Cammino di Santiago: la giornata tipo del pellegrino
Come già detto in alcuni dei nostri articoli, il Cammino rappresenta un’occasione fantastica per staccarsi dalle proprie abitudini quotidiane e provare qualcosa di unico e nuovo. Durante il Cammino di Santiago giornata tipo e routine sono la norma, perché non bisogna dimenticare che questa avventura richiede un certo impegno sia fisico che logistico, per cui adottare alcuni riti giornalieri ti permetterà di vivere al meglio quest’avventura.
Proprio perché è normale sentirsi spaesati all’inizio di questa avventura, di seguito troverai una descrizione passo passo della giornata tipica del pellegrino, che ti aiuterà a superare le difficoltà in cui potresti incappare e a organizzarti in maniera semplice ed efficace così che ogni giorno di Cammino sia per te piacevole e appagante.
Alcuni di questi suggerimenti sono per lo più applicabili a coloro che hanno scelto di percorrere un lungo itinerario e di dormire negli albergue, infatti chi deciderà di alloggiare in case rural o hostal (simili alle nostre pensioni), godrà di maggiore flessibilità e spazio personale e quindi non dovrà preoccuparsi di alcuni di questi aspetti.
«Turista è chi passa senza carico né direzione. Camminatore chi ha preso lo zaino e marcia. Pellegrino chi, oltre a cercare, sa inginocchiarsi quando è necessario».
(San Riccardo)
Svegliarsi bene per partire bene

In media i pellegrini si svegliano intorno alle 6:30, impostando la sveglia sul cellulare o altri apparecchi elettronici. In alcuni ostelli del Cammino di Santiago, come quello di Roncisvalle, potrebbero però tirarti giù dal letto in maniera piuttosto singolare e divertente: con una chitarra e la canzone “Wake Up Little Susy” degli Everly Brothers, ad esempio! 😉 In ogni caso, la regola comune in quasi tutti gli ostelli prevede l’uscita entro le ore 08:00.
Per quanto riguarda la sveglia e il modo di usarla senza disturbare i tuoi compagni di camerata, come preparare lo zaino al mattino e le regole non scritte da seguire in ostello, ti rimandiamo ai consigli sulle regole del Cammino di Santiago.
Le 6:30 è probabilmente l’ora più indicata per svegliarsi, in quanto ti permetterà, dando per scontato che tu abbia preparato lo zaino e fatto la doccia la sera prima, di metterti in marcia appena dopo le 7:00. Inoltre, considerando che lungo il Cammino di Santiago la media giornaliera dei chilometri può essere considerata di circa 25, potrai terminare la tua tappa giornaliera intorno alle 14:00 (tempo comprensivo di pause e con camminata rilassata).
Generalmente non è necessario svegliarsi prima, anche perché nelle camerate si avverte ogni minimo rumore e nel momento in cui si alzano i primi difficilmente poi gli altri riusciranno a dormire ancora. Qualcuno si sveglia prima per ritagliarsi il tempo da dedicare allo stretching: se pensi ti possa essere utile, trova un luogo idoneo all’esterno o all’interno dell’ostello e riserva alcuni minuti a questa pratica.
Cammino di Santiago giornata tipo: la colazione
Se è importante fare una buona colazione nella vita di tutti i giorni, durante il Cammino lo è ancora di più: iniziare la mañana (mattina)con un pasto nutriente è fondamentale per affrontare lo sforzo della giornata. E non preoccuparti di sgarrare e mangiare un cornetto di troppo (le napolitanas al cioccolato sono fantastiche!), perché percorrendo la tappa brucerai sicuramente tutte le calorie e anzi ti servirà altra energia, motivo per cui molti pellegrini si concedono anche una seconda colazione (e magari pure una terza!).
Non dimenticare però che gli orari spagnoli non sono proprio come quelli del resto d’Europa, infatti potrebbe capitare che per trovare un bar aperto tu debba aspettare anche le 9; per questo motivo avere qualche spuntino o barretta nello zaino è sempre una buona idea!
Durante il Cammino di Santiago i costi da sostenere sono un aspetto da non sottovalutare: per tenerli a bada puoi recarti al supermercato il giorno prima e comprare qualche snack e magari un succo di frutta. In caso di persistente astinenza da caffè, come ultima chance potresti andare a caccia di qualche distributore automatico, magari in un ostello privato lungo la strada.
Cammino di Santiago giornata tipo: avanti a piccoli passi

Finalmente si cammina! Inizia con calma e senza fare sforzi eccessivi: se dovessi avvertire qualche dolorino o sentire le gambe “legnose”, non ti preoccupare, è perfettamente normale, e, non appena i tuoi muscoli si saranno scaldati, questi fastidi passeranno. Ecco alcuni consigli che potranno tornare utili:
- Cerca di fare una piccola pausa ogni ora e mezza circa, pochi minuti saranno sufficienti;
- Se dovessi avvertire fastidio ai piedi, cogli l’occasione per immergerli in un corso d’acqua fresca (se dovessi scorgerne uno), ricordando però di asciugarli bene prima di rimettere le calze;
- Dai sempre un occhio alle eventuali irritazioni o agli arrossamenti, potrebbero essere sintomo dell’insorgenza di vesciche ed è meglio intervenire subito: scopri come nell’articolo «Il Cammino di Santiago: vesciche, infortuni e dolori«.
- Bevi spesso durante la tappa e sfrutta le fontane per cambiare l’acqua nella borraccia. Approfitta anche per fare uno o due spuntini: che siano galletas (biscotti), una barretta ai cereali, della frutta secca o un pezzetto di cioccolata, l’importante è che sia buono e nutriente!
Come abbiamo più spesso ripetuto, una delle peculiarità del Cammino di Santiago è la possibilità di interagire con persone provenienti da ogni parte del mondo, con esperienze e punti di vista anche molto differenti rispetto al proprio.
L’atmosfera che si respira in Cammino favorisce questi scambi, quindi puoi sfruttare le ore passate mettendo un passo davanti all’altro per condividere pensieri ed emozioni con gli altri pellegrini. Potresti rimanerne piacevolmente sorpreso dalle similitudini nell’apparente diversità, e, magari ti capiterà di conoscere persone veramente speciali.
Ricorda di scattare qualche foto: quale miglior ricordo per riportarti ai momenti salienti del tuo Cammino di Santiago facendoti rivivere con la memoria tutte le incredibili emozioni provate?
Per non smarrire la strada, poni attenzione alla segnaletica, come ad esempio la freccia gialla del Cammino di Santiago, che può essere disseminata un po’ ovunque: dai pali della luce ai cartelli di legno, dai mojón (cippi) alle conchiglie incastonate sui muri o nei marciapiedi.
Sul Cammino di Santiago i rischi sono limitati (puoi approfondire su «Il Cammino di Santiago e i pericoli: è sicuro?«), ma ricordati di usare sempre massima cautela nell’attraversare la strada, soprattutto perché le strisce pedonali non saranno ovunque. Nonostante gli automobilisti spagnoli siano molto corretti, occorre comunque prestare molta attenzione perché a volte, particolarmente fuori dai centri abitati, la visibilità può essere ridotta.
Infine ti consigliamo di tenere sempre d’occhio la guida, in modo da poter controllare se sul percorso ci siano dei luoghi di particolare interesse storico o artistico che valga la pena vedere; se hai scelto il percorso Francese, puoi dare un’occhiata all’articolo «Cammino Francese: i luoghi da non perdere«.
Il Pranzo
Di norma al pranzo si provvede in modo veloce in cammino, sarà quindi un pasto relativamente leggero, considerato che è preferibile non appesantirsi prima del finale di tappa. Si può acquistare del delizioso paneappena sfornato in una panaderia e magari dell’ottimo chorizo e queso (formaggio)per farcirlo a dovere, oppure si potrebbe optare per un bar dove mangiare un’ottima tortilla e bere una cerveza (birra)fresca.
Qualora dovessi aver bisogno di posate o se quelle fornite da un locale non fossero pulite, non è consigliabile portare quelle classiche in metallo da campeggio, perché troppo pesanti. Molto meglio usare le leggere e abbastanza robuste posate multiuso in plastica: in una sola avrai coltello, forchetta e cucchiaio, e potresti procurartene due così da mangiare più comodamente. Non dimenticare i fazzoletti o tovaglioli: mettine qualcuno nello zaino, non bastano mai!
Se cammini di buona lena o la tappa è corta, potresti riuscire ad arrivare all’ora di pranzo e fare un po’ di spesa per cucinare in ostello. In molti potrai trovare una cucina a disposizione senza alcun limite di utilizzo, tranne l’ovvia richiesta di lasciare tutto in ordine e pulito (attenzione agli ostelli municipali della Galizia: hanno una cucina bella e funzionale, peccato sia priva di stoviglie e pentole!).
Un ultimo sforzo e finalmente la tappa è finita…! Nonostante gli ultimi chilometri sembrino interminabili, vedrai che non c’è nulla di più soddisfacente dell’aver camminato bene e sentirsi a posto nonostante la stanchezza. Adesso non resta che trovare l’ostello e sperare che non ci sia fila!
Cammino di Santiago giornata tipo: l’arrivo in ostello e la serata

Il tanto agognato arrivo in ostello è uno dei momenti più attesi, se non altro perché finalmente ci si può togliere dalle spalle l’amato\odiato zaino e sostituire le scarpe con più comodi sandali o infradito. Se si arriva dopo pranzo, di solito gli ostelli sono già aperti, per cui all’ingresso ci si può rivolgere all’hospitalero per registrarsi.
