
Che l’attività fisica apporti benefici al nostro organismo donandoci benessere psicofisico è ormai risaputo. Dal dietologo al fisiatra, dal cardiologo al geriatra, persino lo psicologo, tutti sono concordi nel raccomandare di praticare almeno mezz’ora al giorno di movimento, anche a una intensità moderata, integrandola nel quotidiano.
Chi di noi non ha mai provato a fare dei buoni propositi finalizzati a inserire magari una buona e salutare camminata tra le abitudini giornaliere? O a migliorare il modo di camminare? Si potrebbe rispondere tutti, ma… A volte può essere più semplice a dirsi che a farsi!
Ecco, a questo proposito, le domande a cui cercheremo di dare una risposta in questo articolo:
- Perché non camminiamo?
- Come camminare correttamente?
- Quali sono i tipi di camminata?
- Qual è il modo di camminare di ognuno?
- Come godersi il cammino?
Dal dire al fare: perché non camminiamo?
Quando si parla di attività fisica, le motivazioni per le quali si finisce per non farla sono molteplici, ma la prima è la mancanza di tempo. Gli impegni familiari e/o lavorativi incombono nella loro assoluta e inevitabile categoricità; ma talvolta questi non sono gli unici alibi dietro ai quali ci nascondiamo.
Sono molti i camminatori improvvisati che, inizialmente dotati di buona volontà, si arrendono alla prima difficoltà: i principali motivi che causano la loro resa sono da attribuirsi a problemi legati al percorso, all’affaticamento, ai dolori muscolari e articolari, al respiro affannoso, ecc…
La risposta a tutti questi impedimenti risiede nel fatto che, senza rendercene conto, talvolta camminiamo in modo scorretto. All’apparenza sembrerebbe un’ovvietà camminare correttamente ma, per quanto si tratti di un’azione naturale e automatica, spesso svolgiamo questa attività senza seguire le regole basilari.
E allora proviamo insieme a fare chiarezza, superando remore e pregiudizi ma adottando tutte quelle accortezze utili a trasformare la nostra camminata da faticosa a piacevole e rilassante.
Camminare correttamente: un valido aiuto per salvaguardare la nostra salute

Scoprire o, meglio ancora, riscoprire il piacere di camminare quotidianamente contribuisce a dare una marcia in più alla nostra giornata; che sia in un parco cittadino o sotto casa, lungo un sentiero di campagna o sul lungomare.
Guardarsi intorno, incontrare amici, respirare a pieni polmoni non può che migliorare il nostro umore, consentendoci di raggiungere risultati soddisfacenti in termini di benessere, rispetto a un’attività sportiva più intensa ma praticata saltuariamente.
Se poi consideriamo che la nostra camminata giornaliera può svolgersi in piena autonomia e in qualunque ritaglio di tempo, possiamo tranquillamente affermare di avere a nostra disposizione la formula ideale, un vero toccasana prodigioso per la nostra salute.
Il modo di camminare è importante?
A questo punto poniamo a noi stessi le seguenti domande: il modo in cui camminiamo fa la differenza? Può influenzare negativamente o positivamente la nostra salute?
Partendo dal presupposto che l’azione del camminare non coinvolge solo le gambe ma interessa tutti i muscoli del nostro corpo e alcune zone in particolare, come:
- i piedi;
- la colonna vertebrale e il bacino;
- braccia e relative articolazioni.
Va da sé che risulta quasi scontato che non camminiamo tutti allo stesso modo!
La percentuale di fastidi a carico della schiena, delle articolazioni e non solo, (la lista è veramente lunga) sono spesso attribuibili a posture o andature scorrette causate da altri tipi di problematiche articolari o da precedenti infortuni.
Se il tuo modo di camminare non è equilibrato, il resto del corpo lo seguirà. Pensa a un effetto a catena: camminare in modo scorretto può creare inutili tensioni nel resto del corpo, postura scorretta e sintomi quali dolori articolari e sensazione di stanchezza.
