
Prosegue la nostra rassegna sul Cammino di Santiago con cadenza bimestrale, giunta al quarto appuntamento. Puoi trovare le altre puntate nella categoria “Le news del pellegrino” del nostro Blog.
Durante questo viaggio, selezioneremo storie e notizie sia recenti che risalenti agli ultimi anni, con un occhio di riguardo a quelle fonti che affrontano l’argomento Cammino da diverse angolazioni.
Oggi vorremmo condividere con te quattro storie:
- la prima è quella di Angela Pala, una pellegrina invincibile che a 83 anni ha compiuto l’intero Cammino sino a Finisterre in 39 giorni;
- poi parleremo di un uomo e della sua cavalla Calypso, un eccezionale compagna di avventure;
- la storia di Laura e del suo cammino per il papà sulla Via Francisca;
- infine racconteremo di Francesca e della sua esperienza in solitaria, un indimenticabile regalo a se stessa.
Angela, il Cammino e una vita avventurosa
Raccontare Angela Pala non è semplice, perché durante i suoi 83 anni ha vissuto molte vite, esplorato mille luoghi, incontrato tante anime.
Il Cammino Francese percorso sino a Finisterre, l’itinerario più conosciuto del Cammino di Santiago, è solo l’ultima delle sue avventure. Nel 2000 ha anche percorso una parte considerevole della Via Francigena, da Bergamo a Roma.
Sin da quando era ragazza, Angela capì che la classica vita matrimoniale non faceva per lei. Raggiunta questa consapevolezza, a 24 anni decise di allargare i suoi orizzonti recandosi in Germania.
Successivamente, fu la volta del Sud America, in Bolivia, dove trascorse sei anni aiutando la comunità locale svolgendo la sua opera in una missione laica. Fu lì che adottò Benedetta, una bimba boliviana divenuta successivamente la sua amata figlia.
Tornata in Italia, Angela continuò a dedicare il suo tempo agli altri, occupandosi di bambini orfani o allontanati dalle loro famiglie, oltre a prestare servizio di volontariato presso vari enti benefici.
Tutt’oggi non ha alcuna intenzione di fermarsi né d’interrompere le sue camminate e i suoi gesti di altruismo.
Ci sarebbe tanto altro da dire su questa inarrestabile pellegrina, una persona sempre pronta ad aiutare gli altri, un simbolo che evidenzia quanto la forza di volontà possa essere determinante per portare a compimento i propri obiettivi.
Fonte: Bergamonews.it.
Calypso e Dino: un’amicizia per la vita

L’amore per gli animali è un sentimento che accomuna tantissime persone, che considerano gli amici a quattro zampe come una parte importante della propria vita.
La storia di Dino e Calypso esprime pienamente questa affettività, raggiungendo il suo culmine in un viaggio lungo 260 km in sella, un Cammino di Santiago a cavallo che va oltre la misurazione di una distanza percorsa, ambendo a essere un viaggio dentro di sé.
Ma questa cavalla, rimasta con Dino per trent’anni prima di lasciarlo lo scorso anno, è stata ben più di una semplice compagna di passeggiate, riuscendo a diventare un punto di riferimento, una rappresentazione emotiva dei sentimenti alla base di un rapporto speciale.
Riassumere tutto ciò è un’impresa per nulla facile, ma Dino Marchese ha provato a farlo nel libro “Libera nel vento: a cavallo verso Santiago di Compostela”. Qui si racconta un cammino a sei zampe, un percorso in sella attraverso aspettative e obiettivi, motivazioni da scoprire e certezze da ritrovare.
Un piccolo viaggio nel tempo, un delicato excursus lungo un percorso che è molto più di un mero susseguirsi di chilometri e panorami o di un semplice racconto di un intenso pellegrinaggio; è immergersi in un’amicizia, provando a carpirne le ragioni.
Fonte: Sienanews.it.
Due anime sulla Via Francisca

Questa è una storia di amore, di cammino, di sofferenza e di rinascita, un racconto che intreccia un periodo tragico come quello del Covid-19 con una famiglia piena d’amore.
Laura Silvestri sognava da tempo di compiere il Cammino di Santiago e, proprio per avvicinarsi a quell’obiettivo, iniziò a percorrere i sentieri vicino casa, completando alcune tappe della Via Francisca del Lucomagno che conduce a Pavia da Lavena Ponte Tresa.
Un cammino in gruppo, compiuto con i genitori e altri amici camminatori.
Purtroppo, come ben sappiamo, la pandemia in quel periodo colpì duramente e toccò da vicino anche la famiglia di Laura, portandole via in poco tempo l’amato padre Giuseppe.
Ognuno di noi affronta in modo personale queste situazioni così dolorose, ma la reazione di Laura non fu quella di abbattersi, bensì decise di portare a termine ciò che con il padre aveva iniziato.
Calzate le sue scarpe, indossato lo zaino e presa la credenziale con trascritto il nome del padre, un passo dopo l’altro Laura conclude con gli amici la Via Francisca, ritirando l’attestato di compiuto pellegrinaggio (il Testimonium) con impresso il nome di Giuseppe.
Le parole riportate sul diario di Laura si sono trasformate piano piano nel libro “Nelle tue scarpe”, il racconto di un cammino in nome del padre.
Fonte: Varesenews.it
La rassegna sul Cammino di Santiago: una via dentro di sé

Chiudiamo la nostra rassegna sul Cammino di Santiago con la quarta e ultima storia. Parliamo di un’esperienza compiuta ormai qualche anno fa, il cui percorso interiore però sarà certamente utile a tutti coloro che attraversano un periodo d’indecisione nella propria vita.
Parliamo del Cammino di Santiago di Francesca Giagnorio, svolto in un momento della propria esistenza così delicato e importante: quello delle scelte lavorative, della pianificazione del futuro, del passaggio dalla giovinezza alla maturità.
Come hanno fatto tanti altri prima di lei, Francesca ha ritenuto che un periodo così lungo di distacco dal proprio ambiente “protetto” le avrebbe permesso di riflettere, di ponderare meglio le scelte, di valutare tutto con una maggiore consapevolezza.
Un cammino da sola, arricchito però da incontri ed emozioni trasmesse dagli altri pellegrini, amicizie nate lungo i chilometri in compagnia delle proprie storie e di quelle degli altri.
Luoghi come Grañon, la Croce di ferro e la bella città di Logroño le sono rimasti nel cuore, permettendole d’intuire quanto la condivisione con gli altri sia la chiave di questa indimenticabile esperienza.
Perché nessuno può davvero essere certo che il Cammino di Santiago cambi la vita, ma certamente può aiutare a raggiungere un maggiore equilibrio e, come ha fatto Francesca, a riconsiderare e percepire maggiormente la direzione che si vuole imprimere al proprio futuro.
Fonte: Everydaycoffee.it
