
Percorrere il cammino di Santiago per intero può sembrare un’impresa impossibile a molti. Particolarmente gli itinerari più lunghi prevedono un chilometraggio davvero notevole che, almeno sulla carta, farebbe desistere a priori molte persone dal compierlo. Ma è sempre così?
Le innumerevoli avventure sul cammino di Santiago di cui abbiamo spesso sentito parlare, sono state portate a termine e raccontate da persone comuni che si sono cimentate a piedi, in bici, cavallo e non solo. Infatti, particolarmente negli ultimi anni, tanti pellegrini hanno portato a compimento il loro cammino in sedia a rotelle, con l’handbike o la Joelette.
Storie come quella di Alberto, quarantenne affetto da tetra paresi spastica che ha intrapreso il pellegrinaggio insieme ai suoi amici, descrivono a pieno lo spirito del Cammino e rappresentano la determinazione e i valori che sono alla base del pellegrinaggio, indipendentemente dalla scelta su come fare il Cammino di Santiago.
Tra le storie che incarnano a pieno gli ideali di amicizia e altruismo, oggi ti raccontiamo l’avventura del cammino di Santiago dei Belfortissimi, un’impresa ancora più speciale perché a partire saranno principalmente ragazzi giovanissimi alla prima esperienza.
Cinque ragazzi e le loro avventure sul Cammino di Santiago

Marco, Davide, Manuel, Cristiano e Adam sono cinque amici che hanno avuto un’idea: festeggiare la maturità con un viaggio… Niente di originale fin qui! Ma la particolarità di questa storia sta nella decisione di percorrere il Cammino di Santiago, il pellegrinaggio più famoso al mondo che ha come meta la cattedrale di Santiago di Compostela. In questo 2021 affronteranno 902 km di strade sterrate e sentieri, salite su terreni accidentati e immersi nella natura.
Queste difficoltà non li hanno di certo scoraggiati, d’altra parte il Cammino di Santiago è per tutti e può essere portato a termine da chiunque preveda un’adeguata preparazione e pianificazione in base alle proprie possibilità. Lo dimostrano le numerose testimonianze di chi lo ha completato, come quella di Matteo Gamerro, che tra l’altro partirà il 2 giugno da Torino per un incredibile viaggio che lo porterà sino a Monte Sant’Angelo in Puglia.
In questo ambito, segnaliamo la presenza di iniziative come il progetto di FreeWheels ONLUS “Santiago per tutti“, che mette a disposizione informazioni utili per chi è affetto da disabilità e teme di non riuscire a portare a termine questa impresa.
Le avventure sul cammino di Santiago sono esperienze di vita per chi le compie e fonte di ispirazione per gli altri. Per quanto riguarda i Belfortissimi, le sfide per i 5 amici sono cominciate ancora prima di partire: la preparazione nei minimi dettagli, l’allenamento, gli ostacoli dovuti alla pandemia e il conseguimento dell’abilitazione per poter condurre un mezzo di trasporto molto speciale: una Joelette.
Cammino di Santiago ragazzi e una Joelette

