera prima di andare a letto, così da dare qualche segno di vita a familiari e amici.
Non è ovviamente necessario seguire rigidamente queste regole, ognuno è libero di interpretare il proprio Cammino nel senso e con le modalità che ritiene più opportune. Tuttavia, crediamo che sia importante trovare un equilibrio ed evitare di fare un Cammino troppo “social” e costantemente mediato dagli apparecchi tecnologici: potrebbero impedirti di vivere a pieno questa esperienza.
Anche se non avrai a disposizione la connessione sullo smartphone (ormai, grazie al roaming europeo, è davvero conveniente averla), potrai connetterti in Wi-fi praticamente in tutti i locali, albergue privati e in alcuni parrocchiali e municipali. Se avrai giga a sufficienza, potrai utilizzare i vari servizi di streaming per ascoltare la tua musica preferita e informarti su tutto quello che c’è da vedere nelle città e nei paesi che attraverserai.
Il Cammino di Santiago musica e note lungo la via
Chi di noi vorrebbe mai fare a meno di una delle cose più emozionanti che ci siano? Anche durante il Cammino di Santiago la musica sarà una parte importante, sia che la ascolti per concederti un momento di relax o come distrazione e svago durante le lunghe ore di cammino tra i campi di grano.
Anche in questo caso, ascoltare le tue note preferite potrà aiutarti a riflettere, a distrarti nei momenti in cui sarai nervoso o triste a causa di qualche imprevisto o darti la carica quando sarai stanco a causa dei tanti chilometri percorsi. Non dimenticheremo mai la carica di allegria che ci trasmise “Stray Heart“ dei Green Day durante la salita di O Cebreiro, facendoci dimenticare il mal di schiena e le gambe di legno!
La musica è di per sé una parte integrante del Cammino, infatti ha ispirato diversi componimenti: se vuoi saperne di più, dai un’occhiata alle canzoni sul Cammino di Santiago che abbiamo selezionato per te o alle playlist da ascoltare durante il cammino.
Per ascoltare la musica è sempre consigliabile utilizzare gli auricolari, particolarmente quelli in-ear: sono molto più comodi e trasportabili delle cuffie. È superfluo precisare che sono obbligatori se si ascolta la musica nella camera dell’ostello! 😉
Libri da leggere durante il Cammino di Santiago: camminando tra le pagine

Per quanto potrà sembrare strano, non è affatto raro trovare lungo il Cammino persone intente a leggere, anzi!
Anche se molti cercano in questa esperienza un’occasione di socializzazione e condivisione che li allontani dalla monotonia quotidiana, c’è chi invece ha deciso di mettersi in marcia per motivazioni più intime e profonde, intendendo il Cammino come un esercizio di meditazione, un viaggio interiore di cui la lettura è una componente essenziale (puoi approfondire nell’articolo «Perchè fare il Cammino di Santiago? Le ragioni dei pellegrini«).
Perdersi tra le pagine di un libro, anche solo per qualche decina di minuti, magari crogiolandoti sotto il sole del tardo pomeriggio nel giardino dell’ostello, ti regalerà momenti di appagante serenità e ti aiuterà a dimenticare la fatica accumulata.
E perché no, dopo esserti rilassato leggendo qualche pagina, potrai comunque uscire in paese con i tuoi amici pronto per goderti qualche tapas, una buona cerveza (birra) e due chiacchiere: trovare un equilibrio tra il raccoglimento personale e il passare del tempo in compagnia, sulla base delle proprie preferenze, renderà la tua esperienza ancora migliore!
Che utilizzi il classico libro cartaceo (portane uno leggero però!) o il più moderno e-book reader, se vuoi dei libri da leggere sul Cammino di Santiago ti proponiamo una selezione di titoli nell’articolo “Libri sul Cammino di Santiago, poesie e preghiere“.
Un fedele compagno di viaggio: il diario
Scrivere un diario potrebbe sembrare anacronistico o ad alcuni anche superfluo, ma ti possiamo assicurare che il gesto di ritagliarsi anche solo qualche minuto al giorno per scrivere ciò che ti ha emozionato o ti è accaduto, ha qualcosa di terapeutico.
Ti permetterà infatti di prendere fiato e riflettere sulle esperienze che hai vissuto durante la giornata, ma soprattutto, anche a distanza di anni, potrai rivivere questi tuoi fantastici ricordi semplicemente leggendo le parole impresse sul foglio!
Noi in prima persona abbiamo potuto apprezzare quanto tenere un diario di viaggio possa fare la differenza: rileggendolo a distanza di tempo, abbiamo constatato quanti ricordi si erano persi nella nostra memoria, ma per fortuna le pagine ci hanno permesso di riviverli fin nei minimi particolari.
Proprio per questo motivo ti consigliamo di tenere un diario su carta e non sui social: innanzitutto perché sarebbe meglio appuntare tutto e solo successivamente decidere quanto e cosa pubblicare; inoltre, ti toccherebbe rispondere a chissà quanti commenti, lasciando prevalere l’aspetto social su quello personale.
Il rischio sarebbe quello di finire per scrivere per gli altri anziché per sé stesso, magari “censurando” le emozioni e pensieri più intimi, il che sarebbe contrario alla ragion d’essere stessa del diario.
Per questo motivo, anche se non lo hai mai fatto, ti consigliamo di provare a scrivere un diario di viaggio, anche solo qualcosina ogni giorno, senza schemi o regole da seguire, descrivendo le sensazioni e le emozioni che hai provato, gli avvenimenti che hanno elevato il tuo spirito e quelli che lo hanno abbattuto.
O magari parla, vergando su di un piccolo taccuino, a colui o colei che ti ha portato lì, tra quei campi di girasole, a camminare cercando una risposta.
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