Comunicare nel Cammino di Santiago: le lingue e i saluti
Già da molto tempo il Cammino di Santiago è diventato una piccola babele di lingue e tradizioni e i pellegrini giungono da tutte le parti del mondo, anche quelle più remote. Molti sono infatti i pellegrini che provengono da Corea e Giappone, Sud America, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Ovviamente tutto questo significa che le lingue parlate sono tantissime e comunicare nel Cammino di Santiago non è così semplice!
Accade a volte che ciò crei dei siparietti simpaticissimi, dei mix di 3-4 lingue accompagnati da gesti che in un modo o nell’altro funzionano e fanno sì che tutti si possano capire! Capita infatti di assistere a discussioni surreali, come quella tra uno spagnolo e un giapponese, della durata anche di 10-15 minuti, durante le quali ognuno parla nella propria lingua e, nonostante questo, considerando le risate e i cenni di comprensione, sembra che tutto fili liscio… (sarà che un bicchiere di vino tinto de La Rioja aiuta in questi casi? ;))
Vediamo adesso le varie possibilità per imparare una lingua straniera e infine una parte importante del modo di comunicare lungo il Cammino: i saluti. Puoi anche leggere il nostro articolo «Il Cammino di Santiago e lo spagnolo: glossario e frasi utili«, dove troverai alcune frasi che ti aiuteranno ad avere almeno uno spagnolo di «sopravvivenza»!
«Saluta tutti coloro che incrociano il tuo cammino con un sorriso sulle labbra, un abbraccio fraterno, un frammento di felicità».
(Anonimo)
Una babele di lingue e culture

In ogni caso le differenze linguistiche sono una realtà e la conoscenza quanto meno dell’inglese ti consentirà di superarne una buona parte, permettendoti di comunicare nel Cammino di Santiago con tutti i pellegrini provenienti dai paesi anglofoni e con tutti quelli (particolarmente del nord Europa) che ne hanno una buona padronanza.
Lo spagnolo invece ti consentirà di comunicare con la gente del luogo, con i gestori degli ostelli del Cammino di Santiago e praticamente con tutti i pellegrini provenienti dai paesi sudamericani. È una splendida lingua di origine latina e questo avvantaggia molto italiani e francesi, tanto è vero che, se viene parlata lentamente, ti sarà facile capire il significato di ciò che viene detto anche senza averla mai studiata!
Non è certo obbligatorio parlare queste due lingue, ma utilizzare soltanto la propria sarà un impedimento sia durante lo svolgimento delle normali incombenze giornaliere, sia nella comunicazione con la maggior parte dei pellegrini. Non poter partecipare a una discussione o uscire per una birra in gruppo senza dire una parola, non è proprio il massimo!
Inoltre, non conoscere almeno un minimo d’inglese o di spagnolo, (magari potresti pensare a un corso di spagnolo base), ti precluderà la possibilità di fare delle conoscenze o delle amicizie importanti con persone speciali che incontrerai lungo il Cammino.
Proprio a causa dei diversi perchè fare il Cammino di Santiago che hanno ispirato ognuno a intraprendere quest’avventura, lungo la strada potrai avere la possibilità d’incontrare delle persone con un bagaglio culturale completamente diverso dal tuo e sarebbe un peccato non potersi confrontare con loro.
E poi, vorremmo farti notare che, oltre a fare affidamento sul proprio fascino, non riuscire a dire neanche una parola rappresenta un reale impedimento alla possibilità di corteggiare chi ti piace tanto. Solo sguardi e sorrisi non funzionano in eterno! 😉
Fai il test di inglese e spagnolo!
Vuoi testare la conoscenza delle parole utili sul Cammino di Santiago in inglese e spagnolo? Prova a superare i semplicissimi quiz de ilcamminodisantiago.net!
Comunicare nel Cammino di Santiago: imparare o ripassare
Ovviamente non è possibile imparare due lingue in poco tempo, ma il consiglio è quello di migliorare la competenza nel parlato e nell’ascolto qualora si abbia già una base; al contrario, sarebbe una buona idea fare un piccolo corso per apprendere il minimo indispensabile per poter comunicare nel Cammino di Santiago.
