
Per quanto sia una possibilità che viene utilizzata raramente, fare il Cammino di Santiago in tenda è un modo alternativo per realizzare questa magnifica esperienza. Chiaramente questa soluzione ha dei lati positivi e negativi, che cercheremo di descrivere in questo articolo, così che tu possa farti un’idea e decidere se questa modalità è adatta a te.
Gli aspetti pratici che certamente dovrai considerare prima di optare per questa scelta sono quelli legati all’aggravio del peso complessivo dell’equipaggiamento, alla necessità di provvedere alla pulizia personale e al bucato e, ancor più importante, al luogo in cui dovrai collocare la tenda.
Proprio quest’ultimo è un tema da non sottovalutare, poiché potrebbero verificarsi malintesi o addirittura capitare che gli abitanti chiamino le forze dell’ordine per segnalare campeggiatori “abusivi”.
A questo proposito, ti consigliamo di rispettare sempre le regole locali e magari fare un corso di lingua spagnola, in modo da poter comunicare nel Cammino di Santiago ed evitare equivoci in caso si dovessero presentare dei problemi.
Perché fare il Cammino di Santiago in tenda? E come?

Innanzitutto bisogna considerare che esistono varie modalità per fare il Cammino di Santiago in tenda, principalmente legate alle scelte personali e ai motivi che spingono il pellegrino a decidere di optare per questa soluzione.
Nessuna di esse sarà esente da lati negativi ma, crediamo che, nonostante sia necessario prendere determinati accorgimenti, la tenda possa aggiungere quel pizzico di avventura alla già intensa esperienza data dal Cammino.
Il principale vantaggio risiede nella libertà che questa soluzione concede, infatti apprezzerai sicuramente la tranquillità di non doverti preoccupare dell’orario di arrivo a fine tappa, né della possibile mancanza di posti letto: questo ti permetterà di godere con calma ogni aspetto del percorso e dedicare tempo e attenzione alla natura che ti circonda e al rapporto con gli altri pellegrini.
Se invece tu stessi pensando di portare con te la tenda solamente per utilizzarla qualora non trovassi posto per dormire, considera che, anche nei periodi più affollati, i comuni predispongono palestre o altri luoghi attrezzati con il minimo delle comodità per accogliere i pellegrini.
Nella peggiore delle ipotesi ti toccherà spendere un po’ di più per soggiornare in un hostal (simili alle nostre pensioni): sta a te decidere se sia il caso di portarsi dietro la tenda per utilizzarla solo una o due volte! ;). Vediamo adesso quali sono le modalità per fare il Cammino di Santiago in tenda.
Utilizzare la propria tenda, piantandola di volta in volta dove possibile
Questa è la soluzione preferita da coloro che scelgono di non dormire negli ostelli del Cammino di Santiago o comunque in nessun tipo di struttura organizzata, come ad esempio i campeggi. Avere la propria tenda al seguito assicura la massima libertà, l’assenza di preoccupazioni relative alla ricerca del posto letto e un costante contatto con la natura e la popolazione locale.
Chi è abituato a campeggiare all’aria aperta (chi non lo è dovrebbe approfondire l’argomento ;)) sa quanto sia importante non sottovalutare particolari fondamentali come:
- il luogo dove piantare la tenda;
- scegliere l’attrezzatura giusta;
- essere pronti ad affrontare le intemperie;
- sapere come provvedere alla pulizia personale e al lavaggio degli abiti.
Questi ultimi due aspetti possono essere eventualmente superati chiedendo di poter fare doccia e bucato negli ostelli, confidando nella generosità degli hospitaleros o pagando un piccolo prezzo per usufruire di questi servizi.
Non sottovalutare inoltre che con la tenda potresti ridurre notevolmente le interazioni con gli altri pellegrini. Infatti, tra i momenti più intensi che fanno parte del Cammino, una parte considerevole viene vissuta negli ostelli.
La tenda può essere piantata ovunque?

Nonostante molti dicano che il campeggio libero è generalmente vietato in Spagna, non è propriamente così. Come spesso accade, la legge cerca di tutelare i diritti di tutti e quindi sia dei campeggiatori che dei proprietari dei terreni privati. Infatti è proprio questo che si verifica frequentemente: terreni che apparentemente sembrano demaniali sono in realtà privati.
