Il Cammino Primitivo
Il Cammino Primitivo ha la reputazione di essere il percorso più difficile (anche se qualcuno potrebbe obiettare che il Cammino del Nord è un po’ meno difficile ma molto più lungo!) tra i vari itinerari che formano il Cammino di Santiago: questa fama è dovuta alla durezza degli ambienti montani che attraversa, compensati però dalla maestosa bellezza che si apre alla vista. Considerata l’altitudine, potresti trovare basse temperature e nevicate anche fuori dai mesi prettamente invernali, così come una piovosità piuttosto elevata.
Questo ovviamente determina la presenza frequente di uno dei peggiori nemici del pellegrino in cammino e cioè il fango: nei mesi invernali e all’inizio della primavera ne troverai davvero tanto ma è il prezzo da pagare per poter ammirare le valli verdeggianti! Considerati tutti questi fattori, ti raccomandiamo di fare un buon allenamento prima di intraprendere il Cammino Primitivo, non è proprio una passeggiata! 😉
Fortunatamente il Principato delle Asturie ha investito molte risorse negli ultimi anni per segnare e migliorare il Cammino Primitivo: l’attuale segnaletica è ottima e non avrai mai dubbi su quale strada prendere. Le aree boscose più difficili del percorso sono perfettamente percorribili tramite sentieri che sono stati puliti a fondo e il passaggio del bestiame che li rimarca appiattisce il sentiero, contribuendo così a rendere ottima la percorrenza.
Uno dei vantaggi di cui potrai godere rispetto ad altri itinerari, sarà quello di evitare l’asfalto e il traffico veicolare per la maggior parte del tempo, consentendoti di immergerti a fondo nell’atmosfera montana.
* immagine di copertina: la cattedrale del Santo Salvatore di Oviedo.
Le origini e l’evoluzione del Cammino Primitivo
Quando nel IX secolo arrivò la notizia del ritrovamento del corpo di Giacomo il Maggiore da parte dell’eremita Pelayo, re Alfonso II partì da Oviedo verso quella che sarebbe diventata Santiago di Compostela. Per arrivarci seguì una delle antiche vie romane che, passando per Lugo, arriva sino al luogo in cui venne scoperto il corpo del Santo.
Proprio il passaggio di questo re e del suo esercito diede origine al Cammino Primitivo, il primo storicamente documentato. Una volta arrivato e dopo aver espresso la piena devozione al Santo, il monarca fece costruire una piccola cappella e successivamente un monastero. L’attenzione spasmodica per le reliquie dei santi (che farà emergere in tutta Europa una miriade di falsi chiodi della croce, schegge di legno sacre, ecc.) favorì, vista la proclamazione ufficiale da parte di un re, la rapida diffusione della notizia del ritrovamento.
Inoltre, l’arrivo in nave di pellegrini dal nord Europa diretti a Santiago, tramite i porti vicino a Oviedo, contribuì a far aumentare il numero di persone che intraprendevano questo percorso. Nei periodi successivi, a discapito del Cammino Primitivo, inizierà a imporsi l’itinerario Francese, così chiamato in quanto tracciato dai Franchi nel contesto delle guerre di colonizzazione intraprese nelle aree a sud della Cordigliera Cantabrica.
Nonostante Oviedo tentò di restare un centro di passaggio per i pellegrinaggi, il declino apparve inevitabile a causa della maggiore facilità dell’itinerario Francese. Tuttavia negli ultimi anni, il Cammino Primitivo, insieme ad altri considerati secondari, ha visto aumentare i pellegrini che lo percorrono, anche al fine di evitare i mesi di maggior confusione di quello Francese.
Itinerario, città e paesaggi

Come abbiamo già accennato, questo percorso si snoda prevalentemente in montagna, spesso oltre gli 800 m di altezza, è piuttosto irregolare e, conseguentemente, c’è un continuo alternarsi di salite e discese. Affrontalo con calma e goditi la natura cercando di fare più pause durante la tappa per far riposare i piedi e la schiena, bevi spesso e non dimenticare di fare qualche spuntino durante la tappa!