Per quanto riguarda l’apprendimento delle basi, esistono molte tipologie di risorse disponibili, che vanno da quelle gratuite a quelle che presentano una maggiore qualità in cambio di una cifra comunque ragionevole, come vedremo nel prossimo paragrafo. Per chi invece ha solo bisogno di una rinfrescata, potrebbe già essere sufficiente sfruttare i tantissimi video su Youtube o siti come Ororo e Speechyard; per non parlare poi dell’interessantissimo LyricsTraining che permette di imparare l’inglese con la musica.
Se invece hai delle esigenze specifiche (come quelle lavorative, hobby o viaggi), decidere di fare il Cammino potrebbe rappresentare l’occasione giusta per dedicare finalmente del tempo all’apprendimento di una nuova lingua!
Soluzioni gratuite per imparare una lingua e comunicare nel Cammino di Santiago
Chiaramente le soluzioni gratuite hanno come punto di forza il risparmio, ma questo non significa necessariamente qualità scadente. Probabilmente i tempi necessari all’apprendimento saranno superiori rispetto alle soluzioni a pagamento, ma iniziando per tempo e dedicandoti con costanza allo studio e all’esercizio otterrai ottimi risultati.
Tra le soluzioni gratuite da consigliare per comunicare nel Cammino di Santiago c’è Duolingo, un sistema che fa della “pratica ripetitiva” di frasi precaricate il suo punto di forza. D’altro canto spesso non c’è praticamente alcuna traccia di lezioni o spiegazione dell’argomento trattato: questo potrebbe essere un ostacolo per alcuni, un pregio per altri. In ogni caso crediamo sia una buona applicazione, perfetta particolarmente per chi necessita di ripetere quanto già appreso precedentemente.
Segnaliamo inoltre che Duolingo organizza degli eventi gratuiti in tutta Europa con moderatori locali che aiutano nell’apprendimento della lingua. Un’alternativa sono i video su Youtube, per l’inglese potrai trovarne alcuni molto validi (e divertenti!) come quelli del compianto Peter Sloan o le lezioni video presenti sul canale TheEnglishEasy, dove l’autrice è davvero brava a spiegare e semplificare tutti i concetti, anche quelli più ostici.
Un ottimo canale per l’apprendimento dello spagnolo è Tu escuela de español, il quale fornisce video molto utili ed interessanti (come questo sul Cammino di Santiago) per i vari livelli di conoscenza della lingua a partire da quello base. Si potrebbe utilizzare una di queste alternative per acquisire i concetti e poi esercitarsi con applicazioni mobile\desktop come Duolingo.
Inoltre i video su Youtube sono molto utili per familiarizzare con la lingua, guardando serie e filmati in inglese o spagnolo e selezionando i sottotitoli nella stessa lingua di visione. Puoi provare a cercare video brevi e semplici da ascoltare in spagnolo come questo sul canale Infinito Mas Uno.
Altro sito consigliato è Ororo, che, con alcune limitazioni, può essere usato in forma gratuita. Qui sono messi a disposizione tantissimi filmati sottotitolati, tratti da serie TV e programmi televisivi. Semplicemente passando il cursore del mouse sui sottotitoli si può avere ottenere la traduzione simultanea nella propria lingua e, mettendo in pausa il video, si potrà con calma assimilare i concetti.
Un’altra soluzione gratuita (con il grande vantaggio di poter intervenire e porre domande in diretta) possono essere le lezioni o i corsi su Facebook: abbiamo trovato molto interessanti quelle che vengono svolte sul gruppo Facebook “Lo Spagnolo per Pellegrini“, davvero utili perchè incentrate sul Cammino di Santiago.
Corsi a pagamento: convengono davvero?

I corsi a pagamento non sono necessariamente migliori ma, se usati con costanza, hanno certamente il pregio di velocizzare l’apprendimento. Non è consigliabile acquistare soluzioni troppo costose perché, qualora fosse possibile, la scelta migliore è sempre un insegnante privato!
Considerando che, con un po’ d’impegno, potresti riuscire a trovare un insegnante nelle tue vicinanze per lezioni individuali a un prezzo che si attesta tra €14 e €24 all’ora, è importante valutare il rapporto qualità-prezzo dei corsi di gruppo o di quelli online.
Qualora optassi per i corsi online, prova prima la versione gratuita dell’applicazione, in modo da fare la scelta migliore (anche perché dopo la registrazione gratuita, spesso si ricevono e-mail con lo sconto anche del 50% ;)).
