
Il viaggio zaino in spalla è una tipologia di esperienza che affascina tantissime persone: per alcuni è l’unico modo di viaggiare, per altri un’opzione che dona libertà e indipendenza. Che sia un pellegrinaggio come il Cammino di Santiago o un tour in un paese straniero, il senso di avventura e la libertà che si respira nel viaggiare zaino in spalla è davvero impagabile! Se poi a questo si dovesse abbinare anche una tenda, tutto sarebbe accentuato anche dalla possibilità di godere di un contatto stretto con la natura.
Ma perché si dovrebbe preferire viaggiare zaino in spalla piuttosto una vacanza organizzata nei minimi dettagli da un tour operator? E cosa bisognerebbe sempre avere con sé? È perfettamente normale porsi queste e altre domande, particolarmente per coloro che non hanno mai fatto questo tipo di esperienza.
Ecco perché abbiamo pensato di chiedere l’opinione a chi fa del viaggiare zaino in spalla una regola, e, inoltre, racconta con dovizia di particolari ai lettori del blogdiviaggilovest.it ogni esperienza vissuta in giro per il mondo: Fabio Sansone.
Ciao Fabio e benvenuto sul nostro blog! Che ne dici di parlarci un po’ di te?
Ciao ragazzi, grazie per avermi contattato; è un vero piacere essere intervistato da voi che avete la stessa passione e modalità di viaggiare zaino in spalla. Sono Cilentano di nascita ma vivo nella città di L’Aquila per lavoro e fare su e giù tra Abruzzo e Campania è pur sempre un viaggio, giusto?!
Dire che mi piace viaggiare è molto riduttivo: a me piace vivere ogni esperienza al massimo e senza rimpianti. Dopo il lavoro mi dedico esclusivamente allo studio, all’elaborazione e pianificazione dei miei itinerari di viaggio con un basso impatto sull’ambiente, oltre alla scrittura degli articoli sul blog. Quasi un lavoro a tempo pieno, dove la passione va oltre ogni altra cosa.

Come è iniziata la tua passione per i viaggi zaino in spalla? E quando?
Dal tempo dei boy scout è nato questo feeling speciale con lo zaino: da allora, ho sempre avuto modo di viaggiare zaino in spalla, prima in Italia e poi nel Mondo. Oggi raggiungo il top dei miei viaggi grazie a tutta l’esperienza accumulata; ogni singolo passo è servito per raggiungere grandi traguardi e tanti altri ancora pronti all’orizzonte.
Tra tutti i viaggi che hai fatto, quale ti ha lasciato una traccia indelebile?
Quando ti dicono che l’India lascia qualcosa di grande è proprio vero: per il modo con cui è stato organizzato, vissuto, è il Paese più incredibile che abbia conosciuto. I luoghi che hai visitato, la gente con cui hai condiviso momenti, le albe ed i tramonti aspettati sono soltanto alcuni dettagli di un viaggio intenso, stancante ed insuperabile. Dunque, l’India al primo posto seguita da Iran e Caucaso.
Non possiamo non chiederlo… cosa pensi del Cammino di Santiago? Lo hai mai fatto?
Sono dell’opinione che un Cammino debba essere il frutto di un qualcosa che viene da dentro. Ad oggi ho percorso ben 4 cammini in Italia, una sorta di preparazione per il grande viaggio di Santiago. Il prossimo sarà sicuramente per raggiungere la cattedrale di Compostela. In anteprima posso già spoilerarvi che percorrerò il Cammino Portoghese con partenza da Oporto, città che mi è rimasta nel cuore.
Cosa consiglieresti a chi non ha mai viaggiato zaino in spalla e magari ha timore di farlo?
Viaggiare zaino in spalla è uno stile di vita; non ci si inventa viaggiatori dall’oggi al domani. Il consiglio che voglio darvi è quello di lasciarsi alle spalle qualsiasi dubbio; ogni risposta la troverete strada facendo, ma arrivare alla decisione di caricarsi lo zaino e partire, beh questa sarà la chiave di volta. Lo zaino sarà il vostro compagno fedele, viaggerete fianco a fianco, sarà come uno scudo che vi guarderà le spalle e vi guiderà anche nelle difficoltà.
Con lo zaino in spalla vi sentirete forti di andare ovunque e superare ostacoli che fino a quel momento vi sembreranno intramontabili. Oggi per me lo zaino è diventato di vitale importanza: non conosco più il termine trolley. Quando torno a casa mia madre mi dice sempre che sembro un profugo di guerra con quello zaino… 🙂

Quali sono le cose che non mancano mai nel tuo zaino?
In qualsiasi zaino, piccolo, medio, grande che sia sono immancabili la macchina fotografica ed il taccuino. Sono oggetti che porto sempre con me a prescindere dal tipo di viaggio. A questi poi, vanno integrati tutte le altre cose indispensabili. In ogni caso l’obiettivo è sempre quello di viaggiare leggeri. Non eccedo mai nel carico soprattutto quando si tratta di cammini sostenibili.
Hai delle mete da consigliare (o da evitare!) per chi ama viaggiare zaino in spalla?
Viaggi da evitare no; anche le esperienze negative vanno affrontate con lo spirito giusto. Sinceramente non ho da recriminare su alcun tipo di viaggio. Prima di consigliare qualcosa cerco di capire la persona che ho davanti; credo che ogni viaggio si adatta a persone diverse e modalità con cui esso deve essere interpretato per chiamarsi “Viaggio”.
Ci sveli quali sono le tue prossime mete? Hai dei luoghi da suggerire per viaggiare zaino in spalla questo autunno?
In anteprima vi svelo un viaggio insolito, aspettato da molto tempo: la Moldavia e la Transnistria: successivamente sarò a Palermo per un weekend, in Ucraina per la seconda volta sul disastro di Chernobyl e la frenetica Marrakech in Marocco. Questi sono i viaggi prenotati, ma a breve se ne aggiungeranno tanti altri…
Consiglio di viaggiare zaino in spalla ovunque per grandi capitali europee, in autunno hanno un fascino particolare e si trasformano in un’esplosione di colori cambiando totalmente aspetto.
Grazie per le risposte, non vediamo l’ora di leggere il racconto delle tue prossime avventure!
L’intervista con Fabio è terminata, ma siamo sicuri che le sue parole ti avranno fatto venire la voglia di riempire lo zaino, essere un backpacker e partire per la prossima avventura!
Viaggiare zaino in spalla sarà certamente un’esperienza indimenticabile, un modo per entrare in contatto diretto con le persone e visitare splendide località fuori dai classici itinerari turistici.
Puoi seguire Fabio anche sui social: Facebook e Instagram “Blog di viaggi L’Ovest”.
(le foto presenti nell’articolo sono state gentilmente fornite da Fabio Sansone)