Per quel che riguarda l’itinerario, ricordiamo che il Cammino Primitivo sfocia in quello Francese, quindi è tramite quello che arriverai sino a Santiago. A San Román de Retorta, ti si offriranno diverse possibilità: potrai decidere se dirigerti verso Melide, o, in alternativa, verso la meno quotata Palas del Rei, opzione che implica l’aggiunta di una tappa.
Tra le città attraversate da questo percorso, la più interessante è proprio quella di partenza: Oviedo. Se possibile, cerca di arrivare un giorno prima della partenza per goderti questa località, il suo centro storico medievale, la Cattedrale e la Camera Santa (che custodisce il Sudario di Oviedo a quanto pare legato alla Sacra Sindone), il Museo delle Belle Arti delle Asturie e quello Archeologico, il mercato di El Fontán.
Se hai voglia di uscire dal centro e goderti la tranquillità di una passeggiata nel verde, lasciati sedurre dal fascino del parco di San Francisco e, andando un po’ fuori dal centro arrivando fino al Monte Naranco, potrai ammirare la Chiesa di Santa María (foto sopra) e quella di San Miguel de Lillo: due punti di riferimento unici dell´arte preromanica.
Una volta concluso il giro in questa splendida città, non potrai sottrarti dall’assaggiare i suoi dolci tipici, come i deliziosi carbayones, le moscovitas, le princesitas o bere il famoso sidro nell’animato Boulevard de la Sidra a Gascona.
Il secondo centro più interessante è certamente Lugo (tappa 9).Nonostante la tappa impegnativa che precede l’arrivo in questa città (immaginiamo che all’arrivo l’unico pensiero sia di riposare!), dovresti trovare la forza di camminare per 2,2 chilometri in più: questo perché non potrai perderti la passeggiata sulle mura romane della città, dichiarate Patrimonio dell’Umanità nel 2000.
Questo centro fu costruito tra la fine del III secolo e l’inizio del IV ed è l’unico al mondo che conserva le mura per tutto il perimetro dell’antica Lucus Augusti, fondata tra il 26 e il 12 a.C..
Un viaggio culturale e gastronomico
Uno dei percorsi più caratteristici del Cammino Primitivo è la discesa a Montefurado (tappa 5), che ti toccherà affrontare una volta superato il Puerto del Palo. Cinque splendidi chilometri immerso nella natura tra paesaggi mozzafiato che terminano appunto a Montefurado, un minuscolo pueblo solitario con case in pietra che sembra venire da un’altra epoca.
Da non sottovalutare anche il patrimonio gastronomico della comunità autonoma delle Asturie: tra le specialità troverai i piatti a base di carne in generale e naturalmente il famoso cachopo, il formaggio Cabrales e la Fabada.
Durante il Cammino Primitivo potrai anche assaggiare il celebre sidro asturiano, prodotto già in epoca romana e conosciuto allora con il nome di “Pomaria”: è una bevanda molto godibile vista la bassa gradazione alcolica (tra i 4 e i 6 gradi) e si ottiene dalla fermentazione del mosto fresco delle mele, tipico frutto della zona.
Chilometri: 321 circa
Giorni occorrenti: 13

Le tappe del Cammino Primitivo
Qui di seguito ti proponiamo le tappe, con mappa e altimetria da Oviedo a Santiago di Compostela. Per avere informazioni sugli albergue, ti consigliamo di fare riferimento ai siti Eroski, Correos o Gronze (quest’ultimo sempre aggiornato anche sui costi degli ostelli), poiché capita che alcuni chiudano o ne vengano aperti di nuovi.
Per sapere come arrivare alla prima tappa del Cammino Primitivo puoi consultare il nostro articolo dove parliamo della partenza del Cammino di Santiago.
L’utilizzo delle mappe relative alle singole tappe è stato gentilmente concesso da Eroski Consumer.
Condividi l’articolo con i tuoi amici
Potrebbe anche interessarti: