
Oggi parleremo di un percorso che si sta facendo spazio nel cuore di molti: la Via Francisca del Lucomagno. Se compiuto interamente, questo storico tracciato attraversa ben quattro paesi europei, e nei secoli ha visto tantissimi pellegrini calpestarne i sentieri per recarsi a due tra i maggiori luoghi santi della cristianità: Roma e Santiago di Compostela.
Il percorso interessato dalla via Francisca parte dal centro Europa, esattamente dalla città di Costanza in Germania, per poi attraversare Svizzera e Lichtenstein ed entrare in Italia dalla provincia di Varese. Il tracciato prosegue poi sino a Pavia, città da cui passa la famosa Via Francigena, il cui lunghissimo percorso termina direttamente a Roma in Piazza S.Pietro.
L’origine del nome pare derivi dal nome del popolo dei Franchi (Franken), a cui si aggiunge il nome del passo del Lucomagno in Svizzera, importante valico alpino che i pellegrini attraversano al confine tra i cantoni Grigioni e Ticino.
Iniziamo dunque il nostro viaggio, scoprendo della Via Francisca percorso e storia, caratteristiche, tappe e tantissimo altro.
* immagine di copertina: Foto di Uwe Häntsch, CC BY-SA 2.0
La storia della Via Francisca del Lucomagno
Riscoprendo le antiche origini della via Francisca, si ha la sensazione di calarsi in un passato molto remoto, quando l’antico tracciato, risalente al periodo della Raetia Romana, rappresentava una delle poche vie percorribili che consentiva di raggiungere rapidamente Basilea o Costanza partendo dalla Pianura Padana.
Questa storica via romana costituì, nei secoli, un importante punto di riferimento per l’Europa centrale, poiché in senso inverso consentiva ai pellegrini provenienti dal nord Europa di dirigersi in Italia e/o proseguire per Santiago di Compostela. Dirigendosi a sud, era possibile giungere a Pavia e proseguire quindi verso Roma immettendosi sulla via Francigena.
Ad aggiungere valore storico a questo antico cammino, è certamente il fatto che questo itinerario fu scelto da molti personaggi illustri come san Colombano (anche se alcune fonti indicano che da Coria (Svizzera) abbia poi proseguito per Chiavenna (SO)) e dagli imperatori Enrico II e Federico Barbarossa per raggiungere l’Italia.
Ma, a dare maggiore lustro a questa via, fu il famoso Concilio di Costanza, evento di grande portata storica per la Chiesa e per l’Europa, svoltosi tra il 1414 e il 1418 appunto nella città tedesca. Attraverso queste strade alti prelati transitarono per recarsi a partecipare al Concilio che si svolse con l’obiettivo di porre fine allo scisma d’Occidente, su volere di quello che successivamente sarebbe diventato l’imperatore del Sacro Romano Impero, Sigismondo.
Questa antica strada è stata riscoperta e promossa solo recentemente, grazie all’impegno di numerosi enti, comuni e associazioni. A questo proposito è stato firmato un protocollo ufficiale per la valorizzazione della Via Francisca del Lucomagno nelle provincie di Varese, Milano e Pavia.
Via Francisca mappa, percorso e tappe

La Via Francisca del Lucomagno inizia il suo percorso dalla città di Costanza, nella Germania sud-occidentale e attraversa Svizzera e Liechtenstein. Entra in Italia a Lavena Ponte Tresa, piccolo comune sul lago di Ceresio in provincia di Varese e prosegue sino a Pavia.
Dal punto di partenza in terra tedesca, vicino al confine svizzero, i chilometri totali sino a Pavia sono poco più di 500 e nelle tappe estere si toccano i Cantoni di San Gallo, Grigioni con la capitale Coira (raggiungibile anche dal Bernina Express, il famoso trenino rosso), Turgovia, Appenzello, Ticino.
Questi territori, immersi nella natura, si sviluppano lungo sentieri e stradine di campagna caratterizzati dalla presenza di laghi e aree dedicate alla coltivazione delle mele: un percorso decisamente indicato per gli amanti del viaggio lento, anche se alcune tappe sono piuttosto impegnative. Inoltre, dopo Coira e sino al confine italiano, è preferibile informarsi circa la percorribilità del sentiero e la presenza di strutture.