La soluzione meno costosa che ti consigliamo è Babbel, un’applicazione web e per smartphone completa e con un buon rapporto qualità-prezzo. Tra i suoi punti di forza vi sono l’interfaccia semplice e intuitiva e la progressione giornaliera leggera con lezioni di circa 15 minuti. Il prezzo annuale è di circa € 59, quindi piuttosto conveniente.
Un’altra soluzione da prendere in considerazione è Busuu, un corso on-line e per smartphone strutturato molto bene che, anche grazie anche a un’ottima community a cui richiedere la correzione degli esercizi, garantirà dei buoni progressi.
Le lezioni sono multimediali e piacevoli, grazie a video ed esercizi. I livelli di conoscenza della lingua vanno da A1 a B2 e, al raggiungimento di ognuno verrà rilasciato un attestato dalla scuola Mc Graw Hill. Il costo annuale è di circa € 70.
La soluzione un po’ più costosa, che però ha un’ottima resa ponendosi quasi all’altezza della lezione privata, è Italki. Qui si possono ottenere lezioni a pagamento da insegnanti professionisti tramite Skype, così da ottimizzare il tempo in funzione degli impegni e avere la libertà di seguire le lezioni da casa.
I prezzi partono da circa €10 all’ora in funzione dell’esperienza e della certificazione dell’insegnante. Per praticare le nozioni acquisite è possibile cercare gratuitamente un partner di lingua tra i tantissimi iscritti.
Salutarsi lungo il Cammino di Santiago

Analogamente alla vita di tutti i giorni, anche durante il Cammino di Santiago salutare e mostrare empatia verso gli altri è molto importante e assicurerà nella maggior parte dei casi di ricevere un trattamento analogo!
Particolarmente grazie al fatto che durante questa esperienza si entra a far parte di un “flusso” di persone diretto nello stesso luogo, sin dall’antichità si era affermata l’abitudine di augurarsi una buona riuscita del Cammino e un incitamento a resistere alla fatica.
La buona consuetudine di salutare gli altri pellegrini, come abbiamo già accennato parlando delle regole del Cammino di Santiago, fa parte di quelle tradizioni che caratterizzano questa avventura: vediamo quali erano anticamente e quali sono adesso le formule di saluto più diffuse.
Ultreia e Suseia
Il saluto ”Ultreia ” (che potresti anche trovare scritto alternativamente come Ultreya e Suseya o Ultrella et Susella) era il saluto utilizzato dai pellegrini medievali lungo il Cammino di Santiago, che corrisponde al significato di “andiamo oltre”, “andiamo avanti”. Secondo la spiegazione più diffusa, con questo saluto i pellegrini si incitavano a vicenda, infondendo (anche a sé stessi) coraggio e forza contro i pericoli e le avversità che a quel tempo erano molto frequenti.
Questo saluto prevedeva anche la risposta “Et Suseia“; quindi in pratica lo scambio di saluti era formato da “andiamo oltre” (“Ultreia”) seguito da “andiamo più in alto” (“Et Suseia”), anche se alcuni studiosi sostengono che il saluto fosse identico per entrambi e contenesse entrambe le parole: “Ultreia, Suseia, Santiago“.
Buen Camino!
“Buen Camino” è il saluto che ha ormai sostituito totalmente “Ultreia et Suseia” lungo il Cammino di Santiago, sin da quando, a partire dalla fine del 20° secolo, questo pellegrinaggio è rinato dopo un lungo periodo di declino, come puoi leggere nell’articolo sulla storia del Cammino di Santiago.
Il significato di “Buen Camino” conserva l’incitamento che trasmetteva l’antico saluto “Ultreia et Suseia“, anche se ha necessariamente perso il simbolismo religioso indicato da “et Suseia” (in alto, in cielo). Questa “perdita” è però compensata dal fatto che la parola “Camino” può essere interpretata come il pellegrinaggio a Santiago o come il cammino della vita in senso lato, quindi come percorso religioso e interiore.
Il saluto “Buen Camino” assume quindi un significato più complesso che emerge solo nel momento in cui viene scambiato tra i pellegrini: è un augurio affinché il Cammino di Santiago rimanga dentro di sé lungo il cammino della vita. Questo saluto non ha una risposta propria, se non la ripetizione dello stesso augurio da parte di chi lo riceve o un semplice “grazie!”.
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