
L’ attenzione verso gli animali da affezione è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni, particolarmente per quel che riguarda l’accesso a molti luoghi pubblici che prima risultavano preclusi alle persone accompagnate dai loro amici a quattro zampe. Lungo il Cammino di Santiago animali e pellegrini possono tranquillamente coesistere, anche perché è un percorso improntato all’insegna dell’amicizia e dell’altruismo.
Se vuoi approfondire l’argomento, puoi fare riferimento all’articolo dove parliamo del Cammino di Santiago con il cane, potrai così informarti e leggere consigli utili soprattutto in merito alla sistemazione per la notte del tuo fedele amico. Ricordiamo infatti che non tutte le strutture sono disponibili ad accogliere gli animali, quindi è bene informarsi prima ed eventualmente prenotare.
In ogni caso, di animali che hanno percorso la via verso la città di San Giacomo ce ne sono stati davvero tanti: cani, cavalli, gatti. Gatti?? Ebbene sì, anche i felini non potevano mancare all’appuntamento, infatti a quanto pare fare il Cammino di Santiago con un gatto è possibile. Vediamo alcuni esempi di pellegrini che hanno scelto di farsi accompagnare dai loro animali lungo i sentieri che portano a Santiago di Compostela.
* immagine di copertina: foto di Raul Villalon, CC BY-NC-ND 2.0.
In Cammino con il migliore amico dell’uomo

È quasi superfluo citare le innumerevoli qualità del cane, il suo essere un ottimo compagno di vita e di viaggio, la sua indole socievole e affettuosa nei confronti di tutti coloro che incontra. Il rapporto che si crea con il proprio cane è unico, speciale e dopo questa esperienza non potrà che rafforzarsi maggiormente, come dimostrano in modo lampante queste storie:
- Un uomo di Varsavia, Darek Strojewski ha deciso di partire dalla Polonia e arrivare a Santiago di Compostela con il suo cane, per raccogliere fondi a favore di un’iniziativa di supporto ai malati oncologici. I due inseparabili amici hanno percorso 4.000 km in circa 5 mesi, compiendo un’impresa che li segnerà per tutta la vita! Un’esperienza e un cambiamento davvero radicale, considerando anche che Darek ha anche deciso di lasciare il suo lavoro prima di partire.
Lui e Pindol hanno attraversato tutta l’Europa, percorrendo circa 25 km al giorno lungo i sentieri di Polonia, Germania, Francia, Spagna e Portogallo, dormendo in tenda o sfruttando l’ospitalità dei connazionali incontrati lungo il percorso.
- Un altro protagonista indiscusso del Cammino è Neo, un cane la cui avventura ha rischiato di finire ancor prima di iniziare! Infatti, essendo nato in un allevamento con “standard” piuttosto elevati, la malattia congenita all’occhio ne avrebbe causato l’abbattimento se non fosse stato adottato da Mari Carmen Astigarraga. Partito per il Cammino con la sua affettuosa padrona, è arrivato a Santiago e successivamente ha ricevuto la Compostela canina, l’attestato ufficiale di perregrino (contrazione delle parole perro (cane)e peregrino). Questi speciali certificati sono rilasciati dall’Associazione per la protezione degli animali sul Cammino (APACA) e Neo è stato il primo cane a riceverla.
- L’ultima storia che vogliamo raccontarti è quella di una coppia di statunitensi che decisero di non voltarsi dall’altra parte quando, durante il loro Cammino di Santiago, videro un cagnolino bianco e marrone, randagio e malnutrito, che non riusciva a reggersi in piedi. In quel momento Mark O’Guinn e Jennifer Vandersmissen decisero di portare il cane con loro, letteralmente sulle spalle! Iniziarono a chiamarlo Rio e, oltre a portarlo con sé per tutto il Cammino, lo fecero curare da un veterinario che amorevolmente riuscì a rimetterlo in sesto. La storia per fortuna ha avuto un bellissimo lieto fine, perché al termine del loro Cammino Rio ha raggiunto la sua nuova casa a San Francisco.
Il Cammino di Santiago con il gatto… Possibile?

Lungo il Cammino di Santiago animali è possibile incontrarne tanti e non mancano di certo i gatti, che con la loro indole imprevedibile e giocherellona riescono a farsi amare da tutti. Ma avresti mai pensato che potessero anche diventare degli inseparabili compagni di viaggio? Beh, in effetti è piuttosto inusuale pensare che un gatto possa seguire il proprio padrone lungo un viaggio così particolare, proprio a causa della natura indipendente e allo stesso tempo guardinga che contraddistingue i felini.
Evidentemente qualcuno non è affatto d’accordo ;), infatti abbiamo raccolto due esperienze davvero simpatiche che ti faranno sorridere e, perché no, cambiare idea qualora avessi delle perplessità:
- Marcelo Rodríguez, è un ventottenne spagnolo che ha deciso d’intraprendere un viaggio piuttosto complicato. Partire da Santiago di Compostela per arrivare a Roma utilizzando semplicemente la sua bicicletta e avendo come solo compagno di viaggio il suo micio. Il suo cammino è stato caratterizzato dall’essenzialità: una vita semplice, fatta di pochi mezzi come una tenda per dormire e lo stretto necessario per nutrirsi e lavarsi. Osiris il gatto, (che lo accompagna nelle sue avventure già da qualche anno) si accomoda nel vano che è stato creato per lui sul manubrio della bici e fa da “vedetta” tenendogli compagnia e condividendo con lui ogni sentiero! E non è finita, infatti il viaggio continua tutt’oggi, come puoi vedere su Youtube e Instagram.
