
Si dice che la lettura sia cibo per la mente, ma fermarsi a questa affermazione sarebbe riduttivo, poiché le ragioni che avvalorano i benefici di questa pratica sono infinite. Indipendentemente da quale sia l’argomento prescelto (letture sul Cammino di Santiago o altro), leggere sarà un prezioso rifugio per la mente.
Questo concetto può estendersi anche a tutti coloro che hanno il proposito di compiere il Cammino e non ci sono ancora riusciti, o magari a chi lo ha già fatto e ne custodisce il ricordo con nostalgia…ecco che la lettura di un libro dedicato a questa esperienza potrebbe rappresentare sia una valida alternativa che una sorta di revival.
A questo proposito, vogliamo suggerirti la lettura di 3 libri che trattano questo argomento, con la giusta dose di leggerezza e accessibilità. Tre volumi da portare sotto l’ombrellone, da gustare in tutto relax immaginando di percorrere i sentieri del Cammino.
Tre libri da leggere pagina dopo pagina
Chi ama leggere sa bene quanto sia piacevole e rilassante soprattutto in estate, quando il tempo libero e le giornate più lunghe rendono la lettura di un buon libro un momento magico da concedersi. Calarsi nelle storie avvincenti e condividere le avventure con i personaggi del libro sembra quasi come viverle in prima persona.
E allora perché non dedicarsi a delle letture sul Cammino di Santiago?
Ecco tre libri che affrontano in modo diverso ma altrettanto interessante il tema che tanto ci appassiona:
- “Le nostre imperfezioni” di Luca Trapanese;
- “Pellegrini sulla strada di Santiago” di Mauro Giordano e Francesca Digiglio;
- “L’emozione in ogni passo” di Fioly Bocca.
“Le nostre imperfezioni” di Luca Trapanese
Il nostro primo suggerimento riguarda il libro “Le nostre imperfezioni” di Luca Trapanese. Edito da Salani, il romanzo scava nell’animo umano ponendo l’accento su rigide concezioni, pregiudizi e luoghi comuni.
I due protagonisti del racconto, Livio e Pietro, non si conoscono; decidono d’intraprendere il Cammino di Santiago ognuno con motivazioni e finalità differenti. Il caso ribalterà totalmente i loro intendimenti iniziali, mettendoli di fronte a una realtà inaspettata e imprevedibile.
Sebbene i percorsi programmati da entrambi non sarebbero stati di certo semplici da affrontare, la strada comune che li attende si presenterà ancora più ardua.
Livio decide di fare il Cammino perché si augura di trovare una lettura convincente e concreta della sua esistenza, una svolta decisiva. La sua propensione ad aiutare il prossimo lo avvicinerà a Pietro, un architetto costretto su una sedia a rotelle.
Tra i due, accomunati da un profondo senso di umanità, nasce un’ intesa così speciale da renderli inseparabili: Livio finirà per innamorarsi di Pietro stravolgendo ogni precedente progetto di vita.
Il messaggio forte che l’autore trasmette al lettore, non è altro che un invito a non inseguire modelli di vita spesso aleatori e irraggiungibili, di non impostare un cammino ardito, tale da divenire gravoso e incerto.
Ognuno ha le proprie imperfezioni o le crede tali in funzione di ciò che la società ritiene “normale”: il percorso per accettarle è certamente oneroso, ma colmo di appagamento interiore e di vitale importanza per progredire nella crescita personale.

