
Per quanto si possa parlare del Cammino di Santiago, affrontarne tutti gli aspetti è un’impresa ardua, poiché negli ultimi anni si è diffuso in modo esponenziale diventando un fenomeno di costume.
Sin dalle sue origini, questo percorso millenario è riuscito a calamitare l’interesse prima religioso, poi spirituale ed escursionistico, originando numerosissime storie e leggende che hanno caratterizzato la vita degli antichi pellegrini.
Chiunque lo abbia percorso, sa che ogni pietra (magari posta alla base della Croce di Ferro) racconta una pagina di vita vissuta, una storia di sofferenza, amicizia o aneddoti curiosi. Che si parli dei pellegrini con bordone, veste e calabaza o dei moderni camminatori zaino in spalla, del Cammino si parla e si scrive davvero tanto.
Partendo da questo presupposto, abbiamo pensato di proporre un appuntamento fisso bimestrale, riportando del Cammino di Santiago news e notizie. Condivideremo 4 storie che ci hanno colpito, sia per la profondità d’animo dei protagonisti, che per l’originalità e importanza della notizia.
Prenderemo spunto da ciò che accade nell’universo che circonda il Cammino di Santiago e dagli articoli dei media, raccontando storie avvenute recentemente o comunque negli ultimi anni.
Iniziamo dunque il nostro nuovo viaggio, che, ne siamo certi, saprà sorprenderti e coinvolgerti!
Cammino di Santiago storie: l’impresa di Simone Cesaroni
La prima storia di cui vogliamo parlarti, riguarda Simone Cesaroni, un 44enne di Misano Adriatico, esempio lampante di tenacia e perseveranza. Se, per ognuno di noi, partire alla volta di Santiago affrontando centinaia di chilometri a piedi potrebbe rappresentare una sfida da non sottovalutare, per una persona con un problema come quello di Simone fino a pochi anni fa si sarebbe rivelata un’impresa impossibile!
Ma il protagonista di questa bella storia in cammino, nonostante all’età di 8 anni abbia subito l’amputazione della gamba sinistra a causa di un osteosarcoma, è riuscito a realizzare il suo sogno.
Influenzato dai racconti dei suoi amici reduci dell’esperienza e incoraggiato dal gesto di uno di loro che si era offerto di accompagnarlo, Simone è partito lo scorso maggio percorrendo 147 km lungo il Cammino Portoghese nell’arco di una settimana.
Oltre alla sua intraprendenza, il tutto è stato reso più agevole grazie all’aiuto della tecnologia, infatti l’ausilio di una protesi con ginocchio elettronico ha permesso a Simone di camminare in maniera più fluida e sicura.
Storie belle come questa ci aiutano a comprendere sempre di più quanto la costanza e la forza di volontà permettano di superare anche gli ostacoli più duri.
Chiudiamo questo racconto con una significativa frase del famoso scrittore Paulo Coelho:
“Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire”.
Cammino di Santiago news: il Cammino di Santiago argentino
Leggendo il titolo, forse avrai pensato: “Argentino? Sarà un errore!”. E invece no, non c’è nessuna inesattezza, il Cammino di Santiago nello stato sudamericano esiste davvero.
Grazie all’impegno delle associazioni locali e alla municipalità di La Coruña in Galizia, nel 2019 si è svolto per la prima volta questo pellegrinaggio che potremmo definire oceanico!
Il percorso funziona analogamente al Cammino Celtico, anch’esso riconosciuto ufficialmente.
In sostanza, visto che arrivando a La Coruña dall’Argentina si percorrerebbero a piedi solo 75 km dalla città spagnola sino a Santiago di Compostela invece dei 100 necessari, diviene obbligatorio coprire i 25 km rimanenti nel paese di origine del pellegrino.
Ecco perchè proprio a Buenos Aires, capitale dell’Argentina, è stato stabilito un itinerario a piedi di 26,75 km che, unitamente a quelli che il pellegrino percorrerà in Spagna, daranno diritto a ricevere la Compostela.
La figura che ha contribuito maggiormente alla realizzazione di questo cammino è Rosana Montano, presidente dell’Associazione locale (Asociación Amigos del Camino de Santiago in Argentina).
Storie sul Cammino di Santiago: John Lennon e Salvador Dalí

La prossima storia ci riporta indietro nel tempo, più o meno negli anni sessanta-settanta, quando era in voga il movimento degli hippy (o hippie) e la società era in un momento di particolare fermento culturale.
Questo racconto ha dell’incredibile ed è sufficiente nominare i protagonisti per intuirne la grandezza.
Il principale soggetto di questo aneddoto, tanto abile quanto eccentrico, è un grande personaggio di quell’epoca, nonché padre del surrealismo pittorico: Salvador Dalì.
La sua personalità, come la sua vita, furono all’insegna dell’anticonformismo: lo testimoniano le sue opere dai tratti stravaganti, a volte oniriche e indecifrabili; eppure, per quanto possa apparire strano, in un periodo di fede ritrovata per il Cattolicesimo, Dalì accarezzò il sogno di realizzare il Cammino di Santiago.
Ma, una persona così eclettica, non avrebbe mai potuto portare avanti il suo progetto uniformandosi alla massa: l’intento era infatti di riunire un centinaio di giovani hippy, e, insieme al Beatles John Lennon, realizzare un evento così eccezionale da lasciare il segno nella storia dei pellegrinaggi.
Tra i suoi obiettivi c’era la volontà di convertire alla religione cattolica quei ragazzi, che, a suo dire, avevano bisogno di trovare la retta via. In sostanza, il progetto sarebbe stato questo: Dalì avrebbe curato la parte artistica, Luis Buñuel la regia e Lennon la musica.
Il suo disegno non vide mai la luce, complice anche una lettera che non venne mai aperta e che, chissà, avrebbe potuto anche cambiare tante cose. Uno dei motivi furono i dissapori tra Dalì e Luis Buñuel (autore del famoso film “La Via Lattea”), l’altra ragione…
A decretarne irrevocabilmente la fine, fu la mano di un folle che sparò cinque colpi verso John Lennon, uccidendolo. Era l’8 dicembre del 1980.
Almeno 300 km a piedi per ottenere la Compostela? Ecco la proposta

La diatriba tra coloro che vorrebbero ampliare il chilometraggio minimo percorso sul Cammino di Santiago per l’ottenimento della Compostela non è certo una novità (qui puoi leggere un’analoga proposta del 2015).
Senza entrare nel merito delle motivazioni altrui né giudicare le modalità o la distanza percorsa da ognuno, riportiamo la recente notizia che riguarda la proposta presentata dalla Fraternità Internazionale del Cammino di Santiago unitamente alla Federazione del Cammino Francese.
Le motivazioni dietro l’intenzione di portare a 300 km la distanza minima (attualmente 100 km a piedi, 200 in bici o a cavallo), consistono nella netta diminuzione, circa il 30%, dei pellegrini che percorrono i chilometri precedenti gli ultimi 100.
Le Federazioni citate affermano che la regola attualmente in vigore sia obsoleta, in quanto stabilita molti anni prima dell’aumento vertiginoso dei pellegrini; tale incremento causerebbe un insostenibile affollamento dei percorsi, particolarmente in Galizia.
Il nuovo chilometraggio minimo determinerebbe i seguenti luoghi di partenza:
- da León invece che da Sarria per il Cammino Francese;
- da Oviedo per quello Primitivo;
- da Avilés per il Cammino del Nord;
- da Zamora per la Via de La Plata;
- da Porto per il Cammino Portoghese.