Tutto il tratto tedesco e svizzero è per certi versi, davvero magnifico, ma poco “pellegrino” per quanto riguarda i costi per vitto e alloggio; questo è certamente un fattore di cui tenere conto. Vediamo nel dettaglio le 15 tappe da Costanza al confine italiano:
- 1 Tappa: Costanza-Amriswil 21 km
- 2 Tappa: Amriswil-San Gallo 19 km
- 3 Tappa: San Gallo-Altstatten 21 km
- 4 Tappa: Altstatten-Buchs 31 km
- 5 Tappa: Buchs – Maienfeld 23 km
- 6 Tappa: Maienfeld – Coira 25 km
- 7 Tappa: Coira – Bonaduz 16 km
- 8 Tappa: Bonaduz – Ilanz 22 km
- 9 Tappa: Ilanz – Disentis 31 km
- 10 Tappa: Disentis – Lucomagno 22 km
- 11 Tappa: Lucomagno – Aquila 20 km
- 12 Tappa: Aquila – Biasca 24 km
- 13 Tappa: Biasca – Bellinzona 24 km
- 14 Tappa: Bellinzona – Rivera 19 km
- 15 Tappa: Rivera – Ponte Tresa 25 km
Per maggiori informazioni sulle tappe in Germania, Liechtenstein e Svizzera, puoi visitare il sito in italiano dell’associazione Amici della Via Francisca – Svizzera.
Via Francisca del Lucomagno: tappe italiane e credenziale
Il tratto italiano, decisamente più abbordabile e organizzato, inizia a Lavena Ponte Tresa ed è fomato da 8 tappe per un totoale di 135 chilometri, che attraversano la Lombardia e ti porteranno nella splendida città di Pavia. Il percorso si snoda in otto tappe, accessibili a tutti, ma soprattutto versatili.
Questo perché i pellegrini hanno la possibilità di scegliere quale tra le varie opzioni sia quella più adatta alle proprie esigenze: in primis ovviamente i tracciati a piedi, poi quelli asfaltati percorribili anche da chi ha difficoltà motorie (per esempio con handbike) e, infine, i percorsi ideali per chi preferisce viaggiare in bicicletta.
Andiamo quindi a vedere, nel dettaglio, le 8 tappe:
- 1 Tappa: Lavena Ponte Tresa-Ganna 14,2 km
- 2 Tappa: Ganna-Varese (Sacro Monte) 18,8 km
- 3 Tappa: Varese-Castiglione Olona 14,8 km
- 4 Tappa: Castiglione Olona-Castellanza 20,7 km
- 5 Tappa: Castellanza-Castelletto di Cuggiono 17,6 km
- 6 Tappa: Castelletto di Cuggiono-Abbiategrasso 17,5 km
- 7 Tappa: Abbiategrasso-Bereguardo 18,7 km
- 8 Tappa: Bereguardo-Pavia 16 km
Per tutti coloro che non hanno a loro disposizione i giorni necessari per completare il percorso, ma allo stesso tempo non vogliono rinunciare a nessuna delle tappe, c’è la possibilità di “spezzettare” il cammino in due giorni alla volta, magari nel fine settimana.
Sarà così possibile godere delle bellezze del territorio inoltrandosi tra boschi e antichi borghi, ammirare vecchi mulini affrescati o riscoprire vecchi mestieri e tradizioni locali ormai dimenticati. Le tre provincie di Varese, Milano e Pavia regaleranno sensazioni uniche a cui sarà difficile rinunciare!
Credenziale e Testimonium
Come accade in quasi tutti i cammini, anche portando a termine la Via Francisca del Lucomagno è possibile conseguire un attestato di fine percorso: il Testimonium. Per ottenerlo, sarà necessario richiedere una credenziale cartacea in cui far apporre i timbri da parte delle strutture di accoglienza.
In questa pagina puoi trovare una lista dei luoghi in cui richiedere la credenziale, mentre il Testimonium verrà consegnato dai Padri Agostiniani presso la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia.
Via Francisca del Lucomagno: accoglienza, periodo e luoghi d’interesse

Sulla via Francisca del Lucomagno, l’accoglienza è garantita da una rete di strutture che in totale mettono a disposizione un numero considerevole di posti letto. Per organizzare il viaggio nei suoi diversi aspetti, è possibile utilizzare l’App (per Android e Apple) che è stata appositamente sviluppata per i pellegrini.
Il tracciato è comunque ben segnalato e la diversa tipologia di percorso lo rende accessibile a tutti, indipendentemente dalla modalità (a piedi o in bici) che si è scelta. La segnaletica che i pellegrini troveranno lungo la strada è di vario tipo: cartelli, adesivi, fasce bianche verdi e blu con il logo della via Francisca (un pellegrino stilizzato su fondo verde).
Se preferisci una guida cartacea, davvero ben fatta, puoi acquistare quella edita da Terre di Mezzo, dove troverai tutte le informazioni per prepararti alla Via Francisca de Lucomagno, i luoghi di accoglienza e la descrizione delle località di interesse culturale e naturalistico più interessanti.
Il clima non particolarmente rigido delle zone che si attraversano consente di intraprendere il cammino quasi in ogni momento dell’anno, anche se il periodo migliore per mettersi in viaggio è da Marzo a Novembre.
Scoprire il Varesotto
Percorrere la via Francisca permette d’immergersi nei bei paesaggi naturalistici della Lombardia, attraversando parchi e piccoli borghi, boschi e città. In particolar modo merita di essere citato il Parco dell’Argentera, che si sviluppa attorno al torrente Dovrana su un’area di oltre 50000 mq tra mulini, ponticelli e piccole cascate.