Questo comporta che la possibilità di stazionare o piantare una tenda debba avere l’autorizzazione del proprietario del fondo, che sarà vostra cura rintracciare. Ecco perché pensiamo che la migliore strategia sia quella di chiedere preventivamente alla gente del luogo dove è possibile piantare la tenda, considerando anche che ogni comunità autonoma e città potrebbero avere le proprie regole. Proprio per questo motivo, alcuni comuni hanno delimitato degli spazi appositi che possono essere utilizzati gratuitamente o pagando una piccola cifra.
Ti consigliamo caldamente di non improvvisare, potresti incappare in multe (che possono andare da €60 a €6000 in funzione della zona e del tipo d’infrazione) o essere cacciato in piena notte dalla polizia! Inoltre ricordati che è proibito accendere fuochi e, anche con il permesso, solitamente ci si può fermare una notte sola.
Oltre che nelle zone in cui è espressamente vietato tramite l’apposizione di cartelli, di norma il campeggio in Spagna è vietato:
- nelle aree naturalistiche protette;
- nei centri urbani;
- nelle vicinanze di un campeggio;
- nelle Aree di interesse militare;
- nelle aree in cui è permessa la caccia (troverai il cartello “Coto de Caza”);
- nei luoghi interessati da intensa presenza turistica (da verificare il regolamento locale).
Piantare la tenda in un campeggio o in albergue
Questa soluzione è sostanzialmente un ibrido per coloro che preferiscono avere la propria “casa” e dormire all’aperto senza però incorrere negli inconvenienti che potrebbero verificarsi dormendo in un bosco o in un campo.
La soluzione ideale sarebbe infatti alternare la permanenza nei campeggi attrezzati o negli ostelli che mettono a disposizione un giardino o un terreno dove è consentito piantare la tenda; sfrutteresti così la comodità di avere bagno, cucina ed elettricità.
Chiaramente questa soluzione non consente il risparmio di denaro che normalmente si avrebbe con l’utilizzo della tenda, perché i campeggi non sono proprio a buon mercato e gli albergue applicherebbero comunque una tariffa. Non dimenticare inoltre di considerare che:
- molti campeggi richiedono la prenotazione;
- la distanza tra il Cammino e il campeggio potrebbe essere anche di qualche chilometro;
- alcuni sono aperti solo in estate.
Se vuoi fare il Cammino di Santiago in tenda, puoi dare un’occhiata a questo sito: troverai una lista dei campeggi presenti in Spagna, mentre su campings.net potrai consultare informazioni specifiche su dove campeggiare lungo i vari itinerari del Cammino.
L’attrezzatura per fare il Cammino di Santiago in tenda
Ti suggeriamo di tenere sempre nella massima considerazione il peso complessivo dell’attrezzatura, poiché dovrai portare quella da campeggio sommata a quella occorrente per fare il Cammino di Santiago (vedi l’elenco nell’articolo «Il Cammino di Santiago e cosa portare: la lista”). Ecco perché ti consigliamo di portare la tenda solo se farai tutto l’itinerario utilizzandola con sistematicità e non per un utilizzo saltuario!
Per questo motivo e, visto che il tuo corpo sarà sollecitato maggiormente a causa del peso dell’equipaggiamento, ti consigliamo di prendere qualche giorno in più del dovuto, così da poterti fermare a riposare se dovesse essere necessario. In caso di “emergenza”, potrai anche usufruire del servizio trasporto zaino, ne parliamo nell’ articolo «La freccia gialla e il Cammino di Santiago: segnaletica e trasporti”.
Oltre la tua casa portatile, una piccola lista che possiamo stilare comprendente l’indispensabile per fare l’intero Cammino di Santiago in tenda, è questa:
- materassino per dormire;
- torcia elettrica;
- custodie in plastica per proteggere dall’acqua gli oggetti e i vestiti;
- utensili da cucina, posate e fornelletto;
- sacco a pelo;
- guida o mappa;
- insetticida.
Per quanto riguarda la scelta della tenda, ti consigliamo di informarti bene e sceglierne una piccola e leggera, oltre che facile da montare. Prova a dare un’occhiata al sito Avventurosamente per qualche dritta!
