
La lettura è certamente un cibo prelibato per la mente, un compagno d’avventure che ci consente di esplorare mondi vicini e lontani con l’immaginazione che le è propria. Per questo motivo, abbiamo pensato di proporre una selezione di libri, sia classici che più recenti, che rappresentino sino in fondo questa preziosa fonte di benessere spirituale.
In particolare, la narrativa che si occupa del camminare e dei viaggi è pressoché sconfinata, poiché l’esigenza di scoprire nuovi luoghi e contesti fuori dall’ordinario è insita in una parte preponderante dell’umanità. Ecco perché scegliere quali libri sul camminare o sui viaggi proporre non è per niente un’impresa semplice.
L’esplorazione di nuovi orizzonti avviene da sempre, utilizzando modalità differenti: a piedi, in nave, in sella a un cavallo o con i moderni mezzi di trasporto; questo nel tempo ha originato il bisogno di raccontare ciò che si è vissuto, sensazioni ed emozioni provate, i pensieri, gli aneddoti e le curiosità.
Parleremo proprio di questo, iniziando da tre volumi più recenti che trattano specificamente del camminare e proseguendo con coloro che hanno raccontato le proprie avventure in modo così accurato e avvincente da diventare un classico tra i libri sui viaggi.
Libri sul camminare: 3 consigli letterari
Iniziamo dunque a scoprire tre punti di vista differenti sul modo d’interpretare e narrare il cammino, inteso come esplorazione lenta dei luoghi e della natura in cui sono immersi.
Destreggiandosi tra le varie tipologie di approccio al tema, nel panorama letterario possiamo trovare manuali, guide, saggi e romanzi. Indipendentemente dalla modalità di narrazione, ognuno di essi, a suo modo, può anche rappresentare un incentivo alla partenza, un mezzo per alimentarela voglia di avventurarsi a piedi alla scoperta di nuovi paesaggi e territori.
Iniziamo dunque a leggere (e a camminare!), magari proprio da una delle opere che ti suggeriamo di seguito.
“Le regole del cammino. In viaggio verso il tempo che ci attende” di Antonio Polito
Mettiamoci in cammino con Antonio Polito e il suo straordinario viaggio a piedi lungo il Cammino di San Benedetto, un magnifico percorso spirituale nell’Italia dei borghi, una lunga immersione nella natura silente.
Un viaggio che è solo in parte materiale, vissuto immergendosi nelle comunità monastiche che si incontrano lungo la strada. Una lunga e a tratti liberatoria riflessione sulla vita, imperniata su un essere umano chiamato a salvaguardare il prossimo e il luogo in cui vive.
Una ricerca delle radici dell’Europa cristiana, costruita grazie ai monasteri, realtà in cui si percepisce sulla pelle e nel cuore cosa sia il vero insegnamento religioso.
“Le regole del cammino. In viaggio verso il tempo che ci attende”, edito da Marsilio, è un susseguirsi di riflessioni profonde, che legano il passato all’attualità e ne analizzano i riflessi sul nostro Paese e su coloro che lo guidano.
In battuta finale, un percorso di rigenerazione dello spirito, un allontanarsi dalla frenesia del mondo attribuendo al cammino un potere terapeutico per il corpo e l’anima.
Antonio Polito, attualmente editorialista del Corriere della Sera, è giornalista e autore di numerosi volumi, nonché noto personaggio televisivo e profondo conoscitore delle vicende politiche e sociali italiane.
“Camminare. Un gesto sovversivo” di Erling Kagge
Per coloro che sono appassionati di alpinismo estremo e avventure al limite del fantascientifico, il nome di Erling Kagge risuona più o meno come una leggenda. Tra le sue tante imprese, ricordiamo che è stato il primo nella storia ad aver raggiunto il Polo Nord senza alcun supporto (lui e Borge Ousland hanno viaggiato sugli sci trainandosi le provviste sulle slitte), completando l’impresa in 58 giorni.