In provincia di Varese, il cammino porta a visitare anche alcuni siti riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO quali il Sacro Monte di Varese, lungo le cui pendici immerse nel verde si snoda un percorso devozionale, e Il Monastero di Torba.
Infine, per non deludere i buongustai, vogliamo segnalare alcuni piatti tipici della zona: la tradizione gastronomica spazia dagli ottimi risotti alla cassoeula al brasato di manzo alla polenta, il tutto accompagnato dai pregiati vini locali come i Ronchi Varesini IGT. E come non finire il pasto con i famosi “brutti ma buoni”, deliziosi biscotti a base di mandorle e nocciole?
I luoghi del FAI
Complesso monumentale longobardo, nato come roccaforte difensiva e successivamente trasformato in centro religioso, il Monastero di Torba è uno dei beni amministrati dal FAI, sin dal 1976. Un luogo immerso nella natura, che ha visto passare i secoli sin dai tempi della fondazione di un avamposto militare da parte dei romani nel V secolo d.C..
Lungo la Via Francisca del Lucomagno si incontra anche un altro luogo curato dal FAI: Casa Macchi. Visitare questo palazzetto in provincia di Varese, lasciato in eredità al FAI da Maria Luisa Macchi, consente d’immergersi in un mondo ormai perduto, poiché questa casa ha il pregio di aver mantenuto intatto nel tempo lo spirito del Novecento e della borghesia che abitava le sue stanze.
La città di Pavia

Giunto alla Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro, a Pavia, e terminato dunque il cammino, potrai dedicarti alla scoperta di questa città ricca di storia che fin dal medioevo è stata una tappa importante per i pellegrini, in quanto snodo e punto d’incontro di diversi cammini.
Difficile scegliere a cosa dare priorità volendo visitare questo importante centro, sede di una delle più antiche università italiane; sarebbero necessari almeno 2 o 3 giorni per scoprire le infinite bellezze che lo contraddistinguono.
La visita inizierà certamente dal luogo che costituisce il punto di arrivo del percorso, dove tra l’altro è anche possibile ritirare il Testimonium. La magnifica Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro, costruita per volontà del re longobardo Liutprando e citata da Dante, Petrarca e Boccaccio, custodisce inoltre la tomba di Sant’Agostino.
Ma questo edificio religioso non è il solo luogo di culto che ti consigliamo di visitare. Infatti, da non perdere è sia il Duomo, costruito nel 1488 inglobando due chiese gemelle preesistenti e importante esempio di architettura rinascimentale, sia la Basilica di San Michele Maggiore, edificio in stile romanico lombardo.
Non lasciare Pavia prima di aver visto il Castello Visconteo, fatto costruire tra il 1360 e il 1365 da Galeazzo II Visconti: questo importante esempio di architettura tardo-gotica longobarda, ospita nelle sue sale collezioni dei Musei Civici di Pavia. I luoghi interessanti da vedere non finiscono certo qui, poiché merita certamente una visita soprattutto la Certosa di Pavia, la Chiesa di Santa Maria del Carmine, la piazza della Vittoria e la Chiesa di San Teodoro.
Passeggiando tra le strade cittadine, non dimenticare di attraversare il Ponte Coperto, uno dei simboli della città, che, costruito sul fiume Ticino, collega il centro storico con le parti più moderne.
Pavia: una città da gustare
Dopo tanto camminare tra le tipiche stradine acciottolate, quale migliore conclusione se non quella di gustare i piatti della tradizione culinaria pavese? Inizia gustando la famosa zuppa alla pavese, dalle origini molto antiche, gli gnocchi con la zucca, pasta e fagioli arrosto, i malfatti, i Munighili (polpette preparate con gli avanzi del lesso) e le rane fritte.
I dolci da non perdere sono la Patona, versione pavese del tradizionale castagnaccio, la torta di mandorle e i San Sirini, gustosi dolcetti dedicati a San Siro, il patrono della città. Se poi, sei un estimatore del buon vino, scegli di visitare Pavia e dintorni nella stagione autunnale: l’Oltrepò Pavese è rinomato per le sue vigne; tra i più conosciuti il Pinot bianco o nero e il Barbera.
Un pellegrinaggio nella Pianura Padana
Intraprendere la via Francisca del Lucomagno fornisce una buona occasione per attraversare un pezzo di Europa immerso nel verde, che, nonostante il passare dei secoli ha conservato molto del suo passato medievale. Soprattutto, nel suo tratto italiano, ti permetterà di scoprire i tanti gioielli custoditi in quella parte di Pianura Padana che la via attraversa.
La presenza di numerose oasi naturalistiche, in aggiunta alle testimonianze storiche sparse sul territorio, sapranno donare un mix di meraviglie che riuscirà a catturare ogni viaggiatore.