Alla lunga, potrebbe addirittura causare la sospensione definitiva delle tue camminate, in quanto vissute come un doloroso fastidio!
É dunque il momento di iniziare a incorporare abitudini di camminata positive nella nostra routine quotidiana.
Tipi di camminata: l’andatura è soggettiva
Quante volte ci sarà capitato di dire o sentirci dire: “Ti ho riconosciuto dall’andatura!” E’ proprio così, ognuno di noi ha uno stile strettamente soggettivo di camminata, dal momento che sono molte le variabili che influenzano la nostra andatura.
Gli esperti del settore affermano che esiste una stretta correlazione tra la camminata e determinate caratteristiche comportamentali; in pratica, osservare con attenzione una persona che cammina ci rivela, seppur in maniera approssimata, alcuni tratti della sua personalità.
L’andatura, come altri segnali che manda il nostro corpo, ha un grande potere comunicativo e permette di interpretare emozioni e intenzioni.
L’identikit del camminatore

Proviamo a tracciare, sommariamente, in base alla tecnica usata, una sorta di simpatico “identikit” analizzando le camminate più comuni:
- il pessimista è colui che cammina lentamente guardando a terra e strisciando i piedi;
- l’emotivo, invece, presenta un passo deciso con una falcata piuttosto ampia e un forte appoggio dei piedi.
- la persona sicura di sé cammina con la schiena ben dritta e lo sguardo in avanti.
- chi guarda spesso verso l’alto con un’andatura scomposta, inciampando spesso, è senz’altro un creativo e fantasioso in cerca di fonti d’ispirazione.
- la persona piena di sé, che si ama e si pone in modo da essere al centro dell’attenzione, ha una postura “impettita”.
- chi cammina ondeggiando il bacino è decisamente un individuo estroverso.
- il timido, invece, esprime poca sicurezza e fiducia verso se stesso e procede quasi in punta di piedi.
- infine, il controllore: se dovessi incontrare un soggetto che cammina con le braccia dietro la schiena, sappi che si tratta di un atteggiamento tipico di chi ispeziona e supervisiona.
Naturalmente, questi atteggiamenti che differenziano una persona dall’altra sono spesso sfumati e non necessariamente consapevoli, proprio a causa del fatto che esprimono la personalità di ognuno.
Come camminare correttamente godendosi ogni passo?
Ogni persona cammina in un modo che la caratterizza e con le tecniche che ritiene opportune. Indipendentemente dai tipi di camminata (alcuni sono più comuni di altri) non esiste un approccio unico per tutti quando si tratta di muoversi.
Potresti praticare la camminata veloce nelle varie modalità che la contraddistinguono, o semplicemente passeggiare guardando il cielo notturno; osservare le vetrine in un pigro pomeriggio domenicale o marciare con determinazione in avanti.
Insomma, ogni individuo trova il proprio passo e la propria velocità, anche a seconda delle proprie esigenze e del contesto.
Indipendentemente dall’età o dalla situazione di vita, dedicare del tempo ad apprezzare la camminata nelle varie modalità ti porterà sicuramente gioia e ti aiuterà a trovare un legame speciale con te stesso e perché no, magari anche con il tuo\la tua partner di vita o con gli amici.
Le regole per camminare bene: consigli ed errori da evitare
Costanza, regolarità, tenacia, armonia: sono queste gli aspetti su cui porre la nostra attenzione, senza badare a essi i benefici della nostra sana camminata quotidiana potrebbero essere vanificati.
Andiamo quindi a specificare, nel dettaglio, dove focalizzare la nostra attenzione affinché i nostri sforzi possano dare i risultati sperati.
1) Cominciamo dalla posizione da mantenere: molti dolori alla schiena sono causati dalla postura “cadente”: piegare le spalle verso il basso provoca tensioni ai muscoli della parte superiore del nostro corpo, quindi la testa andrebbe tenuta dritta con il mento in alto e le spalle portate indietro. Il corpo dovrebbe formare un asse verticale perpendicolare alla superficie su cui camminiamo. Questa posizione, inoltre, diminuisce la pressione sul diaframma che, inevitabilmente, migliorerà la nostra capacità respiratoria. A questo proposito, una buona soluzione potrebbe essere quella di utilizzare i bastoncini da nordic walking.
