
È risaputo e confermato dagli studi che trascorriamo mediamente un terzo della vita dormendo; già questo dato dovrebbe bastare per capire quanto questa fase della nostra esistenza sia di fondamentale importanza per il nostro benessere!
Il riposo notturno, oltre a donarci una piacevole sensazione di relax, regola funzioni indispensabili a mantenere in modo ottimale la nostra salute e, va da sé, dormire poco e/o male compromette inevitabilmente la qualità della vita e il rendimento negli impegni quotidiani.
Il bisogno di dormire aumenta nel momento in cui il dispendio di forze supera le normali capacità di ognuno, causando un surplus di richiesta di energie per sopperire a sforzi prolungati o momenti di particolare stress. Ecco il motivo per cui oggi parliamo dei roncadores del Cammino di Santiago: i pellegrini percorrono centinaia di chilometri con una media giornaliera di 20 al giorno, zaino in spalla, e quindi sentono il naturale bisogno di un sonno profondo e ristoratore.
Ovviamente ne parleremo con la consapevolezza che, in caso di stanchezza, ognuno di noi può russare senza neanche rendersene conto. Quindi, i principi che ci guideranno in questo articolo saranno basati su pazienza e comprensione, con un occhio di riguardo ai rimedi contro il russare utili sia a colui che lo fa che a coloro che subiscono queste rumorose “attenzioni” ;).
* immagine di copertina: Albergue di Zamora, foto di Antramir, CC BY-NC-ND 2.0
Come si dice russare in spagnolo? E cos’è un roncador?
Se ti stessi chiedendo come si dice russare in spagnolo, la traduzione letterale è roncar (verbo) e ronquido (sostantivo); quindi, i roncadores non sono altro che i russatori, famigerata e temuta categoria di pellegrini divenuta una costante negli ostelli del Cammino di Santiago e non solo. Talvolta, a causa di questo inconveniente, il tanto agognato sonno ristoratore diventa una notte insonne, ancor più problematica in quanto la mattina successiva si dovranno affrontare numerosi chilometri di cammino.
A questo proposito, bisogna mettere in conto che sarebbe buona norma ripartire dall’albergue abbastanza presto, sia per rispettare le regole della struttura che ci ha ospitato per la notte, che per coprire la distanza media della giornata tipo sul Cammino di Santiago.
Per capire come mai si verifica questo problema, dobbiamo in primis considerare che i roncadores non sono artefici del loro difetto e, a volte, non ne sono nemmeno consapevoli. La “roncopatia“, questo il termine in medicina, affligge chi la subisce e chi ne è affetto, poiché anche il sonno del roncador non è di buona qualità in quanto genera continui microrisvegli notturni.
Perché si diventa roncador? Quali sono le cause del russare?

Per parlare di questo inconveniente, è importante anche conoscere le cause del russare, poiché ancor prima di preoccuparsi di non disturbare il sonno altrui, il roncador potrebbe attivarsi per risolvere il problema e migliorare il proprio sonno, magari rivolgendosi ad uno specialista. È questa, infatti, la figura più idonea a individuare le cause scatenanti e porvi rimedio.
Partendo dal presupposto che a determinare il problema c’è sempre un impedimento al passaggio dell’aria lungo le vie respiratorie, andiamo quindi a scoprire insieme quali sono le cause principali del russare:
- Fumo, alcool, farmaci, sovrappeso, deviazione del setto nasale, poliposi nasale, allergie, apnee notturne, adenoidi e tonsille ipertrofiche, ipotonia del palato molle e dell’ugola, riniti e sinusiti.
Alcune di queste patologie possono dare luogo a difficoltà a carattere transitorio, altre richiedono l’ausilio di dispositivi, altre ancora potrebbero necessitare di una soluzione chirurgica.
Tralasciando queste ultime, nel prossimo paragrafo proveremo ad esaminare i possibili rimedi contro il russare di facile applicabilità, utili sia ai roncadores che a chi si trova, suo malgrado, a subire questo fastidioso quanto imbarazzante “problemuccio”; non dimentichiamo infine, che ognuno di noi può diventare, in qualsiasi momento, un potenziale russatore.
Conoscere le cause e le possibili soluzioni ci aiuterà a comprendere e supportare il nostro vicino di letto sminuendo e cercando di contenere il disturbo.
Cosa fare quando si incontra un roncador?
Come abbiamo già detto, la possibilità di trovarsi al cospetto di un roncador sul Cammino di Santiago è più che probabile, proviamo quindi a immaginare come gestire al meglio questa eventualità.
Diciamo subito che l’obiettivo primario del nostro viaggio è vivere intensamente un’esperienza unica, che non può essere di certo intaccata nel suo significato da piccoli contrattempi; quindi, limitati “incidenti di percorso” sono da mettere in conto a priori.
Per quanto possa a volte essere fastidioso, il russare non dovrebbe mai originare dinamiche che portano a evitare il pellegrino che lo fa, anche perché talvolta si esagera additandolo o magari anche cercando di conoscere in anticipo l’ostello in cui passerà la notte così da sceglierne un altro.
Che tu sia un roncador o no, di seguito cercheremo di suggerirti alcuni accorgimenti da tenere in serbo e da utilizzare all’occorrenza.
Suggerimenti e rimedi per dormire tranquilli

Abbiamo già detto quanto sia importante, dopo una giornata estenuante sotto il profilo fisico, recuperare le forze concedendosi un buon sonno ristoratore. Per non mettere a repentaglio questo sacrosanto quanto irrinunciabile bisogno, vediamo insieme quali misure efficaci adottare per far fronte a questo piccolo inconveniente:
- Tappi per le orecchie: piccoli e leggeri da portare nello zaino, li abbiamo anche inseriti tra gli indispensabili nella lista di cosa portare sul Cammino di Santiago; rappresentano una soluzione poco ingombrante che attenua notevolmente i suoni percepiti. Non lesinare nel numero, il Cammino è lungo!
- Rumori bianchi: il nostro cervello ha la capacità di concentrarsi su alcuni rumori escludendone altri, quelli prediletti dalle nostre sinapsi sono i rumori bianchi, che aiutano a conciliare il sonno. Online si trovano tantissimi video e audio con questi rumori, ascoltandoli vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare. In questo sito puoi trovare una comoda playlist per far addormentare i bambini piccoli, ma siamo sicuri che funziona per cullare anche i pellegrini ?.
- Un’alternativa al metodo precedente possono essere delle cuffie apposite come le Bose Sleepbuds: una volta scelto il suono preferito da ascoltare tramite l’app, come il rumore del mare o della pioggia, si collegano a una applicazione sul cellulare, si imposta la sveglia e il gioco è fatto! Non sono propriamente economici, ma per coloro che hanno notevoli difficoltà ad addormentarsi potrebbero rivelarsi una possibilità da non sottovalutare.
- Musica: per aiutare a rilassarsi e prendere sonno, molti preferiscono ascoltare musica (scegli quella lenta e rilassante come quella presente in questo video). Una sorta di rumore bianco anticonvenzionale che, abbinato ai tappi, può dare buoni risultati.
Se vuoi approfondire l’argomento, puoi anche consultare il nostro articolo sull’equipaggiamento specifico da portare per dormire sul Cammino di Santiago.
E se fossi tu uno dei roncadores??
Se fossi già consapevole del tuo piccolo problema, non vivere questa situazione con disagio ma affrontalo con ironia, come se fosse una tua simpatica caratteristica. All’interno degli ostelli, i pellegrini già si aspettano che ci sia chi russa, per cui adottare delle strategie per alleggerire l’atmosfera potrebbe rivelarsi una mossa apprezzata.
Per esempio, portare con sé nello zaino un sacchetto di tappi per le orecchie (magari personalizzati) da regalare, con un sorriso, ai tuoi compagni di camerata, sarebbe una simpatica e gradita iniziativa; così come proporre una playlist dei tuoi rumori bianchi preferiti.
Questo tipo di atteggiamento ti consentirà inoltre di stabilire un rapporto di empatia con gli altri pellegrini, considerato che l’obiettivo è sempre quello di creare un clima di serenità e solidarietà all’interno dell’ostello.
In aggiunta, potresti anche provare a mettere in atto alcune accortezze, posizioni per non russare e accorgimenti utili a eliminare o almeno a ridurre il disturbo:
- a letto prediligi la posizione su di un fianco;
- se possibile, aggiungi un cuscino in più, potrai così sollevare la testa e migliorare il passaggio dell’aria;
- usa i cerotti nasali: allargano le narici e facilitano la respirazione;
- non fare pasti eccessivi e non bere alcoolici prima di andare a dormire;
- evita di fumare;
- non fare uso di sonniferi o sedativi;
- se sei spesso raffreddato o soffri di riniti allergiche, prima della partenza parla con il tuo medico, a volte l’uso di antistaminici o spray nasali decongestionanti sono un ottimo aiuto per trascorrere una buona nottata.
- una buona abitudine quotidiana sarebbe quella di praticare un lavaggio dei canali nasali, utilizzando acqua salina e, ove mai fosse possibile, fare dei suffumigi.
Roncadores o no, l’importante è godersi l’esperienza insieme

Bene, abbiamo passato in rassegna le posizioni per non russare, le più diffuse cause che lo originano e cercato di suggerire alcuni rimedi utili sia a chi russa che a chi “subisce” il fastidioso rumore. Ovviamente, se il problema che affligge il roncador fosse rilevante, il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico o a uno specialista.
Vogliamo concludere con alcuni dati che ci aiuteranno a ridimensionare il concetto, spesso a torto amplificato, del russare: il 45% degli adulti cosiddetti sani russa di tanto in tanto e uno su quattro lo fa abitualmente, in quanto è sufficiente un po’ di stanchezza perché questo fenomeno si verifichi in maniera limitata. Conclusione? Siamo tutti potenziali roncadores!
