
Il Cammino di Santiago si compone di numerose tappe, ognuna delle quali ha le proprie caratteristiche peculiari e arricchisce l’intero itinerario come fosse una tessera di un mosaico: se ne manca una, la composizione finale avrà un piccolo neo visibile a chi sa guardare! Tutti i luoghi del Cammino di Santiago, indipendentemente dall’itinerario prescelto, sono ricchi di storia e tradizioni che potrai apprezzare scoprendo mano a mano tutto il patrimonio che contraddistingue questo percorso millenario.
Oltre ai punti di riferimento più famosi, che trasmettono innegabilmente un ingente valore spirituale e culturale, esistono anche delle località minori che risultano essere una scoperta interessante per ogni camminatore, in quanto riservano sorprese sconosciute ai più. In questo articolo ti parleremo di un piccolo centro della comunità autonoma di Castilla y León, ovvero Frómista.
Questo comune, per quanto non sia uno dei luoghi del Cammino di Santiago più famosi, custodisce dei tesori davvero da non perdere, non a caso si trova nella comunità autonoma in cui è presente più del 60% di tutto il patrimonio culturale e artistico spagnolo.
Chi percorre il Cammino Francese, attraverserà Frómista durante la tappa n°15 che va da Boadilla del Camino a Carrion de los Condes: ma noi proveremo a convincerti a modificare l’itinerario e a terminare la tappa in questo piccolo centro, vedrai che non te ne pentirai! 😉
La città di Frómista e i suoi simboli

Frómista è un comune situato nella comunità autonoma di Castiglia y León e prende il nome dal sostantivo latino “Frumentum”, è quindi facile intuire dal termine quale sia stato il fattore determinante che ha permesso a questo centro di svilupparsi: una solida economia basata sull’attività agricola, favorita dalla realizzazione di un’opera colossale come il Canale di Castiglia (foto sopra).
Un ruolo importante per l’economia del comune è stato svolto anche dal Cammino di Santiago, in quanto il passaggio dei pellegrini contribuì notevolmente ad apportare benefici a Frómista e in generale alla comunità autonoma di cui fa parte, permettendo alla città e agli altri borghi di svilupparsi e ingrandirsi già dall’epoca medioevale.
Un aspetto fondamentale nella storia di questa cittadina, che ne ha influenzato notevolmente le sorti, è certamente quello del rapporto con i cluniacensi, una congregazione di primo piano in quel periodo. La valorizzazione di questa eredità nella penisola iberica riveste una notevole importanza, tale da essere candidata a diventare patrimonio dell’umanità UNESCO.
Tra i luoghi di particolare importanza di questa località, troviamo la chiesa di Santa Maria del Castillo del XV secolo, la Ermita del Otero e la Chiesa di San Pedro (foto in cima all’articolo) entrambe del XIII secolo. Ma prima ancora di parlare del nostro luogo preferito di Frómista, proviamo a gustarci questi edifici e il paese in uno splendido video, cullati da una musica davvero evocativa!
I luoghi del Cammino di Santiago: la chiesa di San Martín