- Un’altra storia molto buffa è quella che racconta le avventure di Bandito, un carlino, e Luigi, un gatto. Una coppia inusuale ma assolutamente unita, che oltre ad accompagnare i due padroni in tutte le loro avventure, hanno anche compiuto il Cammino di Santiago. Su un passeggino per animali si sono avventurati lungo i sentieri per circa 800 km, diventando i beniamini di tutti i pellegrini e dimostrando che i pregiudizi sulla incompatibilità tra cani e gatti non sono per nulla fondati, anzi loro se la sono spassata allegramente nella stessa piccola cuccia!
La leggenda di Angéline e dei gatti che salvarono il paese di Romieu
Foto di René Hourdry, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Quella che segue, più che una storia che riguarda il Cammino di Santiago con il gatto è un’affascinante leggenda “felina” che si svolse lungo uno degli itinerari battuti dai pellegrini per recarsi a Santiago di Compostela. Secondo quanto raccontatoci da alcuni pellegrini francesi incontrati lungo il Cammino, tutto inizierebbe addirittura nel 1062, quando due monaci tedeschi, di ritorno a casa dal pellegrinaggio, decisero di fermarsi nel paese di Romieu e fondare un eremo per dedicarsi unicamente alla preghiera.
L’omonimo paese si trova sul Cammino di Le Puy (o via Podiensis), uno dei percorsi utilizzati storicamente dai francesi per recarsi in pellegrinaggio a Santiago di Compostela. La particolarità di questo luogo è la presenza di numerosi gatti, sia in carne e ossa che scolpiti. Se dovessi passarci, scorgerai gatti dappertutto: tra i palazzi, dipinti sugli edifici e altri stilizzati sui muri; la loro presenza non è però casuale!
La leggenda narra che intorno al 1338 un’orfanella di nome Angéline venne adottata dai vicini di casa in seguito alla morte dei genitori. Sin da piccola, tutti notarono il suo fortissimo legame con i gatti, per giunta totalmente ricambiato. Alcuni anni dopo, a causa di una devastante carestia, la popolazione venne ridotta allo stremo dalla mancanza di cibo e a farne le spese purtroppo furono i numerosi gatti del paese, sacrificati per soddisfare la fame degli abitanti.
I genitori adottivi di Angéline, le permisero però di nascondere una coppia di gatti nel fienile, che pian piano arrivarono a essere più di 20! La situazione del paese non era però mutata e anzi peggiorò a causa di un’invasione di topi, divenuti più arditi a causa dell’assenza dei loro naturali avversari. A questo punto Angéline confessò a tutti il suo segreto e donò un gatto a ogni famiglia, salvando il paese dall’invasione dei temuti roditori!
I cavalli, amici del Cammino
Come abbiamo accennato parlando di come fare il cammino di Santiago, esistono varie modalità: a piedi, in bicicletta e anche a cavallo. Per quanto non sia una soluzione tra le più semplici da realizzare, (puoi approfondire nell’articolo specifico sul fare il Cammino di Santiago a cavallo) è certamente tra le più affascinanti e appaganti, in quanto il rapporto e l’intesa raggiunta con questi splendidi animali sarà uno dei punti di forza del tuo Cammino. Vediamo tre storie che rappresentano perfettamente questo tipo di emozioni lungo la via di San Giacomo:
- Paola Giacomini è partita a marzo 2006 da Giaveno (TO) con l’obiettivo di raggiungere Santiago di Compostela (e poi Finisterre) attraverso la via Francigena passando dalla maestosa Sacra di San Michele, per poi valicare il confine francese e attraversare i Pirenei per entrare in territorio spagnolo. Un’incredibile avventura durata 153 giorni che l’ha portata sino alla riva dell’Oceano Atlantico e ritorno, per un totale di ben 4500 km. Puoi vedere l’intervista a questa inarrestabile pellegrina su Youtube.
- Giovanni Bianchi, cavaliere e istruttore Fise, ha compiuto nel 2011 la sua avventura sul Cammino di Santiago, percorrendo 870 km da San Jean Pied de Port a Finisterre in compagnia di ben due amici inseparabili: lo splendido cavallo Hidalgo e un simpaticissimo Jack Russel di nome Brumilde, incaricato di fare la guardia e proteggere gli altri due. Un Cammino intenso e vissuto in tutta la sua pienezza, concluso sulla magnifica spiaggia di Finisterre, quella che anticamente si pensava fosse la fine del mondo.
- Roberto Gorrino e la moglie Silvia nel 2017 hanno compiuto il Cammino Francese da San Jean Pied de Port sino a Santiago di Compostela, interamente in groppa a Chausette e Margherita, due cavalli di 12 anni. Hanno percorso i circa 800 km in 27 giorni e, come raccontano loro stessi, in totale simbiosi con i loro cavalli, che si sono rivelati dei perfetti compagni di viaggio! Puoi leggere la loro storia in questo articolo.