2) Fai oscillare le braccia: oltre a coinvolgere i muscoli della parte superiore del corpo, ti aiuterà a rendere più efficiente la falcata e darà più slancio alla camminata. Anche in questo caso, i bastoncini, magari da trekking, possono aiutare. Come utilizzarli? Vediamolo in questo video:
3) Fai stretching prima e dopo la camminata e aumenta gradualmente la velocità del passo e\o la distanza. Acquista scarpe per camminare comode con suola flessibile che diano stabilità e comfort. Anche l’abbigliamento ha la sua importanza, scegli quello più adeguato al contesto, in tessuto tecnico o naturale; questo garantirà la corretta fluidità ai tuoi movimenti e manterrà la temperatura corporea sempre costante.
4) Non privilegiare terreni perfettamente piani su cui camminare. Scegliere superfici e dislivelli sempre diversi sollecita gli arti inferiori e la colonna vertebrale ad adattarsi ai cambiamenti repentini del terreno, permettendo così al nostro corpo di sfruttare tutte le sue funzionalità. Quando e dove possibile, si dovrebbe cercare di camminare a piedi scalzi, in modo da ottenere innumerevoli benefici, come:
- rinforzare la muscolatura del piede;
- ritrovare l’equilibrio naturale;
- migliorare la microcircolazione sanguigna e linfatica prevenendo gonfiori e vene varicose.
5) Segui una corretta idratazione e alimentazione. Camminare comporta un dispendio di liquidi e sali minerali, ecco quindi che mantenere un buon livello idrico diventa fondamentale. L’acqua è senz’altro la prima fonte per idratarsi, ma una parte del fabbisogno può essere anche soddisfatta dal consumo di alimenti ad alto contenuto di liquidi come frutta e verdura o dall’assunzione di bevande energetiche.
6) Assicurati che i piedi puntino direttamente in avanti, concentrati sull’appoggio del tallone per primo, tieni lo sguardo in avanti (ma comunque controllando le asperità del terreno) e mantieni le braccia vicine facendole oscillare con naturalezza e a un ritmo rilassato.
7) Se volessi cimentarti con una prova più impegnativa, potresti valutare di fare qualche tappa della Via Francigena, uno dei tanti percorsi italiani o magari un percorso leggendario del Cammino di Santiago come il Cammino Francese.

Insomma, con un po’ di pratica (e qualche inevitabile vescica ai piedi!), presto camminerai in modo ottimale e con grande soddisfazione.
Lasciando le proprie orme sulla strada
Il più grande genio della storia dell’umanità, Leonardo da Vinci, diceva:
”Raro cade chi ben cammina”.
Per quanto queste parole possono anche rappresentare una metafora, nel nostro contesto un’affermazione simile non può che rafforzare le nostre convinzioni sui benefici del camminare.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di compiere almeno 10000 passi al giorno (anche se non tutti sono d’accordo nella definizione di questo parametro).
Se ci pensiamo bene, a parte determinate categorie che sono impossibilitate a farlo per motivi di salute, non è poi un così grande impegno da assolvere. Tecnicamente, potrebbero esserne sufficienti anche la metà dei passi, ma l’aspetto davvero importante sta nello sfruttare ogni piccola occasione che si presenta per camminare.
Una passeggiata di un’ora a una velocità di 4 km orari, consente di bruciare fra le 100 e le 200 calorie; infatti, nei paesi dove si cammina di più, il tasso di obesità è inferiore alla media. Per monitorare i tuoi passi e magari, perché no, aumentare la voglia di compierli, potrebbe anche essere utile tenere traccia dei tuoi passi con un’app per camminare, così da fissare degli obiettivi per ogni sessione.
Come sempre, il consiglio è quello di ascoltare il proprio corpo, senza eccedere. Buon cammino!
