Gli ostelli del Cammino di Santiago municipali, parrocchiali e…
Esistono varie tipologie di strutture di accoglienza in cui è possibile soggiornare lungo il Cammino, infatti negli anni si è passati da un’offerta limitata di pochi e spartani ostelli per pellegrini a una vastissima offerta di alloggi privati, pensioni e hotel. Una precisazione doverosa riguarda l’ingresso negli ostelli del Cammino di Santiago riservati ai pellegrini: in questi albergue è obbligatoria la credenziale, mentre non lo è negli alberghi economici o hotel.
Proprio grazie a questa vasta scelta, ognuno può trovare la sistemazione adatta alle proprie esigenze, anche se, a nostro avviso, è impareggiabile l’atmosfera e l’accoglienza ricevuta negli albergue per pellegrini.
Proprio al fine di non fare confusione tra le varie tipologie di strutture, bisogna fare attenzione ai cosiddetti “falsi amici” tra la lingua italiana e quella spagnola: albergue non significa albergo e l’hostal non è l’ostello come normalmente lo intendiamo. Spiegheremo meglio le differenze più avanti ;). Per approfondire l’argomento lingue e saluti, dai un’occhiata al nostro articolo su come comunicare nel Cammino di Santiago!
Un consiglio che ci sentiamo di darti, qualora decidessi di fare il Cammino di Santiago nei periodi tradizionalmente più affollati, è quello di evitare i fine-tappa più consigliati dalle guide: è preferibile fermarsi nel paese precedente o successivo, un’accortezza che spesso può fare la differenza tra trovare posto per dormire o meno.
Vediamo adesso le tipologie di alloggio disponibili sul Cammino di Santiago.
* immagine di copertina: l’Hospital de San Nicolás sul Cammino Francese.
«Non correre, pellegrino. La felicità – ciò che dopo ricorderai – non sta nell’alloggio ma nel cammino».
(Anonimo)
La storia delle accoglienze sul Cammino di Santiago
Fin dai primi pellegrinaggi medievali, è stata avvertita subito l’esigenza di avere delle strutture adatte ad accogliere i pellegrini e poterli rifocillare dopo la lunga giornata di cammino. Questi ospitali sono stati creati nella maggior parte dei casi con le elargizioni versate dalle comunità religiose, dalle strutture ecclesiastiche, dai fedeli e da sovrani devoti a San Giacomo.
Non bisogna infatti dimenticare che per gli uomini medievali il pellegrino era sacro, in quanto compiva un atto di profonda devozione che onorava la figura dell’Apostolo attraverso la preghiera e il sacrificio della fatica. Lo stesso San Giacomo veniva raffigurato come pellegrino, tema ricorrente che potrai ammirare in diverse sculture e quadri di epoca medievale lungo il Cammino.
Questo spiega come il fervore e la generosità abbiano spinto molti sovrani a donare somme ingenti, materiali da costruzione e manodopera per costruire alloggi, strade e ponti che potessero facilitare la percorrenza del Cammino di Santiago. Una particolarità di alcune di queste strutture era rappresentata inoltre dal fatto che le camere contenessero dodici letti come omaggio agli apostoli.
Con l’andare del tempo gli albergue diventarono più grandi e accoglienti, conoscendo alterne fortune nel corso dei secoli, in quanto, come abbiamo visto parlando della storia del Cammino di Santiago, questo pellegrinaggio verso la città galiziana ha conosciuto anche periodi di profondo declino.
Arrivando ai giorni nostri, l’offerta di strutture ricettive è ampia, diversificata e completa, così da andare incontro a qualsiasi tipo di richiesta. Vediamola!
Ostelli Cammino di Santiago: cosa sono gli albergue?

Questa è la struttura di accoglienza più utilizzata dai pellegrini e, come vedremo più avanti, è gestita da diversi enti, sia ecclesiastici che pubblici, nonché da soggetti privati. Quello che accomuna questo tipo di strutture è il prezzo inferiore rispetto agli alberghi e la condivisione degli spazi, sia per quel che riguarda le camere da letto che per le aree comuni, come cucina e sale relax.
A proposito della cucina, in moltissimi casi sarà possibile utilizzarla per preparare i propri pasti a piacimento e saranno fornite di tutto (tranne che nei famigerati ostelli municipali della Galizia, privi di stoviglie e pentole!); in altri casi saranno gli stessi hospitaleros a organizzare delle cene comuni.
Le camerate, nella stragrande maggioranza dei casi, avranno literas (letti a castello, a volte molto vicini tra loro e quindi con pochissimo spazio disponibile e poca privacy! ;)) e accoglieranno tutte le tipologie di pellegrini, indipendentemente dal fatto che siano uomini o donne. In alcuni ti verranno fornite anche lenzuola monouso, ma in ogni caso non fare mai a meno di utilizzare il tuo sacco a pelo.
Anche i bagni saranno in comune e sempre forniti di acqua calda, ma difficilmente dovrai fare lunghe file per accedervi, a meno che tu non stia facendo il Cammino nei mesi più affollati. Per quel che riguarda igiene sul Cammino di Santiago e cosa portare, non servirà nulla di particolare e basteranno le normali precauzioni che adotteresti ovunque.
Tutti gli albergue sono dotati anche di un lavatoio per lavare i panni (con qualche euro in alcuni potrai anche usare lavadora e secadora) e dei fili per stendere, anche se consigliamo comunque di portare un po’ di corda e qualche molletta per ogni evenienza.
Tra gli aspetti più importanti troviamo le zone comuni, dove sarà possibile riposare su una poltrona, leggere, chiacchierare, socializzare con gli altri pellegrini e con gli ospitalieri: alcuni ostelli hanno anche il giardino per prendere il sole e in rari casi anche delle fontane o corsi d’acqua vicini dove immergere i tuoi piedi stanchi! 😉
Albergue parrocchiali e similari

È inutile nasconderci: questi sono assolutamente i nostri albergue preferiti! Non per motivi strettamente religiosi o spirituali (pernottare in queste strutture non obbliga al rispetto di alcuna pratica religiosa o mistica), ma semplicemente perché racchiudono al loro interno, come in uno scrigno, l’essenza stessa del Cammino di Santiago.
Posti come San Nicolás de Puente Fitero sul Cammino Francese offrono un’esperienza difficile da descrivere a parole, così intensa da permettere d’immergerti a fondo nell’atmosfera più autentica del Cammino. Altro esempio che rappresenta questi valori è la frase scritta sulla cassetta per il donativo dell’Hospital de Peregrinos di Grañón (foto sopra), molto eloquente: “Dai quello che puoi o prendi quello di cui hai bisogno”.
In questo tipo di ostelli, in molti casi il pellegrino viene accolto da volontari, persone che dedicano le proprie ferie e tutte le loro energie per ridare un po’ di ciò che hanno ricevuto dal Cammino. Può capitare anche che venga offerta una cena comunitaria e la colazione, oltre a corrente e acqua calda; in molti casi non viene richiesto alcun pagamento ma è sempre presente una cassetta dove depositare un’offerta. Sii generoso, qualunque sia la cifra che donerai, riceverai molto di più in cambio!
In alcuni di questi contesti tutto viene condiviso: si cucina insieme, si lavano i piatti, si canta, si sta insieme anche dopo la cena condividendo insieme pensieri e sensazioni vissuti in questa magnifica esperienza. Ti consigliamo di partecipare a tutte queste attività e aiutare i volontari: avrai la possibilità di interagire e divertirti con persone provenienti da tutto il mondo, constatando che anche una montagna di piatti è facile da scalare quando si è in tanti a collaborare.
Se te la cavi ai fornelli, sarai certamente eletto cocinero del giorno e potrai dare sfoggio delle tue abilità culinarie! Qui i comfort sono limitati: tanti non hanno il Wi-Fi, le prese di corrente non sempre sono numerosissime, raramente troverai lavatrice e asciugatrice, non c’è la TV e la luce viene spenta alle 22. Ma in questi ostelli non si rifiuta nessuno e non si giudica, tutti sono accolti come pellegrini, con le braccia aperte e un sorriso sul volto.
Ovviamente non tutti gli ostelli parrocchiali sono a donativo né tutti assicurano un’accoglienza come quella descritta, ma l’eventuale cifra richiesta è modica\nella media e sono comunque strutture che non identificano nel lucro l’aspetto principale.
Albergue Cammino di Santiago: i municipali

Questo tipo di alloggio, per alcuni versi, è piuttosto simile agli ostelli parrocchiali, ma si differenzia nel tipo di accoglienza e anche un po’ nell’atmosfera (che necessariamente sarà più impersonale nelle strutture dei grandi centri che raggiungono anche i 200 posti letto).
Come si può facilmente intuire, questi ostelli del Cammino di Santiago sono gestiti dai comuni e quindi troverai un impiegato all’entrata a cui dovrai versare la tariffa per usufruire di tutti i servizi (di solito tra €8 e €14).