Dopo aver compiuto nel 1992-93 un’impresa simile raggiungendo il Polo Sud, ma in solitaria, nel 1994 conquista anche il Monte Everest, diventando così la prima persona a concludere quella che viene definita la “sfida dei tre poli”.
In “Camminare: un gesto sovversivo”, Kagge esorta ognuno di noi a camminare, rifuggendo la diffusa mentalità secondo cui ogni esperienza deve essere comoda e veloce.
In questo saggio, scopriremo quanto il “semplice” camminare presenti numerosissime sfaccettature, che lo pongono come azione quasi rivoluzionaria dal punto di vista sociale, filosofico e scientifico. Un modo di donare gioia, di assaporare il gusto di sorprenderci, restituendo così un significato alla vita di ogni giorno.
Kagge ci invita a essere dei rivoluzionari sovversivi, il cui primo vero atto “di rottura” è semplicemente… camminare.
Libri sul camminare a piedi: Frédéric Gros e la filosofia del camminare
Nel libro “Andare a piedi. Filosofia del camminare”, Frédéric Gros, un famoso filosofo francese, ci parla di quanto sia rivoluzionario un gesto così semplice, innato in ognuno di noi. Un modo di scoprire sé stessi e la propria identità.
Per descrivere questo processo, l’autore immagina e allo stesso tempo descrive come alcune menti eccelse utilizzassero, un passo dopo l’altro, l’incedere a piedi per valorizzare il loro pensiero.
Scopriremo il motivo dell’imperioso cammino di Rimbaud, delle passeggiate in cerca d’ispirazione di Nietzsche e di quelle finalizzate a placare i tumulti della mente di Kant.
Attraverso questi e altri personaggi, Gros ci porterà a scoprire noi stessi e le nostre ragioni, la nostra identità e i nostri sentimenti. Camminare rivela molto di sé e della propria storia, anche se apparentemente sembra sia solo un modo di condurci da un punto preciso sino alla destinazione voluta.
Che sia un pellegrinaggio, una marcia o una semplice passeggiata, l’autore ci guida attraverso la consapevolezza che siamo un tutt’uno, un granello di un unico flusso diretto al raggiungimento della consapevolezza di sé.
Ma non credere che questo sia un noioso tomo di filosofia, poiché Frédéric Gros sa essere brillante e divertente, destreggiandosi con equilibrio tra dotte spiegazioni e racconti appassionanti.
Libri sui viaggi: tre grandi classici della letteratura

Dopo aver scoperto tre libri piuttosto recenti che ci conducono a piedi lungo i sentieri, veniamo ad altrettanti volumi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della letteratura. Citare tutti i classici intramontabili sarebbe pressoché impossibile, ma, se proprio dovessimo sceglierne tre, ti consiglieremmo la lettura di quelli che seguono (spoiler: il terzo è il nostro preferito!).
Leggere i classici significa iniziare un viaggio nella cultura senza tempo che ha plasmato il mondo in cui viviamo, assaporandone pian piano la repentina evoluzione.
“Il Milione” di Marco Polo
Questo libro non ha bisogno di alcuna presentazione, visto che è considerato una delle pietre miliari della letteratura di viaggio.
Oggetto di quest’opera sono le memorie che il mercante veneziano Marco Polo dettò a Rustichello da Pisa, mentre entrambi si trovavano in prigione a Genova.
Nelle pagine del libro “Il Milione” viene raccontato il viaggio intrapreso tra il 1271 e il 1295 da Marco Polo con il padre e lo zio, presso la corte di Kublai Khan, Gran Khan dell’Impero Mongolo.
Con dovizia di particolari, Polo racconta nelle sue memorie gli aspetti sociali e culturali della vita quotidiana tipica di questa parte del continente asiatico. Da questo resoconto avvincente, traspare quanto una popolazione che veniva considerata arretrata fosse in realtà un popolo sofisticato e ricco di tradizioni.
Il Milione è a tutti gli effetti una vera enciclopedia dell’epoca medievale, e, tra l’altro, pare che ispirò niente meno che Cristoforo Colombo nella decisione d’intraprendere il viaggio verso quelle che si riteneva fossero le indie.