Uno dei punti di interesse più importanti di Frómista è certamente la chiesa di San Martín, uno dei luoghi del Cammino di Santiago più rappresentativi (e fotografati) dai pellegrini che si trovano a passare tra le strade di questa cittadina, anche perché è ritenuto un perfetto esempio dell’architettura romanica in Spagna.
La storia dell’edificio comincia nella seconda metà dell’XI secolo, quando per volontà della regina Muniadona di Castiglia, vedova di Sancho el Mayor re di Navarra, fu creato un luogo di ritiro spirituale per i pellegrini diretti a Santiago. Verso la fine del 1800 la chiesa, considerate le precarie condizioni in cui versava, fu sottoposta ad un lungo e complesso restauro che terminò intorno ai primi anni del Novecento.
Furono accuratamente ricostruite le parti danneggiate, aggiunto un campanile, sostituiti i capitelli e ingrandite le mura: finalmente, nel 1904, fu riaperta al pubblico in tutto il suo splendore. Questa struttura così caratteristica, affacciata su Plaza San Martín, presenta una facciata su tre livelli che riproducono fedelmente l’altezza della navata centrale e di quelle laterali, mentre ai lati trovano posto due campanili cilindrici somiglianti a delle torri.
All’interno, troviamo dei magnifici capitelli che riproducono motivi floreali, animali e scene bibliche, nonché un crocifisso di grande valore.
Le leggende e le celebrazioni
Sono tantissimi i luoghi del Cammino di Santiago intrisi di mistero e oggetto di affascinanti leggende narrate e tramandate da secoli: Frómista ovviamente non è da meno! Una delle storie più affascinanti che si racconta tutt’oggi è quella del miracolo dell’ostia e del piatto d’argento.
La vicenda pare avvenne nel 1453, quando Pedro Fernández de Teresa, contratto un debito con tale Matudiel Salomon, non riuscì a saldarlo nel tempo consentito. Il creditore decise quindi di denunciarlo all’autorità ecclesiastica e Pedro venne scomunicato.
Questi, per non subire l’allontanamento dal paese, decise d’impegnarsi al massimo per risanare il debito e, nonostante vi riuscì, commise l’errore di non emendare la colpa confessandola al sacerdote. Questo particolare si rivelò fondamentale nel momento in cui fu in punto di morte, poiché quando il parroco giunse al suo capezzale per conferirgli la comunione e l’estrema unzione, non riuscì a staccare l’ostia dal piattino su cui era adagiata.
Questo venne interpretato come un segno divino che indicava un peccato non confessato! La successiva ammissione da parte del moribondo, consentì al parroco di portare a termine il rito utilizzando un’altra ostia. L’ostia irremovibile venne conservata dal sacerdote e si trova tutt’ora all’interno della Chiesa di San Pedro, in modo da ricordare a tutti quello che venne definito il miracolo di San Telmo, santo protettore di Frómista.
La festa di San Telmo
Se durante il Cammino dovessi passare da Frómista nel periodo di Pasqua, non perderti assolutamente la festa di San Telmo, un concentrato di tradizione e allegria. Le celebrazioni iniziano il giorno di Pasqua con la caratteristica processione detta El Ole, che si svolge dalla Chiesa di San Pedro alla casa in cui si ritiene sia nato il Santo.
Durante questo percorso, i partecipanti (muniti di bastoni) tra balli, canti e musica folkloristica, urlano le parole “Viva san Telmo, questo non è ole, ole non si dimentica”. L’atmosfera è scanzonata e di assoluto divertimento, infatti viene anche pronunciato un discorso satirico (da una figura chiamata Chiborra) in cui si narrano aneddoti e vicende che vedono come protagonisti gli abitanti nell’ultimo anno.
Frómista e il Cammino di Santiago

La tappa del Cammino Francese in cui si trova Frómista (n°15 tra Boadilla del Camino a Carrion de los Condes) non risulta particolarmente difficoltosa, è formata sommariamente dal tipico percorso che incontrerai nelle mesetas spagnole: pianura, campi e lunghi rettilinei.
Le grandi distese pianeggianti, prive di vegetazione, molto secche e aride sono quindi la caratteristica principale di questo tratto del Cammino, una vasta regione densa di cultura, storia e tradizioni culinarie tutte da gustare (se vuoi approfondire i territori dai un’occhiata qui: “Il Cammino di Santiago percorso Francese: i territori”.
Durante il passaggio (o la permanenza!) a Frómista, potrai trovare ospitalità nei numerosi albergue o presso le altre strutture di accoglienza, oltre ad avere la possibilità di assaggiare i buonissimi piatti tipici della zona come le zuppe, la menestra palentina, le lumache e i dolcetti Amarguillos.
I luoghi del Cammino di Santiago: alla prossima puntata!
Da Frómista inizia il nostro viaggio nei luoghi del Cammino di Santiago, cercheremo di selezionare quelli che più ci hanno colpito, con uno sguardo attento a quelli meno conosciuti e che riservano un’attenzione speciale ai pellegrini.
In attesa della prossima puntata puoi dare un’occhiata al nostro tour di 6 luoghi simbolo del Cammino di Santiago! Continua a seguirci.