Ma cos’è la Jolette? É una carrozzella da fuoristrada, che a differenza delle tradizionali sedie a rotelle, ha una ruota sola e una struttura concepita per permettere a chi ha una mobilità ridotta o totalmente dipendente di percorrere tratti off-road con l’aiuto di almeno 3 accompagnatori.
Al fine di poter utilizzare questo speciale veicolo, i ragazzi hanno dovuto partecipare a un corso e acquisire l’abilitazione necessaria alla conduzione della Joelette, nonché perfezionare l’abilità di conduzione allenandosi e prendendo confidenza con il mezzo.
Durante il pellegrinaggio, i Belfortissimi si daranno il cambio in quattro e in questa fase di preparazione ognuno darà il massimo impegno con l’obiettivo di perfezionare il proprio ruolo. Mentre Manuel e Adam avranno il comando del manubrio con il compito di mantenere l’equilibrio della Joelette, Davide e Cristiano dovranno imbracarsi per trainare la carrozzella.
Le coppie devono saper mantenere l’equilibrio della Joelette, regolare la pendenza, scegliere il giusto ritmo e alternarsi per distribuire lo sforzo e le energie che occorreranno per portare a termine ogni singola tappa. Puoi seguire i progressi e interagire con loro tramite la pagina Facebook Belfortissimi in Cammino.
Cammino di Santiago ragazzi: le sfide
Le avventure sul cammino di Santiago sono accessibili a tutti, ma non sono certo da sottovalutare. Vediamo insieme quali sono le sfide da affrontare:
- Organizzazione: percorrere circa 900 chilometri richiede un’adeguata ripartizione giornaliera, stabilita anche in funzione del territorio che si sta attraversando. Tenendo conto di questi fattori, i ragazzi hanno elaborato un itinerario che prevede ben 51 giorni di cammino!
- Preparazione: dopo aver frequentato il corso e ottenuta l’abilitazione per la conduzione della Joelette, i 5 ragazzi dovranno mantenere un allenamento costante al fine di sostenere lo sforzo fisico prolungato che li aspetta.
- Equipaggiamento: oltre alla Joelette, i ragazzi partiranno equipaggiati con tutto l’occorrente per affrontare il lungo percorso: mappe, impermeabile, borraccia, zaini, scarpe, materiale di soccorso e tanto altro…
- La lingua: il percorso si svolge quasi interamente sul territorio spagnolo. Conoscere la lingua sarà molto utile per comunicare nel Cammino di Santiago.
- Il percorso: i ragazzi hanno scelto di arrivare a Santiago di Compostela tramite il Cammino Francese da San-Jean-Pied-de-Port a Finisterre.
- Condivisione: anche raccontare questa esperienza nel migliore dei modi richiede organizzazione e cura: il viaggio dei Belfortissimi in qualche modo è già iniziato sui social e sui media che stanno seguendo la loro storia. Già prima della partenza si percepisce lo spirito d’avventura che li pervade, l’energia e l’impegno nel portare avanti questa bella sfida.
- La pandemia: le misure restrittive che sono state mano a mano applicate non semplificano l’impresa, ma per i Belfortissimi le difficoltà non fanno altro che dare nuovo impulso a un’avventura di per sé esaltante!
Il Cammino di Santiago dei Belfortissimi
Vediamo adesso come si è svolto il Cammino di Santiago dei Belfortissimi, quanto è durato, le sfide che hanno dovuto affrontare e sin dove sono arrivati.
Anche se condensare un’esperienza di questo tipo in pochi dati o cifre può sembrare riduttivo, può comunque aiutare a comprendere e a quantificare lo sforzo profuso per giungere all’obiettivo prefissato:
Qui l’avventura volge al termine, ma non appena tornati a casa ne inizia subito un’altra: quella della vita, arricchita dai valori che il Cammino di Santiago ha trasmesso ai Belfortissimi e a tutti coloro che hanno creduto in loro.
Il Cammino di Santiago Sin Límites

Oltre a coloro che di cui ti abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, ci fa piacere citare un altro esempio che evidenzia come la forza di volontà e la determinazione possano davvero far compiere qualunque impresa. Questa storia è raccontata nel film documentario Camino sin Límites, visionabile gratuitamente e con i sottotitoli in italiano.
Due fratelli (uno con paralisi cerebrale e sulla sedia rotelle) compiono l’impresa in cui nessuno aveva creduto: percorrere il cammino di Santiago, compresa la tappa più difficile che termina con la temibile salita sull’Alto do Cebreiro.
Oliver e Juan Luis sono partiti da soli e non hanno mai mollato, neanche quando, ai piedi di questa montagna, si sono sentiti dire che tentare la salita con una sedia a rotelle era pura follia. Loro non hanno esitato, perché il Cammino di Santiago aveva già dimostrato loro che l’impossibile a volte accade.
Lungo la via, altri sei pellegrini provenienti da altri paesi si sono uniti a loro, cambiando i programmi per accompagnarli sino alla meta. É stato così che partiti da soli (anche se supportati dalla madre che li attendeva in albergue), i due ragazzi hanno affrontato il Cammino accompagnati dalla famiglia che nel frattempo si era creata.
Non possiamo certo definire eroi i protagonisti di questa vicenda, tanto meno durante questa avventura hanno dato dimostrazione di particolari capacità: la storia di Camino sin Límites è una storia normale, di amici, fratelli, e perfetti sconosciuti che hanno unito le forze e lo spirito per raggiungere l’obiettivo in cui credevano.
Il Cammino di Santiago è davvero senza limiti
Come Camino Sin Límites è stato fonte d’ispirazione per molti, così il cammino di Santiago di Marco, Cristiano, Adam, Davide e Manuel si augura di essere altrettanto per gli altri: ispirazione ad andare oltre, osare anche quando ti dicono che è impossibile, a circondarti di amici su cui poter contare, a prestare aiuto al perfetto estraneo che incontri sul tuo cammino, a parlare di storie straordinarie fino a farle diventare normali.