“Pellegrini sulla strada di Santiago” di Mauro Giordano e Francesca Digiglio
Il secondo libro di cui vogliamo parlare è “Pellegrini sulla strada di Santiago”, scritto da Mauro Giordano e Francesca Digiglio per Primalpe. Il volume è stato concepito come una sorta di diario di viaggio, in cui entrambi gli autori riportano le impressioni quotidiane vissute nelle lunghe giornate trascorse camminando.
Da Pamplona a Santiago de Compostela, 700 chilometri in 26 giorni; Mauro e Francesca raccontano se stessi, mettendo a nudo le loro emozioni, le speranze e le paure che il Cammino ha fatto emergere e rimesso in discussione, riuscendo a vedere queste fragilità sotto una luce diversa.
Dal racconto dei due pellegrini si percepisce in maniera netta come quest’esperienza riesca a dare consapevolezza della fugacità della vita, aiutando a capire quanto sia importante apprezzare le piccole cose quotidiane nella loro autenticità.
Il Cammino quindi diventa un dono da fare a se stessi, che consente di osservare da prospettive differenti la propria vita, valutandola con uno sguardo «esterno».
Leggere questo libro (e ammirare le quasi 50 fotografie inserite a corredo) aiuta soprattutto a impegnarsi a vivere pienamente ogni giorno, stupirsi e meravigliarsi anche delle piccole cose e di ciò che la natura offre.
Il Cammino offre questa possibilità, e il loro viaggio, iniziato quasi per gioco, diventerà pian piano un percorso esistenziale colmo di fratellanza e umanità.

“L’emozione in ogni passo” di Fioly Bocca
Riuscire a gestire la sofferenza che segue un distacco, qualunque esso sia, richiede un percorso lungo e un ingente sforzo emotivo. Talvolta, al termine di questo impervio sentiero, risorse inaspettate generano una ripresa tale da riuscire a trasformare l’evento in nuove opportunità di riscatto.
É proprio questo che accade ad Alma e Frida, le due donne protagoniste del romanzo scritto da Fioly Bocca, “L’emozione in ogni passo”, Giunti Editore. Una storia che trova nei sentimenti il filo conduttore che accompagna il lettore.
Il punto di svolta decisivo è appunto il Cammino di Santiago: le due donne decidono, separatamente, di partire con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle o almeno contenere le conseguenze emotive causate dalla perdita della persona amata. Una sorta di percorso a ritroso, riavvolgendo il nastro per ricominciare tutto dal principio.
Ciò che pervade entrambe, è un contrasto latente tra un vuoto affettivo e una speranzosa voglia di rinascita. Alma si ritrova a fare i conti con l’abbandono da parte del suo uomo, mentre Frida ha perso il suo a causa di un orribile fatto di cronaca.
Due donne totalmente diverse per età, carattere, esperienze e professione, uguali però nella sofferenza orientata alla ricerca di un punto d’arrivo. Due persone che ripongono nel Cammino numerose aspettative.
L’autrice descrive passo dopo passo gli sforzi affrontati dalle protagoniste, il cui obiettivo è il distaccamento da ciò che le addolora, combattendo però con la necessità di non smarrire completamente ciò che di prezioso hanno perso.
Il Cammino si rivela una inestimabile opportunità di scoprirsi e mettersi alla prova, percorrendo la strada del sacrificio e della sofferenza, cercando di dare il giusto peso agli avvenimenti.
Il valore dell’amicizia e la comunione d’intenti fa sì che questo libro diventi un inno ai sentimenti: un viaggio nell’essenza emotiva che l’autrice ha saputo cogliere con semplicità e pacatezza.
Le letture sul Cammino di Santiago e non solo

I libri sul Cammino di Santiago sono davvero tantissimi, dal notissimo volume di Paulo Coelho ad altri la cui recensione puoi leggere sul nostro sito:
- “Destinazione Santiago” di Riccardo Finelli;
- “Il Cammino del mondo” di Pierre Barret e Jean-Noël Gurgand.
Oggi abbiamo visto tre libri che hanno come fulcro il Cammino di Santiago, ma, come abbiamo accennato all’inizio, la lettura ha un valore inestimabile per chiunque decida di concedere a un libro la possibilità di raccontarsi.
Se volessimo esprimere questo concetto in poche parole, potremmo farlo con quelle del celebre scrittore Umberto Eco:
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni…”