La tipologia di camera, i letti a castello, gli spazi comuni e i bagni sono sommariamente standard, senza grandi differenze tra le varie zone. Per quel che riguarda la cena e la colazione, normalmente vengono consumate fuori o, se la cucina è disponibile e completa di tutto, potrai cucinare in ostello e magari organizzare una piccola cena condivisa con altri pellegrini.
Nelle strutture municipali dei centri più piccoli potresti anche non trovare nessuno degli addetti, ma non preoccuparti: entra pure, scegli un letto e fai la doccia, di solito il pagamento viene ritirato da un incaricato nel pomeriggio.
Ostelli Cammino di Santiago: i privati
Gli albergue privati sono quanto di più vicino al classico ostello che si possa trovare sul Cammino di Santiago, mantenendo comunque un prezzo non di molto superiore a quello delle strutture parrocchiali e municipali: la media va da €12 a €18 a notte.
La vera differenza tra questi e le due categorie precedenti sta nel fatto che si può prenotare il posto letto telefonicamente o via internet (anche se ormai questa possibilità si sta diffondendo un po’ in tutte le tipologie di ostello). Questo consente a coloro che vogliono camminare con molta calma di non temere di rimanere senza un alloggio.
Altra differenza sostanziale è che spesso si può ricevere anche cena e colazione, in quanto non è difficile che questi locali facciano anche da bar o ristorante. In alcuni albergue privati esiste inoltre la possibilità di avere stanze da 4 a 6 letti o talvolta anche da 2, ovviamente pagando prezzi superiori rispetto alla classica camerata.
Questo tipo di struttura offre più comodità e servizi delle precedenti e, nonostante a volte si possa incontrare un’atmosfera piuttosto distaccata, alcuni assicurano un’esperienza in linea con quello che ci si aspetta sul Cammino.
Hostal e alberghi
Gli hostal, a dispetto del nome, possono essere equiparati a quelle che in Italia vengono definite pensioni, con gestione molto spesso familiare e presenza di stanze singole o mini-appartamenti. A differenza degli ostelli, le camere sono molto più comode ed hanno da 2 a massimo 4 letti, con bagno quasi sempre privato e possibilità di avere lenzuola e asciugamani.
In termini di prezzi e di comfort, si pongono appena sotto i classici alberghi ed hanno da una a massimo 3 stelle, con servizi simili come Wi-Fi, reception, tv e aria condizionata. Per quel che riguarda gli hotel, non c’è molto da dire a parte il fatto che noi, al pari delle pensioni, non li prenderemmo in considerazione durante il Cammino di Santiago! 😉
Crediamo infatti che la particolarità dei luoghi come gli albergue sia proprio la condivisione e i ricordi preziosi che ti lasceranno quelle serate in cui avrai cucinato e cenato con decine di persone, conosciute magari solo qualche ora prima, ridendo e parlando 3-4 lingue mixate ma riuscendo comunque a intendersi.
Il calore che riceverai da chi ti sta accanto, i sorrisi e gli abbracci che donerai: è improbabile che in un’atmosfera in cui un atto di gentilezza viene fatto a volte dietro l’aspettativa di ricevere una mancia si possa trovare tutto questo. Non ce ne volere se ti sembra un’opinione un po’ estrema, ma è ciò che pensiamo, senza voler ovviamente criticare chi fa scelte differenti!
Ovviamente potrà capitare di voler condividere un ambiente più intimo con un compagno di viaggio o magari prendersi semplicemente una pausa dall’affollamento della vita da camerata: in questi casi la prenotazione di una camera in albergo può essere una buona soluzione.
Case rural

Le case rural possono essere assimilate agli agriturismi, se per questi non si intendono le strutture ricettive ma quelle case di campagna con alcune camere e la possibilità data dalla famiglia che vi abita di condividere i prodotti della terra circostante. Questo tipo di sistemazione potrebbe rappresentare una valida alternativa nel caso in cui non trovassi posto negli ostelli o dovessi arrivare troppo tardi a fine tappa.
Solitamente dispongono di buoni servizi e, specialmente se sei in gruppo e c’è la possibilità di riservare l’intera casa, potrebbe essere un’esperienza divertente e tutto sommato non troppo dispendiosa, dividendo le spese ovviamente! 😉 La caratteristica tipica comune a molte di queste soluzioni è quella di mettere a disposizione giardino e spazi esterni, con sdraio per prendere il sole e tavolo per mangiare all’aperto.
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