Se invece l’ostello è ancora chiuso, di norma si crea una fila semplicemente lasciando gli zaini in ordine di arrivo vicino alla porta d’entrata. Una volta dentro, si consegna al gestore dell’ostello la credenziale del Cammino di Santiago per far apporre il timbro e ci si dirige nel posto letto assegnato, avendo cura di lasciare le scarpe nelle apposite rastrelliere fuori dalle camere.
Ti consigliamo di riporre subito il sacco a pelo aperto sul letto: è il segnale che è occupato e ti può salvare da pellegrini distratti o a caccia di posti letto liberi per sé o da riservare agli amici in arrivo.
Sistemazione e doccia
Appena sarai riuscito a “riservarti” il posto letto (sempre che tu riesca a resistere alla tentazione di “provarlo”!), quello che ogni pellegrino sente l’urgenza di fare è la doccia; considerando che in alcuni ostelli potrebbe esserci la fila o magari carenza di acqua calda, è consigliabile farla prima possibile e in modo rapido per lasciare un po’ d’acqua calda anche agli altri.
Munisciti di ciabatte da piscina (sono migliori dei normali infradito perché non assorbono l’acqua, quindi non hanno bisogno di tempo per asciugare) e telo in microfibra (leggero e a rapida asciugatura): due cose fondamentali tra tutto quello che forma l’equipaggiamento del Cammino di Santiago.
Nonostante i furti sul Cammino non avvengano spesso, sarebbe buona norma non lasciare in camera gli oggetti più preziosi (portafogli, smartphone, effetti personali a cui tieni particolarmente) quando si è assenti. Un modo per risolvere questo problema potrebbe essere l’acquisto di un marsupio impermeabile da portare sempre con te e appenderlo con un gancio alla porta della doccia.
Per quel che riguarda i prodotti da bagno, sconsigliamo il bagnoschiuma classico perché pesante e potenzialmente dannoso in caso dovesse aprirsi nello zaino, meglio orientarsi su prodotti da viaggio o sul sapone di Marsiglia che potrai usare sia per l’igiene personale che per il bucato!
Un’abitudine giornaliera: il bucato

Cerca di lavar la ropa il prima possibile, perché, se la giornata non dovesse essere soleggiata, i tempi per l’asciugatura potrebbero prolungarsi. Per quel che riguarda i cambi di biancheria e le magliette, per non appesantire lo zaino è consigliabile portarne massimo 3 per ogni tipologia: sarà quindi necessario fare il bucato ogni giorno, così da avere un cambio pulito da indossare dopo la doccia e un altro di scorta.
Come già accennato sopra, potresti portare un panetto di sapone di Marsiglia e utilizzarlo sia per la pulizia personale che per il bucato, questo accorgimento ti permetterà di risparmiare peso e spazio. In generale, prediligi le mini-confezioni: il prezzo potrebbe essere leggermente superiore rispetto a quelle più grandi, ma è meglio in questo caso dare priorità alla funzionalità e al contenimento del peso rispetto al risparmio (che sarebbe comunque marginale).
Altra soluzione è condividere, quando presenti, lavatrice e asciugatricecon altri pellegrini. Non avere timore a chiederlo, tanti aspettano in zona lavanderia proprio per questo: aiuterai così l’ambiente e il portafoglio.
Potrebbe accadere di non trovare il sapone liquido per lavarsi le mani negli aseos dell’ostello perché capita che alcuni pellegrini lo portino via per lavare i panni: questo non è molto rispettoso per gli altri e non dovrebbe essere fatto!
Appena avrai finito di lavare i panni a mano, strizzali bene in modo da ridurre i tempi di asciugatura (e non preoccuparti, nessuno ti giudicherà per avere la maglietta stropicciata! ;)). Per stendere il tuo bucato utilizza i fili messi a disposizione dall’ostello, occupando meno spazio possibile; noi consigliamo di portare nello zaino un po’ di corda e qualche molletta, così da ovviare qualora lo stenditoio comune fosse pieno.
Cammino di Santiago giornata tipo: alla scoperta dei dintorni

Dopo una doccia, il bucato e magari un riposino, potrai ritagliarti un paio d’ore prima di cena per leggere, scrivere o ascoltare musica (ne parliamo nell’articolo «Il Cammino di Santiago musica, smartphone e lettura lungo la via«) o, compatibilmente con le condizioni delle gambe, fare un giretto per il paese in cui ti trovi.