“Il giro del mondo in 80 giorni”, Jules Verne.
“Il giro del mondo in 80 giorni” viene considerato tra i giganti della letteratura di viaggio e racconta le imprese di Phileas Fogg, che intraprese il giro del mondo a causa di una scommessa. Siamo nell’Inghilterra del 1872, nel pieno dell’epoca coloniale e in un periodo d’incredibili progressi nel campo industriale e sociale.
Partendo da Londra, Fogg viaggiò in Italia, Egitto, India, Hong Kong, Giappone e Stati Uniti. Tutto ciò avvenne in ottanta giorni: un vero miracolo per l’epoca! Fogg vincerà la scommessa e troverà l’amore, ma, considerando che durante il viaggio spenderà circa 19.000 sterline, il vero premio non sarà certo il magro bottino che rimarrà delle 20.000 in palio.
Nel corso degli ultimi 150 anni, questo romanzo ha ispirato, oltre a film e serie televisive, anche imprese simili. Vale la pena ricordare quella di Nelly Bly che nel 1889 divenne la prima donna a viaggiare intorno al mondo in solitaria, diventando così un esempio per tante altre donne in cammino.
“On the road” di Jack Kerouac
Siamo arrivati, dunque, a quello che consideriamo tra i migliori libri di viaggio mai scritti: “On the road” di Jack Kerouac. Scritto nel 1951 ma pubblicato nel 1957, questo romanzo narra i viaggi dell’autore, compiuti a piedi, in autobus e in autostop. Egli si racconta con lo pseudonimo di Sal Paradise e sarà accompagnato da vari personaggi, tra cui l’amico Neal Cassady (nel libro ribattezzato Dean Moriarty).
Il romanzo è diviso in cinque parti e racconta i viaggi e le esperienze intense e avvincenti vissute mentre attraversano più volte da una parte all’altra gli USA, tra il 1947 e il 1950.
Il testo, scritto in sole tre settimane su un rotolo di carta per telescrivente lungo 36 metri, divenne subito simbolo e ispirazione della beat generation, un movimento giovanile che rifiutava il concetto tradizionale di società.
Questo libro è un inno alla libertà e allo spirito d’avventura, un concentrato di vita (per quanto condita da numerosi eccessi). Indipendentemente dal fatto che si condivida la tipologia di viaggio, farsi trasportare dalle pagine di questo volume è un’esperienza unica, un purissimo estratto di ardore giovanile, un’epica e sfrenata avventura on the road.
Leggere per viaggiare con la mente

Eccoci giunti alla fine di questo breve excursus nei libri sul camminare e sui viaggi, in cui abbiamo spaziato tra capolavori intramontabili e pubblicazioni più attuali.
Qualunque sia l’argomento prescelto, leggere non è utile solamente per esprimersi meglio e scrivere in modo più articolato, ma consente di apprendere nuove abilità, viaggiare con la mente e immedesimarsi nei personaggi più avventurosi.
Che siano grandi classici o romanzi moderni, dai loro una possibilità: non te ne pentirai!
Prova anche a dare un’occhiata agli altri libri di cui parliamo nel sito:
- Paulo Coelho e “Il Cammino di Santiago”;
- “Destinazione Santiago” di Riccardo Finelli;
- “Il cammino del mondo”: un viaggio nel tempo lungo il Cammino di Santiago;
- Letture sul Cammino di Santiago: 3 libri da scoprire quest’estate.
Concludiamo con una frase molto significativa di Alessandro J. De Stefano che riassume perfettamente la filosofia alla base del cammino:
“Una strada ti porterà sempre ovunque tu voglia, oltre i confini geografici e politici. I tuoi piedi poggiano sul sentiero che, come un’arteria, è unito al resto del mondo. Basta il primo passo, e milioni di altri che lo seguiranno, finché t’accorgerai che nessun posto è davvero irraggiungibile”.