Nel caso in cui dovessi trovarti in una località ricca di movida, non preoccuparti troppo per la tua andatura sofferente, o per il tuo abbigliamento “sportivo” o addirittura trasandato: gli abitanti delle città lungo il Cammino sono abituati a tutto!
Cerca di formare un gruppetto con altri pellegrini conosciuti in ostello o durante la tappa, assaggia delle ottime tapas e sorseggia una buona caña (consigliata la Estrella Galizia e ancor di più la “1906”) o una sangria: sicuramente ti aiuteranno nello sfoggio delle tue abilità linguistiche per comunicare nel Cammino di Santiago.
Rilassarsi e divertirsi dopo una lunga giornata di camminata è fondamentale, ma non lasciarti sfuggire l’occasione di visitare tutti i tesori artistici e culturali di cui è puntellato il Cammino di Santiago: tra chiese, musei, castelli e monasteri c’è solo l’imbarazzo della scelta. Solo per citarne alcuni, noi consigliamo di visitare la chiesa di Eunate sul Cammino Aragonese, la cattedrale di Oviedo, il museo del pellegrino di Astorga, la cattedrale di Salamanca e molti altri ancora.
La cena
Finalmente ci si può sedere a tavola per gustare l’unico vero pasto della giornata: meglio che sia nutriente e abbondante! La cena è notoriamente il momento della giornata in cui potrai rilassarti e fraternizzare con i compagni di cammino. Questa sarà un’ottima occasione per fare quattro risate insieme e raccontare aneddoti divertenti, magari facendo anche un po’ di gossip in stile “radio cammino”.
Avrai anche l’opportunità di confrontarti e chiedere consigli agli altri pellegrini per assicurarti una buona riuscita della tappa del giorno seguente: se sarai fortunato, troverai camminatori esperti che saranno più che felici di darti tutte le informazioni utili per quanto riguarda l’uso dell’equipaggiamento, l’altimetria del terreno, i posti migliori dove fermarsi a riposare e tanto altro ancora.
Come potrai approfondire nell’articolo «Il menu del pellegrino sul Cammino di Santiago e le specialità tipiche«, la cena tipica sul Cammino di Santiago è appunto questo menù che praticamente tutti i ristoranti propongono: un plato combinato oppure un primo e un secondo, il postre (dolce), acqua e vino rosso (attenzione a non confondere il vino con il vinagre (aceto)). Difficilmente ti alzerai da tavola senza sentirti sazio e, considerando che il prezzo si aggira intorno ai 12-15 €, il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo.
Le alternative, qualora ti trovassi in un centro piuttosto grande, saranno innumerevoli: dalla cucina etnica alla paella, dal pesce ai piatti tipici spagnoli o portoghesi. Anche se la tentazione di provare ogni sera svariate pietanze differenti sarà irresistibile, ricorda comunque di fare un pasto equilibrato e che ti garantistica un sonno ristoratore.
In ogni caso, se scegliessi di percorrere un itinerario che prevede molte tappe riuscirai ad assaggiare tutto, gustando con calma e senza esagerare le delizie del luogo!
A dormire!

L’ideale sarebbe cercare di tornare in ostello per le 21:30, in modo da avere il tempo minimo per preparare lo zaino per l’indomani. sarai così pronto per andare a dormire per le 22.00 (ora in cui di solito si spengono le luci negli ostelli e viene chiusa la porta d’entrata).
Preparare per tempo lo zaino è un’accortezza non solo utile per te, ma anche rispettosa nei confronti dei tuoi compagni di camerata, che non saranno particolarmente felici di essere svegliati da chi prepara lo zaino al mattino presto! Da non trascurare anche le famigerate “stilettate” di luce negli occhi, gentilmente donate da chi utilizza la torcia del telefonino o quella da testa. Quando usassi quest’ultima, bada che sia dotata di luce rossa oltre a quella bianca, così potrai usarla senza dare fastidio.
Non utilizzare sacchetti o bustine fatte di plastica “rumorosa”, una tra le cose più odiate dai pellegrini a pari merito con la torcia da testa super potente! Un’ottima alternativa sono le buste in simil-stoffa o materiale morbido. Quando andrai a letto, tieni a portata di mano la custodia del sacco a pelo, così l’indomani riuscirai velocemente ad arrotolarlo e riporlo (hai già fatto le prove a casa per farlo velocemente, vero? ;).
Se porti gli occhiali e dormi nel letto di sotto, un’idea è quella di sfruttare la rete del letto superiore come porta occhiali, appendendo la stanghetta nella doga in legno o metallo.
Infine, se per dormire indossi un pigiama o una tuta di tessuto piuttosto sottile, prova ad arrotolarli insieme al sacco a pelo: se la custodia non è troppo stretta entreranno senza problemi e avrai così tutto già pronto per la notte successiva.
Buenas noches, (roncadores permettendo!) 😉
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